Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi del 07/10/2010

PD, GRAZIE A MASSETTI ECCO IL RESOCONTO DEL 1° INCONTRO ANTIMAFIA

Post n°1066 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da Giuranna
 


L'ex Sindaco Gianfranco Massetti ha messo a disposizione dei cittadini, attraverso il proprio sito, il resoconto della prima giornata del corso di formazione (organizzato dal PD) contro le mafie del nord Italia.

GRAZIE!

Abbiamo bisogno di sapere per poter agire in modo determinato.


Prima giornata del corso
"Milano democratica contro le mafie"

Breve rapporto  dell’incontro organizzato presso la Sala delle Commissioni di Palazzo Marino, il giorno 2 ottobre 2010 ore 9.00.

Introduce David  Gentili che, con Cimino del GIP del Pd di Milano sulla legalità, hanno organizzato questo primo appuntamento in collaborazione con l’Associazione Avviso Pubblico dei 3 incontri sulle “infiltrazioni mafiose nel Nord Italia e appalti, conoscere per prevenire”.
Sono presenti circa 60 persone tra amministratori e consiglieri di Milano e Provincia.
Già nell’introduzione si chiarisce che è meglio parlare di presenza più che infiltrazioni perché dà il senso della dimensione e della persistenza del problema criminale, da noi.

Interviene Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, che spiega la natura associativa dell’associazione che rappresenta 190 enti locali, nata nel 1996, che vuole costruire una rete di esperienze solidarietà e progetti contro tutte le mafie e lo fa con tutte le amministrazioni e tutti  i partiti che lo desiderano. Sottolinea come sia importante che questo corso si faccia oggi  e a Milano.

Interviene poi per la relazione principale Alberto Nobili, magistrato DDA di Milano e procuratore aggiunto.
Spiega le dimensioni economiche del fenomeno mafioso (stime Confcommercio parlano di 170 milioni di euro annui), la sua dimensione internazionale, la sua potenza: mafia e ‘ndrangheta sono la quarta/quinta mafia al mondo.
La ‘ndrangheta  è oggi la più pericolosa, perché più silenziosa e non è stragista, come scelta strategica, quindi meno evidente. Bisogna rompere la cultura dell’indifferenza e dell’omertà: cita alcuni esempi  emblematici (la squadra di calcio del San Luca che gioca con il  lutto al braccio quando muore un boss locale, il tema dei ragazzini di Scampia che dicono “la ‘ndrangheta ci dà lavoro e ci protegge”, l’80% dei ragazzi di una scuola media di Platì che alla domanda cosa non ti piace del tuo paese? Rispondono: “la caserma dei Carabinieri”.
Insomma lì la mafia è una risorsa: ma non c’è una zona d’Italia o una zona degli affari che è immune.

La mafia fa affari su due versanti:

  1.  l’80% dei soldi proviene dal traffico della “droga”. La ‘ndrangheta ha il monopolio della cocaina. Se pensate che in Colombia la pagano 1.500 euro al kg e da questa ne ricavano 3 kg e la rivendono a 105.000 euro capite quanta liquidità ha in suo possesso;
  2. poi c’è la mafia imprenditrice che reinveste tutto quello  fiume di denaro.Ma quando il mafioso diventa imprenditore resta mafioso e usa gli stessi metodi e mezzi per fare affari: intimidazioni, corruzione,violenza..

Con questa massa  di denaro si mantiene una massa di persone. Pensate che già nel 1993 si arrestarono in Lombardia circa 2.500 mafiosi. La sua potenza lo ha fatta diventare anche pericolosa per la convivenza civile dell’intero paese...
Nel decennio 1980-1990 la mafia tenta l’attacco allo stato con la strategia stragista:”Sono così forte che ti organizzo stragi ovunque e ti distruggo il patrimonio culturale se tu stato non mi dai meno carcere duro, meno pene…”.

E’ un periodo durissimo ma lo stato risponde bene e si organizzano tante strutture di investigazioni specializzate.Questo costringe  la mafia a cambiare strategia; diventa più silenziosa infatti dopo calano gli omicidi..., ma non cala la pericolosità.
Poi via via l’attenzione dello Stato è scemata e sono diventate più rilevanti altre priorità e altre preoccupazioni sociali (rom, sicurezza delle città..) e si è abbassata la tensione e si è sfilacciata l’organizzazione dello stato repressivo…
Al Nord pensate che nel 1995 Lecco, la parte dei commerci era totalmente in mano alla ‘ndrangheta, poi i fenomeni a Corsico, a Buccinasco fino ai giorni nostri…
Finito l’excursus storico economico e di storia della repressione.

Poi ha portato il saluto Emanuele Fiano responsabile del Forum sicurezza del PD ed infine ha concluso Ivan Cicconi direttore di Itaca (Istituto per la trasparenza degli appalti e contabilità ambientale) sul tema degli appalti. Ad ogni corsista è stata data una bibliografia e una copia del codice degli appalti il Dlgs.n.163 del 2006.

Scarica la bibliografia e altro materiale utile.

 
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I CATTO-LEFT E LA RICERCA DI STRADE NUOVE

Post n°1065 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da Giuranna
 

Prof. Bad Trip (Gianluca Lerici)

 

Sul Corriere della Sera di ieri il vaticanista Luigi Accattoli ha proposto una riflessione dal titolo Media cattolici spesso «inermi». A soccorrerli sarà la blogsfera.

Mi pare interessante. Ecco la conclusione del pezzo:

I media cattolici danno «relativamente poco spazio» agli argomenti controversi e «a volte mancano di una certa dimensione profetica». Ma è stato notato che un tono più libero e vivo lo stanno dando i blogger, che costituiscono la nuova frontiera dei media. Più relatori hanno sostenuto che la «blogsfera cattolica» può rendere un grande servizio non solo all’informazione ma anche alla «controinformazione» ecclesiale. Hanno dato «buona prova» di ciò i blogger cattolici del Regno Unito durante la visita papale di settembre.

Leggi tutto l'articolo.

 

*   *   *

 

Riprendo la riflessione di Accattoli pensando al mio blog.

E' vero, come blogger cattolico (e insegnante di religione), mi sento sufficientemente libero di parlare ad alta voce di ciò in cui credo.

Come ben sa chi mi segue regolarmente, mi dedico prevalentemente alle notizie locali con un'attenzione specifica al cattolicesimo politico di centrosinistra. L'area catto-right (CL, Opus Dei, Radio Maria...) mi interessa decisamente meno di quella catto-left.

Sono convinto che - anche a Paderno Dugnano - i cattolici di centrosinistra non siano così pochi come sembrerebbe a prima vista. Urge però un intenso lavoro di formazione che aiuti le persone a pensare secondo prospettive non omologate.

Come ripete frequentemente un amico comboniano, attualmente in Sudan: "Per andare in un posto nuovo, occorre percorrere strade nuove. Le strade vecchie conducono in luoghi già noti". Il nuovo esige curiosità,  ricerca e anche la disponibilità a correre qualche rischio.

Lasciatemelo dire: è bello essere cattolici e sentirsi in cammino insieme a tutti gli altri uomini senza verità precostituite in tasca. Il Vangelo basta.

Spetta alla coscienza dei laici, già convenientemente formata, di inscrivere la legge divina nella vita della città terrena. Dai sacerdoti i laici si aspettino luce e forza spirituale.
Non pensino però che i loro pastori siano sempre esperti a tal punto che, ad ogni nuovo problema che sorge, anche a quelli gravi, essi possano avere pronta una soluzione concreta, o che proprio a questo li chiami la loro missione; assumano invece essi, piuttosto, la propria responsabilità, alla luce della sapienza cristiana e facendo attenzione rispettosa alla dottrina del Magistero.
Per lo più sarà la stessa visione cristiana della realtà che li orienterà, in certe circostanze, a una determinata soluzione. Tuttavia, altri fedeli altrettanto sinceramente potranno esprimere un giudizio diverso sulla medesima questione, come succede abbastanza spesso e legittimamente.
Ché se le soluzioni proposte da un lato o dall'altro, anche oltre le intenzioni delle parti, vengono facilmente da molti collegate con il messaggio evangelico, in tali casi ricordino essi che nessuno ha il diritto di rivendicare esclusivamente in favore della propria opinione l'autorità della Chiesa.
Invece cerchino sempre di illuminarsi vicendevolmente attraverso un dialogo sincero, mantenendo sempre la mutua carità e avendo cura in primo luogo del bene comune.

Gaudium et Spes, n.43

 
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