Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Testi e immagini

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Le mie radio

 

Messaggi del 23/11/2010

L'EXPO SI FARA', LA RHO-MONZA SENZA INTERRAMENTO NO

Post n°1247 pubblicato il 23 Novembre 2010 da Giuranna
 

E' ufficiale: l'EXPO si terrà a Milano.

Corriere della Sera: Expo, arriva il sì ufficiale del Bie. Bandiere e concerto in centro

 

Ma c'è un'altra notizia che i media per il momento non riportano:

A PADERNO DUGNANO

LA RHO-MONZA

SENZA INTERRAMENTO

NON SI FARA'

 

Ecco perché...


 

La Provincia di Milano e la Regione Lombardia abbandonino il folle progetto autostradale che passa in mezzo alle case!!!

 
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BI' A CORMANO SABATO E DOMENICA

Post n°1246 pubblicato il 23 Novembre 2010 da Giuranna
 

Ricevo e pubblico volentieri il seguente comunicato stampa della Fabbrica del Gioco e delle Arti di Cormano:

Bì la fabbrica del gioco e delle arti a Cormano apre la stagione dedicata alle famiglie con spettacoli, laboratori, biblioteca e il Museo del giocattolo.

Dopo aver accolto più di tremila visitatori nei due giorni d’inaugurazione (16-17 ottobre 2010) Bì la fabbrica del gioco e delle arti a Cormano apre, oltre alla programmazione riservata alle scuole, anche la stagione dedicata alle famiglie.

Da novembre ogni fine settimana il Centro è aperto dalle 14.30 alle 18.30 e propone

Ogni sabato è possibile visitare il ricchissimo patrimonio del Museo del Giocattolo e del Bambino e la Biblioteca Civica dei Ragazzi con i suoi 12.000 libri.

Ogni domenica il Museo del giocattolo è aperto (dalle 14.30 alle 18.00/ultimo ingresso) e alle 15.30 propone un laboratorio di costruzione di giocattoli con materiali di recupero - ogni settimana variando tematica e materiali :

Ogni domenica (e da dicembre anche ogni sabato) Il Teatro del Buratto alle ore 16.30 propone uno spettacolo:

Domenica domenica 28 novembre va in scena un primo originale percorso/spettacolo: “GIOCO, GIOCHI, GIOCA. QUANTE STORIE PER GIOCARE” (durata 70‘).

La formula del percorso/spettacolo è un’assoluta novità ed è stata ideata appositamente per gli spazi del Centro: i bambini non parteciperanno solo allo spettacolo ma saranno i protagonisti di un vero e proprio itinerario negli spazi di Bì alla scoperta di personaggi e giochi dei tempi passati .
“Gioco, giochi, gioca” è consigliato ai bambini dai 5 ai 10 anni e, sviluppando il tema del gioco creativo e socializzante,  offre una possibilità di perfetta sinergia con il Museo del Giocattolo.   I posti sono limitati, la prenotazione è obbligatoria.

Per informazioni e prenotazioni: 02 66305562 tutti i giorni dalle 14,30 alle 18,00.

Biglietteria: 

Ingresso Museo: Intero 6,00 € - Ridotto 4,00 €
Percorso/spettacolo: Intero 7,00 € - Ridotto 6,00 € - Gruppi (min 10) 5,00 €

Laboratorio a cura del Museo: Intero 4,00 €

 

Domenica 28 novembre 2010 – ore 16.30

“GIOCO, GIOCHI, GIOCA. QUANTE STORIE PER GIOCARE”

Percorso/spettacolo

Produzione Teatro del Buratto

Età consigliata: dai 5 anni

ideazione di Franco Spadavecchia e Silvio Oggioni
in collaborazione con Jolanda Cappi, Giusi Colucci, Daniela Dazzi
in scena Elena Giussani Barbara Menegardo Clara Terranova Silvio Oggioni

I bambini sono accolti dal Re di picche e dalla Regina di cuori, impegnati a litigare per stabilire a che gioco giocare: “soldatini o bambole, palla avvelenata o un due tre stella?”

Re e regina si rivolgeranno così ai bambini dividendoli in due gruppi: l’esercito dei Picche e e il popolo dei Cuori. Ogni bambino sarà quindi invitato a schierarsi col proprio sovrano e ad indossare la ‘divisa’.Per decidere in quale ordine partire i due gruppi saranno impegnati in un gioco di abilità. Il gruppo vincitore avrà il diritto di partire per primo per l’avventura .

Il gruppo vincente inizierà il percorso, i bambini dovranno comporre un grande puzzle per scoprire quale sia il vero ingresso del labirinto che li porterà nel luogo dei giochi dimenticati: la lippa, il cerchio e il bastone, il cavallo a bastone, il treno di legno.

I due gruppi si alterneranno nel percorso, quindi si ritroveranno ancora insieme al punto di partenza, per proseguire in un nuovo spazio, tra grandi scatole colorate.

I due re qui ritroveranno i propri giocattoli e le storie che li accompagnano, ora dolci, ora inquietanti: la storia di una bambola meccanica, quella di un soldatino di piombo senza una gamba e tra una storia e l’altra … rischieranno di diventare loro stessi i “giochi dei giocattoli”! Ma per fortuna si potrà poi passare in una nuova stanza dove un gioco coinvolgerà tutti: il “Tangram”, che con la magia del teatro su nero comporrà figure che i bambini dovranno riconoscere ritrovando il piacere di giocare tutti insieme senza più divisioni deposte le divise e salutati gli attori.

Linguaggio: teatro d’attore e teatro d’animazione su nero . Durata: 70'



 
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SGOMINATA BANDA CALABRESE CHE HA RAPINATO ANCHE A PADERNO

Post n°1245 pubblicato il 23 Novembre 2010 da Giuranna
 

 

Al minuto 1' 33'' del TG Calabria News si parla di Paderno Dugnano.

Per i dettagli leggi l'articolo sul sito BergamoSera.com.

 
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EURECO, IN ATTESA DEL FUNERALE DI ARUN ZEQIRI

Post n°1244 pubblicato il 23 Novembre 2010 da Giuranna
 

 

 

Paderno Dugnano, la strage nell'indifferenza

 

di Marco Bazzoni*
dal sito www.articolo21.org

Ieri è morto Arun Zeqiri, 44 anni, di origine albanese, un altro degli operai gravemente ustionati alla Eureco di Paderno Dugnano, nel milanese. E siamo già a 2 morti, su 7 operai rimasti gravemente ustionati.
Ma anche la morte di questo povero operaio, andrà a finire nelle notizie brevi dei quotidiani, in qualche piccolo trafiletto o peggio non se ne parlerà neanche sui mezzi d'informazione, perchè le morti sul lavoro, quelle che molti chiamano ipocritamente "morti bianche", ma che di bianco non hanno un bel niente, non fanno più notizia, tanto che è diventato normale che si muoia sul lavoro, quasi fosse un dazio, che dobbiamo pagare alla crescita economica.
Tanto è, che quasi più nessuno si indigna, se i lavoratori si infortunano, rimangono invalidi, si ammalano di malattie professionali o peggio muoiono sul lavoro.
Quella delle morti sul lavoro, è una strage quotidiana, una strage silenziosa, che miete più vittime che in una guerra.
Ma i "riflettori" su queste stragi, su questo stillicidio quotidiano, sono perennemente spenti, si riaccendono solo quando muoiono almeno 3 lavoratori nella solita azienda, per poi rispegnersi subito dopo.
Invece i mezzi d'informazione hanno il dovere morale di parlarne, ma non solo quando ci sono infortuni o morti sul lavoro, ma anche parlando delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, di cosa significhi fare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (molti dei quali vengono sanzionati o peggio licenziati se denunciano la scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro).
Se poi guardiamo cosa ha fatto questo Governo per la sicurezza sul lavoro, c'è da vergognarsi.
Oltre a non aver emanato neanche uno dei 38 decreti attuativi del Dlgs 81/08, ne ha stravolto il testo, con il Dlgs 106/09, che è una vera e propria controriforma della sicurezza sul lavoro.E dopo il Dlgs 106/09, sono arrivati gli spot del Ministro Sacconi.
"Sicurezza sul lavoro.La pretende chi si vuole bene", questo è lo slogan di questi spot.

Degli spot vergognosi, che sono costati la bellezza di 9 milioni d'euro, che con il nostro appello per email, pubblicato al seguente link: http://www.articolo21.org/7258/editoriale/sicurezza-sul-lavoro-un-appello-per-ritirare-lo.html , che ha raggiunto 1000 adesioni (hanno aderito operai, medici, tecnici della prevenzione, sindacalisti, avvocati, impiegati, imprenditori, insegnanti, attori, macchinisti, ricercatori, studenti, psicologi, vigili del fuoco, forze dell'ordine, giornalisti, scrittori, deputati, senatori, Assessori, Consiglieri Regionali e Provinciali, ecc), ne abbiamo richiesto il ritiro immediato, ma non solo dalle tv, ma dalle radio, nelle affissioni nelle città, nella pubblicità sui quotidiani.
Perchè la sicurezza sul lavoro non si fa con gli spot, ma si fa migliorando le leggi esistenti (e non peggiorandole), aumentando i controlli (assumendo i tecnici della prevenzione Asl), iniziando ad insegnare la sicurezza sul lavoro fin dalle scuole elementari (perchè gli studenti di oggi, saranno i lavoratori e gli imprenditori di domani), aumentando le rendite da fame agli invalidi del lavoro, che quando gli impreditori sono responsabili di una morte sul lavoro, paghino con il carcere, non che "lo vedano con il binocolo", come è successo molte volte, tanto è che molte famiglie, oltre ad aver perso un loro caro sul lavoro, non hanno avuto nemmeno giustizia.

* Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Email:
bazzoni_m@tin.it

 
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