LA SCOMMESSA

CHE COSA SUCCEDE TRA I CATTOLICI CHE MILITANO NEL PDL?

La vignetta si riferisce alle elezioni comunali di Trento (maggio 2009)

Qualcosa si sta muovendo tra i cattolici che militano nel PDL, anche se non è facile essere più precisi.

Sabato gli ex-DC di Zambetti si sono dati appuntamento al Palazzo delle Stelline e hanno lanciato un mezzo ultimatum a Berlusconi: Zambetti schiaffeggia il PDL: "E' un partito senza futuro" (Il Giorno, 28-11-2010).

In contemporanea i cattolici di area CL hanno animato il convegno di Rete Italia sul tema"Cristiani nel PDL": Il PDL scommette sui cattolici. Nasce l'asse Formigoni-Alfano. A leggere attentamente tra le righe si coglie un certo malessere nei confronti di alcuni aspetti, diciamo fastidiosi, del berlusconismo.

Formigoni & C. ribadiscono piena fedeltà al partito, lasciando intendere tuttavia (almeno questa è la mia impressione) che... se non cambia qualcosa i catto-CL potrebbero fare altre scelte.

Chissà...

Certo è che negli ultimi mesi all'interno di Comunione e Liberazione stanno emergendo i malumori e le perplessità.

In attesa di capire che cosa succederà, è sempre utile serrare i ranghi.

SULLA COMUNICAZIONE IL CARDINALE TETTAMANZI VEDE LONTANO

Occorre scommettere sulla comunicazione, utilizzando abbondantemente le possibilità che le nuove tecnologie mettono a disposizione.

L'arcivescovo di Milano l'ha capito da tempo e dimostra di saper guardare lontano, mentre le parrocchie e gli oratori non hanno ancora deciso di investire tempo ed energie nella comunicazione. La ritengono tutto sommato un'appendice, non rendendosi conto che invece è una strada maestra.

Leggi l'intervento del Card. Tettamanzi agli operatori pastorali della comunicazione

Interessante anche l'eco avuto dall'iniziativa sulla stampa laica: Milano, la mailing list di Tettamanzi per raggiungere direttamente i fedeli (Repubblica.it).

Personalmente credo che l'impegno nel campo della comunicazione sia oggi  indispensabile per le comunità cristiane, ma  il discorso vale anche per i partiti politici, le associazioni, le scuole, il Comune, i Quartieri, ecc...

Se si vuole realmente "stare nel mondo", non si può non avere almeno un sito web regolarmente aggiornato.

Impressione personale: a Paderno Dugnano sono ancora troppe le realtà ecclesiali, politiche, culturali, sportive, ecc... che non arrivano (per ora) alla sufficienza in materia di "comunicazione".

Coraggio!!!

FREDIANO MANZI INTERROMPE IL DIGIUNO E PARLA DI MANDALARI

Nei giorni scorsi avevo segnalato con preoccupazione l'estremo gesto di protesta messo in atto da Frediano Manzi. Il fondatore dell'associazione SOS Racket e Usura aveva iniziato uno sciopero della fame, della sete e dei farmaci per chiedere più impegno da parte del Parlamento sulla piaga invisibile dell'estorsione.

Sabato mattina Manzi ha deciso di interrompere il digiuno al termine del sit-in di protesta a cui hanno partecipato anche Salvatore Borsellino (Movimento Agende Rosse) ed Emanuele Fiano (parlamentare PD).

Parlando del fenomeno estorsioni e della difficoltà delle vittime a sporgere denuncia Manzi ha citato il caso di Vincenzo Mandalari, il presunto boss di Bollate che organizzò la famosa cena di 'ndrangheta al Centro Falcone e Borsellino di Paderno Dugnano il 31 ottobre 2009.

EURECO, FIAMME IMPRESSIONANTI. NO AL NUOVO INCENERITORE

Sul Giorno di oggi c'è un articolo dedicato al Presidio svoltosi ieri pomeriggio davanti ai cancelli dell'Eureco: Paderno Dugnano, l'appello dei gruppi No Inceneritore. In marcia contro il forno: "Pericoloso come Eureco".

TG3 LOMBARDIA: SERVIZIO SUL PRESIDIO EURECO

Ieri sera il TG3 Regionale ha trasmesso un servizio sul Presidio davanti ai cancelli dell'Eureco.

TG3 Lombardia - 27 novembre 2010

EURECO, IERI IL PRESIDIO DEI COMITATI NO INCENERITORE

Si è svolto ieri, nonostante la temperatura rigida, il Presidio  "per la sicurezza sul lavoro, la salute e l'ambiente" organizzato dai Comitati No Inceneritore di Paderno Dugnano, Bollate, Cormano, Novate Milanese e Senago. I manifestanti, scortati dalla Polizia Locale e dai Carabinieri hanno marciato dal cimitero di Palazzolo fino ai cancelli dell'impianto Eureco.

Le ragioni del presidio sono presentate nel volantino dell'iniziativa.

Considerata la gravità di quanto accaduto all'Eureco, va detto che la partecipazione dei cittadini di Paderno è stata molto limitata.