Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi del 04/12/2010

44° RAPPORTO CENSIS: SERVE UN RIARMO MORALE E MENTALE

Post n°1304 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da Giuranna
 

Ansa, 3 dicembre 2010

 

E' stato presentato ieri il 44° Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese.

Pensando alla nostra realtà di Paderno Dugnano, proviamo a prenderlo sul serio. Secondo me, contiene molti spunti interessanti che ci aiutano a comprendere meglio anche la situazione locale.

Anche a Paderno Dugnano ci troviamo da più punti di vista in una situazione di stallo, di  appiattimento, di scarso spessore, di generale apatia, di calo del desiderio... Anche da noi si registra la perdita di quei riferimenti valoriali che potrebbero suscitare reazioni efficaci; siamo infatti minacciati da tante e tanto gravi emergenze, eppure la cittadinanza è come sedata, paralizzata, succube di ciò che accade... I singoli cercano, come possono, di colmare il vuoto interiore chiudendosi nel privato, che però finisce per ridurre la nostra capacità di costruire il futuro.

Ho l'impressione che il Censis abbia più di una ragione: dobbiamo ricominciare a desiderare, tornare a "fare comunità" per evitare il progressivo sfaldamento delle relazioni sociali. E' urgente individuare delle "auctoritas" capaci di generare percorsi nuovi che ci aiutino a uscire da questa crisi economica e culturale.

 


 

 

Guarda sul sito di Radio Radicale il filmato della presentazione dell'ultimo Rapporto del Censis con gli interventi di Albino Gorini (consigliere CNEL), Giuseppe Roma (direttore generale del Censis) e Giuseppe De Rita (presidente del Censis).

Scarica dal sito del Corriere della Sera la Sintesi del 44° Rapporto Censis (144 pagine) oppure visita il sito www.censis.it

 


 

 

Di seguito una breve rassegna stampa:

Famiglia Cristiana: Il Censis racconta l'Italia

Repubblica: CENSIS 44° RAPPORTO. L'Italia ha resistito alla crisi ma ora non sa più ripartire

Corriere della Sera: «Italia senza spessore, non sa reagire»

Libero: Censis: "Calo dei desideri affossa il Paese"

Ansa: Rapporto Censis: Italia appiattita, stenta a ripartire

Il Giornale: I sermoni da bar del signor Censis

 
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RHO-MONZA, FERRUCCIO PORATI NON FA SCONTI ALLA GIUNTA ALPARONE

Post n°1303 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Ricevo dal portavoce del Comitato per l'interramento, Ferruccio Porati:


Buon sabato a tutti.

Chissà perchè, dopo che abbiamo comunicato a tutti - stampa compresa - quello che stava accadendo in termini di espropri sul tema Rho-Monza con l'informativa del 2 dicembre, il giorno successivo esce un comunicato stampa dell'Amministrazione che, nella sostanza, riprende tre delle nostre quattro domande e proposte ivi contenute, e cioè un incontro a tema, un concreto sostegno sul da farsi alle famiglie coinvolte, una risposta su che cosa starebbe facendo lo studio dell'avvocato da loro scelto in vista del ricorso cittadino al TAR.

Manca sempre - e qui faremo la domanda specifica in occasione dell'incontro del 17 dicembre - la risposta circa l'organizzazione del tavolo dei sindaci per mobilitare il territorio. Non ci si può più nascondere dietro le scaramucce istituzionali: noi vogliamo che il nostro sindaco stia alla guida della gente in campo, in modo visibile a tutti ed a tutti i mezzi di informazione, insieme agli altri sindaci e vogliamo che dia visibilità e priorità alla questione Rho-Monza sulla Calderina e sul sito Comunale. A noi interessa prioritariamente il futuro dei nostri figli: se si ama così fortemente una sconosciuta Sakineh tanto da farne un icona sulla Home page del sito del Comune, bisogna mettere accanto, con la stessa rilevanza, se non maggiore, tutto quello che da più di una settimana continua a ripetere Giuranna dalle pagine del suo blog. Se non lo si fa, anche la verniciatura di perbenismo che vediamo con la foto della donna iraniana è solo una grande ipocrisia, perchè se non c'è allarme per noi per il nostro futuro e per i nostri figli e se non si contribuisce a creare una forte coscienza cittadina, ma al contrario, si tende a voler mantenere "bassi" i toni, fuori da Paderno Dugnano nessuno sa del problema e tutti pensano che va bene così. Abbiamo visto ieri sera a Bovisio la stessa tattica usata nei confronti dei cittadini di Cesano, Bovisio e Seveso ed il risultato è che Pedemontana sarà costruita con le stesse aberrazioni di invivibilità ed inciviltà che vorrebbero imporre a Paderno Dugnano. Da ieri sera siamo in rete con i comitati (già impegnati nel ricorso al TAR a partire dallo scorso 30 marzo) di Bovisio, Cesano e Seveso anche per azioni di protesta congiunte o collegate fra loro.

Noi vogliamo che i nostri sindaci guidino la protesta dei cittadini di questo territorio, sia nei tribunali e nelle contestazioni agli atti, sia nelle manifestazioni di dissenso. La politica non c'entra: non ci interessano gli schieramenti: c'è bisogno di uomini che usino la loro funzione di comando per proteggere i cittadini. Se non se la sentono o ritengono di non dover urtare i livelli partitici superiori, che lascino l'incarico che occupano. E' più onorevole ammettere di non essere capaci di gestire una situazione di così grande gravità e farsi da parte, se non si è convinti di poter portare a casa - tutti insieme - quello che vogliono i cittadini. Non abbiamo bisogno di personaggi che tendano il più possibile a mantenere calmo l'ambiente nell'attesa che arrivi l'inevitabile che noi non vogliamo...

Infine, diciamo basta nel rivangare date e nomi del passato. Non è vero che la sorte del progetto è segnata da febbraio 2009, perchè a maggio dello stesso anno la delibera di Giunta Provinciale istituiva il tavolo tecnico, quel tavolo tecnico che è stato snobbato e dichiarato decaduto a settembre 2009 dalla nuova giunta provinciale di Podestà e De Nicola, in barba al testo della delibera di maggio, definita a più riprese "elettorale", ma, di fatto, atto ufficiale e mai smentito da un nuovo atto che, eventualmente, la dichiarasse decaduta.

La responsabilità - e qui dissento fortemente da quanto espresso dal comunicato stampa dell'amministrazione padernese - è solo ed esclusivamente di chi ha deciso che un progetto sbagliato del febbraio 2009 non dovesse essere più cambiato. La posizione che ha condannato - ad oggi - Paderno Dugnano in conferenza dei servizi lo scorso 22 aprile 2010 è un atto formale ed ufficiale della giunta Podestà dello scorso 20 aprile 2010. Gli atti ufficiali dicono questo; il resto sono chiacchiere da bar. Per cui la responsabilità è solo ed esclusivamente di chi governa oggi la Provincia di Milano e non ha voluto occuparsi di noi cittadini, lasciando trascorrere tutto il tempo in azioni solo di facciata ed in contromisure inesistenti.

Un'ultima notazione. La data dell'incontro fra sindaco e cittadini nella seconda metà di dicembre è sbagliata, perchè tardiva. Se dal 2 dicembre, data in cui le lettere sono state recapitate ai malcapitati, (come appare dal testo della lettera:"..entro 30 gg. decorrenti dal ricevimento della presente nota, coloro che vi abbiano interesse possono presentare in forma scritta le loro eventuali osservazioni"...), le famiglie hanno 30 gg. di tempo per fare le osservazioni del caso (e per farle avranno certamente bisogno di assistenza di specialisti legali del settore), come fanno costoro a metter insieme tutto quanto sapendo che fino al 9 dicembre praticamente è festa e poi dal 24 in poi sarà quasi tutto chiuso? Abbiamo sì 30 gg. temporali, ma quanti lavorativi, nella pratica sostanza dei fatti? Questa scelta del recapito delle raccomandate in queste date, non è un altro segno di presa in giro, da parte di Provincia e Serravalle, e di voler mettere con le spalle al muro i destinatari delle lettere, sottraendo loro anche il tempo per pensare e controbattere?

Ferruccio Porati (CCIRM)

 

 

Per approfondire: Rho-Monza, ecco tutti gli espropri

 
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INFERMIERI, EZIO CASATI DENUNCIA LA MIOPIA DELLA LEGA

Post n°1302 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da Giuranna
 

La Lega Nord imbroglia, fa battaglie populiste per raccogliere un facile consenso e si dimostra poco interessata a risolvere i problemi concreti.

L'ultimo esempio è la posizione assunta dal Carroccio in Provincia di Milano, dove le "cravatte verdi" hanno difeso il diritto sacrosanto degli italiani (pardon... dei padani!) di lavorare in ospedale come infermieri al posto degli invasori stranieri.

"Basta con l'infermiere négher o bulgaro, spazio agli infermieri locali!", è il grido di battaglia di Alberto da Giussano.

Peccato che tra i giovani lumbàrd sono pochissimi quelli disponibili a fare un lavoro duro e poco gratificante come quello dell'infermiere professionale. Lo so in presa diretta da mia moglie, che lavora all'Ospedale di Garbagnate, e lo vedo io stesso a scuola, dove è chiarissimo che i ragazzi (ma anche i loro genitori) si orientano in massa verso lavori tranquilli, possibilmente dietro la scrivania, e mostrano fastidio nei confronti delle scuole professionali e dei lavori considerati di basso livello... Non ci vuole molto a capire che nell'Italia di oggi tanti giovani preferiscono restare a carico delle loro famiglie pur di non rimboccarsi le maniche e fare l'infermiere, l'artigiano, il muratore, ecc... Quasi fosse una vergogna!

Meno male che c'è la Lega che difende i diritti della gioventù padana, viziata e svogliata!

Mi spiace per i malati che sono ricoverati nelle corsie di ospedale i quali - grazie alla Lega! - avranno qualche difficoltà in più a ricevere la dovuta assistenza.

Leggi su Repubblica.it la denuncia di Ezio Casati (consigliere provinciale PD).

Corriere della Sera (4-12-2010): Affitti agevolati agli infermieri. Il Carroccio blocca il progetto

 
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