Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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CALDERINA (LUGLIO)

 

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Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi del 06/12/2010

IRENE E SIMONE VENTOLA: PRIMO NATALE A BANGKOK

Post n°1311 pubblicato il 06 Dicembre 2010 da Giuranna
 

5 novembre 2010

 

Ecco l'ultima lettera dei padernesi Irene e Simone Ventola da Bangkok. La loro missione continua e noi siamo in tanti a seguirli e sostenerli a distanza:


Ciao a tutti,

rieccoci qui dopo circa un mese per condividere le nostre esperienze del mese di Novembre, denso di avvenimenti nelle diverse realta' e dimensioni che sperimentiamo stando qui nella Missione.

Come gia' d'accordo, potete tranquillamente utilizzare foto ed informazioni per le iniziative della Parrocchia o del blog (grazie Giovanni!) e segnalare i nostri riferimenti a chiunque desideri mettersi in contatto con noi.

Rimaniamo in attesa delle ultime novita' di Paderno (il blog di Giovanni e' una fonte inesauribile) ed in particolare della Parrocchia e degli amici e conoscenti che ci manifestano continuamente il loro affetto...

Cominciamo quindi senza ulteriori indugi...


*   *   *


Giovedi' 2 dicembre 2010

I nonni (genitori di Simone) sono arrivati qui i primi di ottobre per venire a trovarci, per accogliere il nipotino in arrivo, per darci una mano e per fare un po' di vacanza (chissa' se ci sono davvero riusciti...). Li aspettavamo con eccitazione, in particolare Luca e Franci erano desiderosissimi di rivedere i nonni dopo una forzata pausa di diversi mesi. I nonni sono stati preziosi perche' ci hanno ricolmati di attenzioni, di qualche delizia italiana (salame e prosciutto crudo qui sono praticamente inesistenti) e soprattutto della loro curiosita' e della loro trepidazione... Hanno potuto sperimentare la nostra realta' famigliare qui, la dimensione Missionaria, hanno conosciuto i Padri, hanno visitato una baraccopoli, hanno partecipato alle iniziative parrocchiali... ed hanno percepito la fatica e la gioia di stare qui. Sappiamo che sono rientrati sereni e carichi di questa esperienza e pensiamo che anche questo sia un modo per rendere vicina, concreta e possibile la Missione, mentre siamo 'lontani'.
Vogliamo ringraziarli per aver desiderato ardentemente di stare con noi e per averci aiutato tanto, con Samuele e con tanta pazienza e dedizione.

Novembre e' un mese di festa, praticamente ogni weekend abbiamo avuto delle occasioni per condividere momenti di gioia in Parrocchia e nelle diverse iniziative della Missione.

Cominciamo con la festa di S. Martino che e' il patrono delle case famiglia (o meglio di tutto il centro parrocchiale - equipe educativa, pastorale, aspetti amministrativi connessi con l'accoglienza dei bambini provenienti dalle baraccopoli di Bangkok e dintorni).


 

Il 13 novembre c'e' stata una grande festa in Parrocchia durante la quale si sono esibiti in canti e danze popolari diversi bambini delle case famiglia. Abbiamo assistito a rappresentazioni di tradizioni locali, balli, recite che hanno coinvolto sia i bambini piu' piccoli sia gli adolescenti ed i giovani che hanno dimostrato un impegno ed una bravura a volte davvero eccezionale. E quello che ricordiamo maggiormente sono la serenita', i sorrisi, l'impegno, la cura e la voglia di fare che traspare dai volti delle persone, dagli educatori, dalle saveriane, dai padri missionari, dai ragazzi, da tutti i parrocchiani.



 

La settimana successiva abbiamo conosciuto la festa thailandese del 'Looy Krathong' (festa mobile secondo il calendario lunare) che viene celebrata insieme alla festa del 'Yi Peng' (originaria nel nord della Thailandia). Il Looy Krathong e' stato oggetto di festa sia a scuola, con i bambini della scuola dell'infanzia, sia in Missione nella casa St. John (dove risiedono i ragazzi piu' grandi).
Le celebrazioni hanno qualcosa di molto suggestivo, nel Looy Krathong delle imbarcazioni spesso molto elaborate fatte con il tronco del banano e ricoperte di fiori ed altre decorazioni con una candela od altre luci accese, vengono lasciate andare nei corsi d'acqua (vedi foto) mentre nel Yi Peng (che si svolge contemporaneamente ed il cui nome e' sostanzialmente sostituito dal Looy Krathong) si elevano in aria delle lanterne di carta o legno leggero con una fiammella all'interno che grazie all'aria calda si sollevano in aria per molti metri per poi essere rapidamente distrutte dal fuoco stesso. Come potrete immaginare lo spettacolo e' davvero molto particolare. In entrambi i casi si tratta di tradizioni legate alla religione buddista ed al generale pensiero che, sia nel caso del Looy Krathong sia del Yi Peng, allontanando le imbarcazioni o le lanterne, si allontanano le preoccupazioni o il lato peggiore di noi stessi, oltre a fare un omaggio al Buddha e/o alla dea dell'acqua.
I bambini della missione sono stati coinvolti nella fabbricazione dei loro krathong, cosi' come Francesca a scuola... ed anche noi abbiamo avuto in omaggio un krathong che abbiamo lasciato andare insieme agli altri in un corso d'acqua vicino alla Missione ricevendo la benedizione di Padre Adriano e tentando di spogliare della superstizione o del 'buonaugurio' popolare questa celebrazione cercando quindi di coglierne l'aspetto di momento di festa, di condivisione, di speranza pur sapendo che la tradizione culturale ha ben poco a che vedere con il nostro modo di vedere un qualsiasi omaggio verso Dio. E crediamo sinceramente che cogliere l'occasione, con i diversi mezzi che abbiamo, per rendere, insieme, grazie al Signore, sia un gesto giusto, soprattutto da parte di tutti coloro che in Missione sperimentano la Grazia dell'aiuto, del sostegno, dell'accoglienza, della gratuita'.

Un evento molto importante che desideriamo segnalarvi e che e' stato preparato con largo anticipo e' stato l'incontro di formazione e condivisione con i missionari italiani in Thailandia e Cambogia sul tema: 'Annuncio del Vangelo di Gesù, tra carisma, cultura e profezia, nel contesto thailandese.' L'incontro si e' svolto vicino Bangkok nella struttura diocesana del Baan Phu Waan dal 22 al 26 novembre scorsi. Nell'occasione piu' di 50 missionari (sacerdoti, suore, laici consacrati, laici, ecc.) italiani hanno potuto incontrarsi, formarsi e scambiarsi idee, proposte ed esperienze circa le realta' sociali, economiche, politiche e religiose della Thailandia in particolare (con qualche cenno alla Cambogia).

Trovate qui il link all'invito ed al programma sul web.

Al di la' del clima di grande attenzione reciproca, di affetto, di collaborazione e di accoglienza (Samuele, Luca e Franci sono stati coccolati da tutti, nonostante la loro presenza fosse non sempre silenziosa e tranquilla) ci e' sembrata un'occasione di un'intensita' incredibile. Poter partecipare ad un incontro insieme a tante persone che da anni (a volte davvero tanti) dedicano tutte loro stesse al sostegno degli ultimi ci e' sembrato un dono di valore incalcolabile. Poter assistere alle messe concelebrate da tanti ministri, da tante persone di buona volonta', da tanti "santi" che faticano ogni giorno
chi con gli ammalati, chi con i disadattati, chi con gli abbandonati, chi con gli orfani, chi con i disabili... ci e' sembrato davvero una Grazia incommensurabile.
I temi toccati sono stati tanti e molto complessi: dalla situazione socio-economica e politica attuale della Thailandia, al piano pastorale quinquennale 2010-15, ai contenuti delle Settimane Sociali svoltesi in Italia negli ultimi anni, ed agli orientamenti pastorali del decennio che sta finendo e del successivo. E' stato molto interessante cominciare a conoscere il cammino della Chiesa qui in Thailandia e le speranze e gli orientamenti che la chiesa italiana si sta dando per i prossimi 10 anni. E' stato bello incontrare le tante persone appartenenti agli Ordini ed ai gruppi piu' diversi (PIME, Oblati, Salesiani, Cappuccini, Camilliani, Focolarini, ecc.) e capire quale ricchezza di carismi si trova qui, anche se i numeri parlano di una presenza di cristiani (compresi i cattolici) ben sotto l'1%. Tanti i temi trattati: la globalizzazione e le sue due facce, l'educazione, il sostegno, il senso della carita', la nuova Missione che nasce dai luoghi di Missione e che torna in Europa ed in un occidente malato di relativismo, materialismo ed ignoranza, la collaborazione fra la Chiesa italiana e quelle asiatiche, le aspettative, le speranze, i rischi ed i pericoli di situazioni economiche, politiche e sociali molto complesse e difficili...
Avremmo molto da dirvi ma forse possiamo pensare ad una condivisione piu' strutturata e di maggior dettaglio in un'altra occasione...

Veniamo quindi agli ultimi eventi scolastici di Luca e Franci, come forse gia' sapete la scuola qui ha un ritmo ed un'organizzazione molto diversi dalle nostre. Si alternano momenti di notevole intensita' didattica ed educativa a momenti sicuramente ancora 'formativamente' rilevanti ma che ci lasciano ancora qualche perplessita'. Ci riferiamo per esempio agli 'sport day' qualcosa di simile ai nostri 'giochi della gioventu' ed analoghe iniziative che ci accompagnavano dalle elementari. Qui ogni istituto ha il suo 'sports day' e Luca e Franci sono stati coinvolti, oltre che nelle attivita' sportive, soprattutto nella preparazione e nell'esibizione delle parate di apertura, vero 'spettacolo' luccicante, ingenuo, divertente, infantile ma davvero in 'tipico' stile thai.
Considerate che durante le due settimane precedenti tutte le lezioni 'regolari' hanno subito una riduzione di 10 minuti, per ricavare il tempo necessario per la preparazione delle cerimonie ed ovviamente per gli allenamenti.
Luca e Franci sembrano essersi divertiti molto (Francesca ha persino vinto la medaglia di bronzo per il tiro alla fune!) insieme con i loro compagni e questo ci sembra l'aspetto piu' importante (vista la loro eta'!). Ci fa piacere poi sottolineare come con il tempo entriamo in contatto con gli altri genitori iniziando a condividere pareri ed imparando piano piano anche il loro punto di vista!

L'ultimo pensiero va all'incontro con alcune famiglie della Parrocchia per la veglia sulla 'Vita nascente' voluta dal Papa per la vigilia della prima domenica di Avvento. Abbiamo provato ad esprimerci in Thai (Irene ha raccolto i complimenti di p. Raffaele per aver voluto provarci e per essersi espressa bene) seppure un po' timorosi e con l'aiuto di p. Raffaele abbiamo potuto dare un piccolo contributo insieme alle famiglie presenti in un momento di catechesi molto interessante che ha visto l'utilizzo di mezzi multimediali, lo scambio di pensieri, la lettura e la sintesi di alcuni punti del Catechismo...
Ci ha colpito la semplicita' dell'incontro, la partecipazione di tutti i presenti con un proprio pensiero, il riferimento alle fonti essenziali (che spesso noi stessi non conosciamo o non consideriamo) e che sono da un lato una fonte inesauribile di spunti, senza doversi inventare nulla di nuovo, dall'altra rappresentano quell'essenziale che ognuno dovrebbe conoscere e che rappresenta, qui in Missione, un richiamo costante.

Come al solito vi alleghiamo alcune immagini delle nostre ultime esperienze qui... scusate ancora per il ritardo :-)

Vi abbracciamo forte e vi dedichiamo i nostri pensieri e le nostre preghiere, continuate a sostenerci che ne abbiamo bisogno e ci fa bene!

A presto,

    Simone e Irene (con Luca, Franci e Samuele)

PS: Si avvicina il nostro primo Natale a circa 30 gradi... la sensazione e' davvero strana!!!

 

«La misura dell'amore è amare senza misura.»
Sant'Agostino

 
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MERCOLEDI' 8 DICEMBRE: FESTA DEL TESSERAMENTO ANPI

Post n°1310 pubblicato il 06 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Mercoledì 8 dicembre si svolgerà a Calderara la festa per il tesseramento ANPI - Sezione "A. Cazzaniga" di Paderno Dugnano.

Di seguito l'invito con il programma della giornata:

Care/i Compagne e Compagni
ed Amiche/i Antifascisti,

Il Coraggio e la Dignità Partigiana
nell'impegno di Tutti
per cambiare questa Nostra Società!

Sono queste le parole d'ordine con cui la sezione ANPI di Paderno Dugnano, Vi invita a rinnovare la tessera per il prossimo anno.
Gli attacchi alla Costituzione, espressione dei Valori che hanno mosso la lotta partigiana si fanno sempre più pesanti, il declino culturale che vede prevalere l'arrivismo, l'arroganza, il clientelismo ed il razzismo sembra procedere inarrestabile.
Gli effetti della crisi economica e sociale gravano sulle famiglie, sulle classi più deboli, sul ceto medio e per superarla abbiamo il dovere di trovare la strada in cui tutte le forze democratiche e antifasciste si possano riconoscere e partecipare, per superare unite questa involuzione della società italiana.
Il ruolo della nostra Associazione Nazionale Partigiani d'Italia diventa centrale nel recupero dei più alti Valori umani e civili, ma solo con la massima pertecipazione ed unità saremo in grado di costruire un futuro migliore per le giovani generazioni!
Contribuiamo Tutti a questo Rinnovamento, Vi invitiamo alla FESTA DEL TESSERAMENTO che si terrà MERCOLEDì 8 DICEMBRE 2010 presso il Centro Sociale ARCI di CALDERARA (Via Cardinal Riboldi 119
).

Scarica il programma della giornata.



 
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TETTAMANZI: DISCORSO DI SANT'AMBROGIO 2010

Post n°1309 pubblicato il 06 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Sul sito della Diocesi è possibile leggere il tradizionale Discorso alla Città pronunciato oggi dall'Arcivescovo Tettamanzi nella Basilica di Sant'Ambrogio.

Il discorso termina con queste parole che delineano con chiarezza il fine  della Politica:

Fare della nostra Città un luogo coeso, solidale, comunicativo, aperto a tutti, dove il terreno è liberato dalle aridità, dai sassi e dai rovi che ne soffocano la fertilità, dove poter realizzare i progetti di vita più veri credo sia non un’utopia, ma un’impresa possibile e affascinante.
Con la collaborazione di tutti, però. Nessuno escluso.

Non ti accontentare di questa citazione: leggi integralmente il  Discorso alla Città del Card. Tettamanzi.


*   *   *


Di seguito l'articolo del padernese Alberto Manzoni sull'Osservatore Romano del 6-7 dicembre:

 

Il discorso del cardinale Tettamanzi alla vigilia di sant'Ambrogio

Quattro cantieri per una città dal terreno buono

di Alberto Manzoni

"Aprire quattro cantieri per costruire la coesione sociale". Il primo per studiare "il segreto della Milano dal terreno buono" e monitorarne i bisogni. Il secondo che si occupi degli interventi necessari per coloro che da soli non ce la fanno a "tornare autosufficienti". Il terzo per "vigilare e intervenire sulla questione educativa". E, infine, il quarto "dove lavorare per diminuire il più possibile le inaccettabili forme di esclusione sociale". Si conclude con una proposta concreta il tradizionale discorso alla città e alla diocesi che il cardinale arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, anche quest'anno ha tenuto durante i primi vespri di sant'Ambrogio, in preparazione alla festa del 7, nella omonima basilica milanese, dove sono le spoglie mortali del santo patrono della Chiesa ambrosiana. E tradizionale è pure la presenza delle autorità cittadine, provinciali e regionali, oltre che di associazioni di categoria e comunità etniche.
Tettamanzi parla del terreno sul quale il seminatore della parabola evangelica (Luca, 8, 4-8) getta la semente, che ha esiti diversi a seconda delle condizioni del suolo. E ispirandosi al brano lucano ha intitolato il discorso 2010:  "Milano, una città dal terreno buono". Nell'anno pastorale che la Chiesa ambrosiana dedica alla santità in riferimento al iv centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo, è logico partire dalla considerazione che "Milano è una città dove è forte l'impronta cristiana". Oltre ai due compatroni, Tettamanzi ricorda gli ultimi tre suoi predecessori - i cardinali Giovanni Battista Montini, Giovanni Colombo e Carlo Maria Martini - e poi il beato don Carlo Gnocchi. "I credenti ringrazino con me il Signore per coloro che, sostenuti dalla sua grazia, si sono fatti servi e strumenti del Vangelo. Anche chi sostiene di non credere riconosca il debito che la nostra città deve a coloro che hanno speso in questo modo la propria vita". Il pensiero del cardinale va pure a "tutti gli amministratori pubblici che si sono spesi per il bene di Milano e dei milanesi".
C'è, dunque, un terreno fertile, su cui seminare con fiducia. Tettamanzi lo individua nella "componente intraprendente", che significa "chi crea e offre posti di lavoro, chi pone competenze a servizio di altri, chi si impegna nel promuovere un tessuto associativo vivace". Questo terreno è composto da famiglie, da anziani che sanno rendersi utili, da giovani "che costruiscono seriamente il proprio futuro", da imprenditori seri, da università, ospedali e centri di ricerca, da educatori e persone dedite all'assistenza, che vanno incoraggiate e appoggiate.
E veniamo ai terreni inutili, o per lo meno quelli che a prima vista appaiono tali. Il testo evangelico dice che il terreno ricoperto di rovi non è di per sé infecondo, occorre solo liberarlo. E ai rovi "corrispondono quelle forme di disumanizzazione che impediscono all'umanità buona di fiorire":  famiglie che hanno bisogno di un sostegno, con persone ammalate o disabili o con disagio psichico, dove si è perso il posto di lavoro, e che da sole non ce la fanno. A questo proposito il cardinale ricorda "l'esperienza ormai biennale del "Fondo diocesano Famiglia Lavoro"" e cita alcuni passaggi della enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI. Quindi esorta chi ne ha responsabilità al sostegno delle imprese, alla tutela del lavoro, alla promozione del volontariato e di forme di imprenditoria connesse al terzo settore e no profit, cooperative e associazioni. Accenna a provvedimenti normativi che "stanno penalizzando queste realtà"; invita - citando ancora la Caritas in veritate - a saper coniugare sussidiarietà e solidarietà, "non solo per poter dichiarare di aver applicato i principi della dottrina sociale della Chiesa, ma anzitutto come scelta previdente e lungimirante".
C'è, ancora, il terreno "reso improduttivo dalle pietre", perché mancano le condizioni per la fertilità. E ciò fa venire in mente al cardinale "quelle situazioni impermeabili alla verità o rese tali da altri:  quelle dove si vive senza che ci sia un senso preciso dell'esistenza. È una questione culturale". Ed è la grande questione educativa, cui la Chiesa dedica ampia attenzione, con le problematiche riguardanti le periferie degradate, i giovani preda della malavita e della droga, i legami familiari che si sfaldano. Qui l'azione pubblica dovrebbe pensare a un "piano adeguato di sostegno alla famiglia" e sostenere tutte le agenzie educative e socializzanti - scuole, oratori, centri sportivi.
Il seme caduto sulla strada fa pensare a quegli ambiti dove "mancano le condizioni minime affinché possa svilupparsi". L'arcivescovo paragona questa situazione a "quelle persone immigrate che vivono in paradossale situazione di clandestinità:  ben note ai propri datori di lavoro ma invisibili alle istituzioni. È per il bene di queste persone e della città che occorre offrire loro il seme della speranza, per aiutarle a costruire un futuro di cittadinanza vera, all'insegna di doveri e diritti". Tettamanzi fa un breve inciso sull'attualità:  "Davanti ai gravissimi fatti di questi giorni restiamo profondamente addolorati, anzi sconcertati. Prego per le vittime di queste e di tutte le violenze, per i loro familiari. E perché non si sovrapponga genericamente a tutti gli immigrati la categoria della delinquenza. Ogni persona, d'origine italiana o straniera, deve essere sempre giudicata singolarmente, per quella che è, non dimenticando mai che il giudizio più vero e definitivo è quello di Dio".
Altre persone di cui ricordarsi sono i carcerati, i malati incurabili, le persone di origine nomade. Riguardo a queste ultime, osserva il porporato:  "Il pregiudizio, che a volte trova purtroppo corrispondenza in comportamenti contro la legalità, sconfigge la possibilità di ricercare soluzioni serie". E prosegue:  "L'ampio e variegato "campo" della nostra Milano è costituito anche dalle situazioni sinora descritte. È miope e irresponsabile l'atteggiamento di chi non vuole prenderne coscienza. Compito di chi amministra la città è di amarla e servirla nel suo insieme, senza discriminarne una parte". Anche perché, "i grandi politici e amministratori che l'Italia ancora oggi ricorda - nel 150° anniversario della sua unificazione - sono quelli che hanno avuto il coraggio di suscitare la responsabilità comune e di assumere le sfide impegnative ma necessarie. Aiutare i più deboli permette anche di allontanare da loro quegli "uccelli del cielo" evocati dalla parabola, pronti ad attaccare i semi per fagocitarli in percorsi malavitosi e mafiosi. Le istituzioni intervengano contro questi nemici della città, con un'azione di promozione della legalità. Ciascuno - anche la Chiesa - faccia la sua parte".
A questo punto l'arcivescovo ha avanzato la sua proposta di realizzare, accanto ai piani urbanistici, un osservatorio ovvero una "mappa dei cantieri sociali", e in particolare di istituire i quattro citati. Vi si potrà cogliere "l'opportunità di promuovere il lavoro comune di istituzioni, cittadini, associazioni, tra i diversi livelli delle amministrazioni locali".
Queste richieste sono fatte con l'invito a "collaborare con il seminatore" e con lo sguardo ai prossimi grandi appuntamenti per Milano:  nel 2012 il vii Incontro mondiale delle famiglie sul tema "La Famiglia:  il lavoro e la festa"; nel 2013 il ricordo dei 1.700 anni dalla proclamazione del cosiddetto  Editto  di  Costantino; nel 2015 l'Expo. L'arcivescovo confida un sogno:  "quello di porre come "stella polare", l'obiettivo di liberare tutti da quei condizionamenti che limitano l'esercizio della libertà e impediscono l'autentica realizzazione personale, familiare e comunitaria. Vorrei che tutte le componenti della città con voi amministratori si sentissero responsabili di Milano così che possiate essere sempre meno rappresentanti di una parte, ma sempre più strateghi del futuro della città. Chi ha interessi differenti o contrastanti rispetto a questa missione non dovrebbe assumere il compito di guidare la città".

(L'Osservatore Romano - 6-7 dicembre 2010)

 
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SABATO 11 DICEMBRE: A PADERNO LA PIAZZA SOLIDALE

Post n°1308 pubblicato il 06 Dicembre 2010 da Giuranna
 

Per ingrandire clicca sull'immagine.

Per approfondire visita il blog delle Danze Popolari Folk

 
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PIZZO CINESE

Post n°1307 pubblicato il 06 Dicembre 2010 da Giuranna
 
Tag: Mafie

 

L'episodio tragico avvenuto venerdì notte a Milano, in via Paolo Sarpi, solleva una serie di domande sul controllo del territorio da parte della mafia cinese o di altri gruppi criminali di matrice straniera.

Nelle scorse settimane, per esempio, era emerso un fatto nuovo: a Milano la 'ndrangheta calabrese sta incontrando la concorrenza delle mafie balcaniche per il controllo del mercato della cocaina.

Italiani e stranieri onesti devono combattere insieme la battaglia contro italiani e stranieri disonesti e malvagi.

 
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IL COLLUTTORIO DELLA SUSSIDIARIETA'

Post n°1306 pubblicato il 06 Dicembre 2010 da Giuranna
 

 

Contro il taglio del 75% al 5 per mille il mondo del volontariato sta manifestando da giorni. A Paderno Dugnano la scelta del Governo aveva ricevuto aspre critiche da don Ettore Dubini, fondatore e anima di due cooperative sociali del territorio.

A sostenere l'appello per il reintegro del 5 per mille anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Corriere.it: L'appello di Napolitano per i volontari: «Sostenerli durante la crisi economica»


TG3 - 5 dicembre 2010

 

Succede spesso: quando qualche esponente del centrodestra parla di temi sociali normalmente infila nel discorso la parola magica "sussidiarietà".

Ma non bisogna farsi ingannare: la parola "sussidiarietà" è solo un colluttorio per sciacquarsi la bocca.

I fatti smascherano i veri interessi del centrodestra: altro che sostegno al volontariato e al Terzo Settore! La mannaia dei tagli si abbatte su tutte quelle associazioni che, sussidiariamente, operano nei campi e nelle situazioni da cui le Istituzioni (dal Comune allo Stato) si sono progressivamente ritirate.

Chissà perché il Governo Berlusconi non ha tagliato invece il Ponte sullo Stretto di Messina o l'acquisto di 131 aerei da guerra F35...

 

 

Per saperne di più:

Dubbi sui miliardi per i caccia bombardieri JSF35 (Città Nuova 25 novembre 2010)

 
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