Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Messaggi del 05/02/2011

CAPAREZZA E LO SFASCIO DEL PAESE: "DA QUA SE NE VANNO TUTTI..."

Post n°1515 pubblicato il 05 Febbraio 2011 da Giuranna
 

 

Il cantante pugliese Caparezza ha presentato ieri il singolo "Goodbye Malinconia", un primo assaggio del nuovo album "Il sogno eretico" che uscirà a marzo. La canzone, interpretata con Tony Hadley degli Spandau Ballet, parla della nostra povera Italia, paese malridotto da cui "se ne vanno tutti".

GOODBYE MALINCONIA

A Malinconia, tutti nell’angolo tutti che piangono,
toccano il fondo come l’Andrea Doria
chi lavora non tiene dimora, tutti in mutande, non quelle di Borat
la gente è sola, beve poi soffoca come John Bohnam
la Giunta è sorda più di Beethoven quando compone la “Nona”
e pensare che per Dante questo era il “Bel Paese là dove ‘l si sona”
per pagare le spese bastava un diploma, non fare la star o l’icona
né buttarsi in politica con i curricula presi da Staller Ilona
nemmeno il caffè sa più di caffè, ma sa di caffè di Sindona

e poi se ne vanno tutti, da qua se ne vanno tutti
non te ne accorgi, ma da qua se ne vanno tutti

Goodbye Malinconia
come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malinconia
dimmi chi ti ha ridotta in questo stato
Goodbye Malinconia
come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malinconia
dimmi chi ti ha ridotta in questo stato d’animo

Cervelli in fuga, capitali in fuga, migranti in fuga dal bagnasciuga
è Malinconia, terra di santi subito e sanguisuga
il paese del sole in pratica oggi paese dei raggi uva
non è l’impressione, la situazione è più grave di un basso tuba
e chi vuole rimanere ma come fa, ha le mani legate come Andromeda,
qua ogni rapporto si complica come quello di Washington con Teheran,
si peggiora con l’età, ti viene il broncio da Gary Coleman
metti nella valigia la collera e scappa da Malinconia

tanto se ne vanno tutti, da qua se ne vanno tutti
non te ne accorgi ma
da qua se ne vanno tutti...

Goodbye Malinconia
come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malinconia
dimmi chi ti ha ridotta in questo stato
Goodbye Malinconia
come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malinconia
dimmi chi ti ha ridotta in questo stato
Goodbye Malinconia

Maybe tomorrow i hope we find tomorrow
Goodbye Malinconia
hope did we get here, how did it get this far
Goodbye Malinconia
we had it all, fools we let it slip away
Goodbye Malinconia
dimmi chi ti ha ridotta in questo stato d’animo

Every step was out of place
and in this world we fell from grace,
looking back we lost our way,
an innocent time we all betrayed
and in time can we all learn,
not to crawl away and burn
stand up and don’t fall down
be a king for a day,
in man we all pray.

 

Questa è la tristissima situazione dell'Italia tardo-berlusconiana...

Ma il degrado non è l'ultima parola: il "punto di fuga" della canzone è nell'ultima strofa in inglese. Al termine del videoclip succede qualcosa di insperato: nel buio pesto si intravede una luce, si intuisce una prospettiva nuova...


Ragazzi, non arrendiamoci!

E' il momento di lottare

per ridare speranza all'Italia!

 
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RHO-MONZA: CATTANEO RICONOSCE LE CRITICITA' A PADERNO

Post n°1514 pubblicato il 05 Febbraio 2011 da Giuranna
 

Raffaele Cattaneo (PDL), Assessore Regionale alle Infrastrutture e Mobilità

 

Ricevo da Ferruccio Porati (CCIRM) e volentieri pubblico le ultime notizie sulla  vicenda Rho-Monza:

Buongiorno a tutti.

Contrariamente al mio solito, invio la rassegna stampa del sabato, anticipando l'invio dell'intero week-end, perchè sul "Cittadino" di oggi, al seguente link: Infrastrutture bene necessario c'è una dichiarazione dell'Assessore Regionale ai Trasporti Cattaneo che, per come la leggo io, ha dell'insolito... Nel senso che, l'ultima volta che un funzionario pubblico extracomunale (G. De Nicola) ha scritto qualcosa per noi (il 29 dicembre 2010) c'erano solo frasi senza senso ed i famosi insulti "iene e sciacalli", di cui, fra l'altro, non mi risulta che egli abbia fatto pubblica ammenda, né il suo capo lo abbia forzato a fare questo gesto. Va tutto in gloria, come i soldi che abbiamo dovuto tirar fuori per comprare catene e gomme invernali per ottemperare ad un'ordinanza mai più entrata in vigore.

L'Assessore Regionale Cattaneo, invece, dice, o meglio il virgolettato gli attribuirebbe le seguenti parole: "...Importante è anche l'autostradalizzazione della Monza-Rho: qui c'è da risolvere il problema dell'opposizione di Paderno Dugnano, dove l'intersezione con la Milano-Meda porterebbe ad avere dodici corsie di marcia affiancate" [14, assessore n.d.r.].

Mi sembra una dichiarazione da parte di una persona che, finalmente, si è posta il problema che noi andiamo ponendo da sempre. Anche alla luce di questa dichiarazione, gli eventi della prossima settimana risultano estremamente interessanti.

Ricordo gli eventi:

1) giovedì 10 febbraio, ore 16, presso la sede della Regione Lombardia a Milano, via Fabio Filzi 29 ci sarà l'audizione del comitato CCIRM presso la V Commissione Territorio della Regione Lombardia. A questo punto, alla luce delle recenti sue dichiarazioni, sarebbe bello se l'assessore Cattaneo fosse presente e vedesse la situazione di Paderno Dugnano così come Fabrizio  Allegro ed io gliela presenteremo. Inutile dire che chi può è invitato ad assistere al dibattimento in aula a Milano.

2) sabato 12 febbraio, ore 21, presso la Sala consiliare di Paderno Dugnano, ci sarà l'assemblea sul tema interramento indetta dalla Lega Nord, con la partecipazione dei loro esponenti parlamentari e consiglieri regionali. Ascolteremo se ci saranno novità sul fronte dell'interramento.

Sempre sul "Cittadino", segnalo l'editoriale del direttore Losa, sempre sul tema infrastrutture, che parla anche dell'insoluta questione fra aspetto insediativo ed aspetto viabilistico: Mobilità, come uscire dal disastro.

Infine, sul "Giorno", un'altra importante notizia: a Cinisello, alla Crocetta, martedì sera si presenta il progetto dell'interramento della tratta di autostrada A4!!! Un'altro esempio che dimostra quanto le nostre richieste di non avere 14 corsie a cielo aperto a Paderno siano giuste e fondate. L'incontro è pubblico, alle ore 21 al Centro Civico di via Friuli e sarebbe bene che qualcuno vi prendesse parte per capirci di più di quella situazione: L'A4 interrata si presenta alla Crocetta.

La mia sensazione è che abbiamo di fronte una settimana da vivere in apnea, col fiato sospeso.

Un saluto a tutti.

Ing. Ferruccio Porati

 
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CATTOLICI, LA SVOLTA POLITICA CHE CI VUOLE

Post n°1513 pubblicato il 05 Febbraio 2011 da Giuranna
 

 

Non è difficile da capire, ma tanti ancora non l'hanno messo a fuoco.

Per dare una sterzata a questo Paese e permettergli di ripartire (non solo sul piano economico ma, prima ancora, su quello progettuale e valoriale) occorre un'operazione coraggiosa e lungimirante nella quale i cattolici avrebbero la possibilità di giocare il loro ruolo per il bene di tutti...

Lo spiega in modo chiaro il Prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, in un'intervista apparsa ieri sul Corriere della Sera: «I cattolici cambino scelte politiche».

Ci manca una visione. Non vediamo la crisi del ceto medio, l’impoverimento del Paese. Alle nostre mense venivano gli stranieri: ora vengono signore borghesi, impiegati. Conosco divorziati che devono lasciare le loro case e dormono per strada, finendo per perdere anche il lavoro. Ci allarmiamo per gli zingari, che a Roma sono 5 mila su 3 milioni di abitanti, e presentiamo gli sgomberi come una grande operazione, mentre è solo teatro, che per loro diventa tragedia. Temiamo gli immigrati, che sono una ricchezza; e intanto chiudiamo i nostri anziani nei cronicari o nella villetta con la badante».

Secondo Riccardi, c'è bisogno di un "centro" che sia capace di agire in sintonia con il PD e - aggiungo io - con la sinistra responsabile, cioè con quella parte di sinistra che non si autocompiace della propria visione del mondo ma è disponibile a costruire con altri un orizzonte di bene possibile per l'Italia.

Riccardi lo dice in modo elegante, ma il concetto è chiarissimo: prima di tutto bisogna mandare a casa Berlusconi mettendo fuori gioco i suoi servitori/complici (PDL e Lega), in secondo luogo occorre creare le condizioni per uno scenario diverso da quello attuale.

I cattolici sono chiamati a elaborare visioni. A pensare di più. A costruire una nuova idea dell’Italia, una missione per l’Europa. Ci sono tante energie nel Paese. (...) Si tratta di aprire una stagione nuova, con un appello alla gente, per offrirle non solo sacrifici, anche prospettiva e respiro. (...) Il mondo cattolico ha un vissuto e risorse per aiutare a costruire un’identità nazionale e laica, non in contrasto con l’essere cristiani. E mi chiedo se dal mondo cattolico non possa venire qualcosa di intelligente, di politicamente originale.

L'esito di questa partita dipende in certa misura dalle scelte  elettorali di quei  cattolici che sono disorientati da Berlusconi ma non si fidano del PD e della sinistra. Per il dopo-Berlusconi questi farebbero bene a non prendere in considerazione né il PDL né la Lega. Il PDL senza Berlusconi non esiste per questo in ogni caso non si può tenerne conto nell'elaborazione di scenari futuri. E la Lega Nord dopo il lungo concubinato d'interesse con Berlusconi ha bisogno di fare un po' di purgatorio per eliminare le scorie ad alta tossicità e salvare ciò che in essa è buono.

L'Italia ha bisogno di ripartire da un'alleanza diversa da quella che l'ha condotta in questa palude maleodorante.

Andrea Riccardi lancia la sua proposta:

Dopo l’89, il mondo cattolico si è spezzato in tanti frammenti. Il cardinale Ruini ha dato credito all’ipotesi di Berlusconi. Mi chiedo se non sia tempo che il mondo cattolico assuma un’altra posizione, dia il suo contributo di idee nuove in un assetto politico diverso, plurale.

 
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