Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi del 22/02/2011

RHO-MONZA: LA RASSEGNA STAMPA DEL COMUNE OSCURA LE PROTESTE

Post n°1575 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da Giuranna
 

L'installazione pro interramento rimossa nei giorni scorsi dalla collina Unes

 

Da Ferruccio Porati (CCIRM) ricevo questa interessante osservazione critica:

La stessa pagina del Cittadino di sabato 19 febbraio.
La nostra rassegna stampa [CCIRM] fa vedere  tutto quanto relativo alla Rho-Monza.
La stessa pagina sul sito comunale "taglia" le immagini della collina ed il relativo commento dello stesso Mastantuono, che ha redatto anche la cronaca della serata organizzata dalla Lega Nord...
Chi sarà il solerte funzionario, grande "oscuratore" dei fatti accaduti in città? Perchè i nostri concittadini non devono sapere e vedere questa protesta?

Ing. Ferruccio Porati

 
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DON GABRIELE IN THAILANDIA CON LA FAMIGLIA VENTOLA

Post n°1574 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da Giuranna
 

Ho appena ricevuto l'ultimo messaggio di Irene e Simone Ventola da Bangkok, visitati nei giorni scorsi dal parroco della Comunità pastorale  Santa Maria Nascente e Sacra Famiglia, don Gabriele Sala.



 

Ciao a tutti.

Don Gabriele e' ripartito per l'India e ci ha avvisati che ha raggiunto Padre Giuseppe e sta proseguendo il viaggio senza intoppi. L'ultima settimana l'abbiamo trascorsa appunto insieme con Don Gabriele e suo fratello Pietro; grazie a loro abbiamo avuto la prima opportunita' di visitare anche il nord della Thailandia, di sfiorare il Myanmar (ex-Birmania) e di visitare le realta' di missione con le popolazioni provenienti dalle montagne, che sono minoranze culturali e linguistiche ancora ben poco integrate con il popolo thai.

Ne approfittiamo per aggiornarvi brevemente sugli avvenimenti degli ultimi due mesi circa.

Il Natale ci ha visti coinvolti a vario titolo sia come figuranti nel presepe vivente, sia insieme con Padre Raffaele ed altri laici nell'annuncio della nascita di Gesu' portando la statuetta del bambinello di famiglia in famiglia.

Questa e' stata un'occasione molto intensa per vivere il Natale in modo decisamente diverso dal nostro e per conoscere alcune famiglie che abitano nel territorio della Parrocchia, trasformando quella che per noi e' la classica benedizione delle famiglie da maratona a momento di incontro, di festa e di condivisione.



 

Nel giorno del Battesimo di Gesu' abbiamo avuto la gioia di battezzare Samuele, insieme con un altro bambino thai a cui e' stato dato il nome Luca (all'anagrafe normalmente non portano un nome cristiano percio' al momento del battesimo scelgono il nome di un santo protettore).
Anche questo rappresenta un segno di appartenenza a questa comunita' che ci ha davvero accolti a braccia aperte, con semplicita'.

Pochi giorni dopo e' stato celebrato un matrimonio misto: una delle nostre organiste ha sposato un ragazzo buddhista.

Non vi neghiamo qualche nostra perplessita'... conosciamo le inevitabili fatiche di qualsiasi rapporto di coppia (la scorsa settimana ricorreva il nostro decimo anniversario di matrimonio, incredibile come scorra il tempo eh?) e se manca il sostegno della fede il dialogo puo' diventare cosi' difficile... ricordiamoli nella preghiera!

Domenica scorsa c'e' stata la festa della Parrocchia (la Parrocchia e' intitolata alla Madonna della Misericordia, quindi e' stata scelta la ricorrenza della Madonna di Lourdes). Durante la Messa solenne sono stati celebrate le prime comunioni e le cresime dal Cardinale Arcivescovo emerito Michele (predecessore dell'attuale arcivescovo di Bangkok). Abbiamo avuto il grandissimo piacere della presenza di Don Gabriele che ha concelebrato insieme ai Padri della Missione.


 

Ci ha inoltre colpito, nonostante la solennita' dell'evento, la semplicita' della festa: i bambini indossavano le uniformi scolastiche e il pranzo organizzato nel cortile della Parrocchia era aperto a tutti i fedeli.




Abbiamo approfittato della visita di don Gabriele per fare un piccolo viaggio al nord della Thailandia nella provincia di Fang, fino al confine con il Laos ed il Myanmar che ci ha permesso di conoscere la situazione di tanti villaggi e tante famiglie cristiane di etnie Shan, Carian, Lahu, Akha ed altre ancora, ciascuna con la propria lingua e le proprie tradizioni e che faticano ad inserirsi nel sistema thailandese e vivono quindi ai margini della societa'.
Abbiamo incontrato tanti bambini che lasciano le proprie famiglie nei villaggi di montagna per avere la possibilita' di frequentare regolarmente la scuola: vengono accolti, curati come figli e accompagnati nello studio della lingua thai e nella crescita cristiana.
Abbiamo notato molta serenita' nonostante siano bambini che vivono per buona parte dell'anno lontano dalle proprie famiglie di origine, e crediamo che questo sia dovuto all'impegno costante dei padri del PIME (in primis Padre Claudio, Padre Massimo e Padre Giovanni) e degli operatori, laici e religiosi, che si dedicano a loro con amore e dedizione straordinari. Noi poi siamo stati fatti oggetto di un'accoglienza speciale con tanto di spettacolino di ballo con i costumi tradizionali.
E' stata possibile giusto una scappata alla missione di Mae Suay dove operano Padre Raffaele ed Angela (anche lei laica dell'ALP che e' partita poco prima di noi) dove vengono accolti i bambini delle minoranze delle montagne ed inoltre alcuni bambini disabili.

Dopo questa rapida visita ad alcune delle missioni del nord della Thailandia ci e' venuto ancora di piu' il desiderio di conoscere meglio le varie realta' di questo Paese cosi' ricco di fascino, culture e contraddizioni, e di "sporcarci le mani". Nonostante non siamo ancora indipendenti nell'uso della lingua thai, stiamo cercando di iniziare a "lavorare" per queste persone che incontriamo, in modo da conoscerci meglio e poter meglio capire la nuova cultura in cui siamo immersi.

E' evidente per esempio la necessita' di rafforzare la conoscenza della lingua inglese, che viene insegnata nelle scuole ma con risultati del tutto inadeguati (ad essere sinceri, quando le persone cercano di rivolgersi a noi in inglese facciamo quasi piu' fatica a capirle che quando ci parlano in thai): da qui il coinvolgimento di Simone in una piccolo progetto di animazione in inglese per il gruppo delle ragazze adolescenti delle case-famiglia.
Abbiamo avuto poi modo di incontrare alcune famiglie miste (occidentali-thai) ed in particolare di italiani che hanno formato famiglia qui e che talvolta si sentono un po' 'persi' in un ambiente culturale cosi' distante e manifestano spesso il desiderio di trovare dei momenti di condivisione insieme. E' bello se proprio la nostra chiesa ritorna ad essere l'occasione per l'incontro e poi per sviluppare dei rapporti piu' profondi: dalla scuola dei figli alla gastronomia al nostro essere cristiani in un mondo buddhista.
Ci siamo poi incontrati e scontrati con una realta' famigliare dove i bambini vengono precocemente lasciati in affidamento ai nonni rompendo da subito il legame fra genitori e figli e generando sensi di colpa nei primi ed insicurezze e senso di rifiuto nei secondi... stiamo quindi pensando ad un piccolo progetto di accoglienza per i neonati qui in parrocchia, per consentire alle mamme di lavorare e di prendersi cura dei bambini negli altri momenti della giornata; cercheremo di capire nei prossimi mesi che forma potra' prendere tale iniziativa considerando che gli asili nido praticamente non esistono qui...



 

Si avvicina infine la chiusura dell'anno scolastico e quindi vi sono gli esami da sostenere (si' anche in prima elementare, si' anche al secondo anno di asilo) oppure da preparare e poi correggere... tuttavia dopo le prossime due settimane potremo tirare un po' il fiato e dedicarci maggiormente alla missione e anche ai preparativi per la partenza... perche' sabato 26 marzo saremo di ritorno in Italia per circa 4 settimane (sperando che le compagnie aeree non ci facciano altri scherzi).

Insomma eravamo partiti con un breve resoconto ma ci siamo dilungati parecchio... davvero difficile contenere in poche parole tutto quello che stiamo vivendo qui. Contiamo comunque di incontrarvi presto, potervi raccontare dal vivo tutto, confrontarci con voi e sentire come state e che succede nella comunita' che abbiamo momentaneamente lasciato ma che comunque ci accompagna e ci sostiene.

Vi abbracciamo forte, a presto

              Simone e Irene con Luca Franci e Saam

 

«La misura dell'amore è amare senza misura.»
Sant'Agostino

 
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LAVORO E SICUREZZA: CONSIGLIO COMUNALE APERTO

Post n°1573 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da Giuranna
 

Sul blog Padernoforum è possibile leggere la cronaca del Consiglio Comunale Aperto di ieri sera sul tema "sicurezza sul posto di lavoro".

Il post di Arcari si conclude con un'amara considerazione che riporto testualmente per darle maggiore visibilità:

Non c’erano i cittadini di Paderno Dugnano per informare i quali era stata organizzata l’assemblea aperta. Il settore del pubblico era popolato, infatti, da sindacalisti, giornalisti, esponenti dei partiti politici, ma ben pochi erano i padernesi che avevano sentito il bisogno di venire in Comune ad ascoltare e prendere coscienza di questo importante problema che li riguarda da vicino, di cui evidentemente non hanno la percezione. Una città sorda e grigia che nemmeno una strage di queste dimensioni e gravità spinge ad uscire di casa?  Se questa è la realtà forse è il caso di interrogarsi per capire le ragioni di tanta indifferenza.

 
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GLI SVUOTATI

Post n°1572 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da Giuranna
 

Junior Jacquet, Maschera di carta (igienica)

 

Una volta i giovani erano svitati per ragioni anagrafiche. Col passare del tempo nella maggior parte dei casi mettevano la testa a posto diventando validi sposi, genitori, professionisti, insomma buoni cittadini.

Oggi i giovani mi sembrano più svuotati che svitati, e non per via dell'età. Il vuoto minaccia purtroppo anche gli adulti che non hanno piantato in profondità le radici del vivere.

Tante persone oggi sono proprio vuote e la loro triste situazione è sotto gli occhi di tutti. 

I casi più difficili però sono quelli che mascherano il loro stato: i vuoti che si credono pieni, gli insipidi che si ritengono saporiti, gli omologati che si sentono originali, addirittura pezzi unici.

Nei confronti di queste povere persone credo si debba seguire la ricetta di don Milani:

Ecco dunque l’unica cosa decente che ci resta da fare: stare in alto (cioè in grazia di Dio), mirare in alto (per noi e per gli altri) e sfottere crudelmente non chi è in basso, ma chi mira basso. Rinceffargli ogni giorno la sua vuotezza, la sua miseria, la sua inutilità, la sua incoerenza.
Star sui coglioni a tutti come sono stati i profeti innanzi e dopo Cristo. Rendersi antipatici noiosi odiosi insopportabili a tutti quelli che non vogliono aprire gli occhi sulla luce. E splendenti e attraenti solo per quelli che hanno Grazia sufficiente da gustare altri valori che non siano quelli del mondo.

Don Lorenzo Milani, Lettera a don Ezio Palombo (Barbiana 25.3.1955)

 
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