Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Messaggi del 19/03/2011

PER I CATTOLICI IN POLITICA PIETRO SCOPPOLA RESTA UN MAESTRO

Post n°1668 pubblicato il 19 Marzo 2011 da Giuranna
 

Come sapete, seguo con interesse e con una certa regolarità il tema "cattolici e politica" con attenzione specifica all'area di centrosinistra.

Il 15 marzo scorso, presso la Camera dei Deputati è stato presentato il volume di Agostino Giovagnoli, Chiesa e democrazia. La lezione di Pietro Scoppola, Il Mulino, 2011.

Sono intervenuti il prof. Andrea Riccardi (fondatore della Comunità di S.Egidio), il prof. Paolo Prodi, Pierluigi Bersani (PD), Pierferdinando Casini (UDC) e Giuseppe Pisanu (PDL).

Su La Repubblica del 18 febbraio scorso, in occasione dell'uscita del libro, ne è stato anticipato un brano: La rivoluzione morale di Pietro Scoppola.

Leggi anche l'elzeviro apparso sul Corriere della Sera: Pietro Scoppola storico cristiano (di Alberto Melloni).

Credo che anche i cattolici padernesi attenti alla politica possano trarre preziosi insegnamenti dalla lezione di Pietro Scoppola, un grande storico e politico che è stato uno dei protagonisti del cattolicesimo democratico.

Di seguito gli interventi di Bersani e Casini. Per gli altri contributi non ho trovato la registrazione video.

 

 

 

 

 

 
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TOLLERANZA ZERO CON LA LEGA. W L'ITALIA!

Post n°1667 pubblicato il 19 Marzo 2011 da Giuranna
 

 

Quando l'Umberto era l'Umberto, diceva: "La Lega ce l'ha duro". E i giornalisti, inseguendo il suo parlare pittoresco, coniarono il termine "celodurismo" per indicare la determinazione e la forza primitiva della Lega Nord, che non si ferma davanti a niente.

Oggi Bossi non usa più quell'espressione da spaccone. La vita lo ha reso più saggio al punto che è stato uno dei pochi leghisti a partecipare alla Festa Nazionale per l'Unità d'Italia...

Tuttavia l'opportunismo prudente del Senatur e dei pochi che, come lui, sono rimasti in Aula non deve trarre in inganno.

L'atteggiamento anti-italiano del Carroccio va stigmatizzato con durezza. Bisogna dire in modo chiaro che questo modo di comportarsi è assolutamente inaccettabile e disgustoso. I primi a doverlo fare, secondo me, dovrebbero essere gli alleati di governo (PDL & C.).

 

*   *   *


A Paderno Dugnano la Lega replica il copione già visto in Provincia, in Regione e in Parlamento.

Il 17 marzo, giorno della Festa Nazionale, il Vicesindaco Bogani non si è fatto vedere in Piazza della Resistenza (si cantava l'inno di Mameli e si tributava onore alla bandiera italiana!).

Oggi lo stesso Bogani è arrivato tardi al Gadda, a inno ormai suonato e quando l'Assessore Tagliabue aveva già iniziato il discorso commemorativo (incentrato curiosamente sul federalismo e non sull'Unità d'Italia).

Insomma... la "Lega Nord per l'Indipendenza della Padania" (questo è il nome ufficiale del partito di Bossi) continua a offendere l'Italia. E nessuno degli alleati protesta.

Se avessero un po' di autonomia rispetto ai diktat imposti dalla Lega, dovrebbero farsi sentire il Sindaco Alparone, il Capogruppo del PDL Rimoldi, il coordinatore cittadino del partito Torraca e l'esponente di spicco della principale lista civica del centrodestra, Assessore Di Maio.

Basta con le giustificazioni ipocrite: "Che ci vuoi fare? I leghisti sono fatti così", "E' solo coreografia", "L'anima vera della Lega non è quella che appare in questi frangenti..."!

Non più tardi di ieri lo ha ripetuto anche il Ministro degli Esteri Frattini: «È una posizione politica, quella della Lega, che però non intacca la coesione...».

No!!!

L'articolo 54 della Costituzione deve essere fatto rispettare:

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

Tolleranza zero con il tribalismo primitivo dei leghisti!


 

 
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ANTIMAFIA, OGGI LA GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO

Post n°1665 pubblicato il 19 Marzo 2011 da Giuranna
 

 

Si tiene oggi a Potenza la XVI Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, organizzata da Libera.

Al mattino concentramento e marcia, con lettura dei nomi delle vittime delle mafie; al pomeriggio seminari di approfondimento. Il 21 marzo invece Libera ha chiesto a tutti di organizzare nei propri contesti momenti di memoria e di impegno, attraverso la lettura dei nomi nelle piazze, nelle scuole, in consigli comunali aperti e ovunque sia possibile.

L'anno scorso la manifestazione nazionale si svolse a Milano e il  Comune di Paderno Dugnano brillò per la sua assenza (a differenza per esempio di Senago).


 

 

 
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QUARESIMA 2011, GIORNO 7

Post n°1664 pubblicato il 19 Marzo 2011 da Giuranna
 

19 marzo, solennità di San Giuseppe.

Pare strano che in Quaresima si possa fare festa, ma per San Giuseppe e l'Annunciazione del Signore (25 marzo) è proprio così.

La liturgia ci presenta Giuseppe come "un uomo mite, amato da Dio e dagli uomini, fedele", capace di stare faccia a faccia con Dio (sono le parole con cui il libro del Siracide descrive Mosè).

Lontano dall'immagine oleografica, San Giuseppe è una figura di grande modernità: è al tempo stesso dubbioso e credente, una specie di ossimoro umano. E' tormentato dal dubbio nei confronti di Maria, eppure si fida di un angelo sognato nella notte: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo" (Mt 1,20).

Quando nasce Gesù, Giuseppe si dimostra uomo concreto e accorto. Fiuta il pericolo di Erode (di nuovo un angelo gli appare in sogno: Mt  2,13) ed emigra in Egitto per mettere in salvo il bambino. Alla morte di Erode (ancora l'angelo in sogno: Mt 2,19) decide di tornare nella Terra dei Padri, ma per paura del re Archelao segue per l'ennesima volta il consiglio del suo angelo onirico (vedi Mt 2,22) e fissa la sua residenza a Nazaret, un paesino insignificante della Galilea. Qui, lontano dai riflettori, fa crescere Gesù guadagnandosi da vivere col suo lavoro di carpentiere (non solo falegname, verrebbe da dire artigiano edile).

Della sua morte la Scrittura non parla. Di lui si può dire che è stato un credente. "Chiamato da Dio, obbedì [come Abramo] partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava" (Eb 11,8).

San Giuseppe dubbioso e risoluto, prega per noi.


- Letture del giorno: sabato 19 marzo


 

 
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