Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi del 06/04/2011

IMMIGRATI: UN UOMO DI DESTRA DICE COSE PIU' SENSATE DI BE. & BO.

Post n°1749 pubblicato il 06 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

Oggi, verso le quattro del mattino, il Mediterraneo ha ingoiato l'ennesima carretta del mare carica di circa 300 disperati provenienti da Eritrea e Somalia: 51 sono stati salvati, gli altri 250 sono morti o dispersi in mare (e tra loro ci sono bambini e donne!).

Il loro dolore non vale neanche un po' di compassione.

Dopodomani i sopravvissuti di questa strage saranno solo dei clandestini da inseguire, umiliare, respingere... perché il centrodestra che governa in Italia non ha pietà nei confronti degli immigrati.

Berlusconi ha cuore solo per la nipote di Mubarak e Bossi ce l'ha duro, il cuore. Di pietra.

Nel linguaggio biblico questo non è affatto un complimento, ma ai padani non importa.

 

*   *   *


IO PROTESTO contro l'ideologia miope del Governo riportando la dichiarazione di un uomo di destra, pubblicata oggi su YouTube.

E' incredibile: il Presidente de La Destra, On. Teodoro Buontempo si direbbe più umano e più lungimirante dei nostri governanti...

 

TG 3 - 6 aprile 2011

 

 

L'appello lanciato nei giorni scorsi da Massimo Barison (Palazzolo) sembra caduto nel vuoto.

E l'impegno per la cooperazione internazionale del nostro Comune che fine ha fatto? Non è solo un problema di fondi che mancano... In chi ci governa manca anche la sensibilità.

Nel migliore dei casi sanno fare solo un po' di elemosina. Manca del tutto un'attenzione politica alla situazione internazionale.

 

 

 
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QUALI SCELTE PER IL RINNOVO DEI CONSIGLI PASTORALI?

Post n°1748 pubblicato il 06 Aprile 2011 da Giuranna
 

"Consigliare nella Chiesa. Preti e laici si interrogano" (Convegno 26-3-2011)

 

I fedeli ambrosiani si preparano al voto. Nel prossimo autunno è previsto infatti il rinnovo dei membri di tutti i Consigli pastorali a livello di parrocchia, unità pastorale e decanato. È un’occasione che si ripete ogni cinque anni e consente alle nostre comunità di eleggere un gruppo di persone (donne e uomini, giovani e adulti) che si incaricheranno di aiutare i parroci nel compito di progettare il volto di Chiesa e articolare il cammino delle diverse proposte pastorali.

[dal sito della Diocesi di Milano]


In vista del rinnovo dei Consigli pastorali mi piacerebbe che a Paderno Dugnano (o almeno nella Comunità pastorale di Santa Maria Nascente e Sacra Famiglia) si avviasse una riflessione approfondita per mettere a fuoco il senso e l'importanza di questi organismi ecclesiali di partecipazione.

Per usare un paio di parole difficili si tratta di far crescere la corresponsabilità e la sinodalità nella Chiesa. Non è certo un'impresa facile, soprattutto oggi che il Concilio Vaticano II pare messo in un angolo, ma occorre tentare.

Propongo di cominciare dal capitolo 6 del 47° Sinodo diocesano, cost. n.147:

147. Il consiglio pastorale parrocchiale

§ 1. Un momento significativo della partecipazione all'azione pastorale della parrocchia si realizza anche mediante il "consigliare nella Chiesa", in vista del comune discernimento per il servizio al Vangelo. Il consigliare nella Chiesa non è facoltativo, ma è necessario per il cammino da compiere e per le scelte pastorali da fare. Il consiglio pastorale parrocchiale e, nel suo settore e con la sua specificità, il consiglio parrocchiale per gli affari economici, sono un ambito della collaborazione tra presbiteri, diaconi, consacrati e laici e uno strumento tipicamente ecclesiale, la cui natura è qualificata dal diritto-dovere di tutti i battezzati alla partecipazione corresponsabile e dall’ecclesiologia di comunione.

§ 2. Il consiglio pastorale, in una corretta visione ecclesiologica, ha un duplice fondamentale significato: da una parte rappresenta l'immagine della fraternità e della comunione dell'intera comunità parrocchiale di cui è espressione in tutte le sue componenti, dall'altra costituisce lo strumento della decisione comune pastorale, dove il ministero della presidenza, proprio del parroco, e la corresponsabilità di tutti i fedeli devono trovare la loro sintesi. Il consiglio pastorale è quindi realmente soggetto unitario delle deliberazioni per la vita della comunità, sia pure con la presenza diversificata del parroco e degli altri fedeli. E' quindi possibile definirlo organo consultivo solo in termini analogici e solo se tale consultività viene interpretata non secondo il linguaggio comune, ma nel giusto senso ecclesiale. I fedeli, in ragione della loro incorporazione alla Chiesa, sono abilitati a partecipare realmente, anzi a costruire giorno dopo giorno la comunità; perciò il loro apporto è prezioso e necessario. Il parroco, che presiede il consiglio e ne è parte, deve promuovere una sintesi armonica tra le differenti posizioni, esercitando la sua funzione e responsabilità ministeriale. L’eventuale non accettazione, da parte del parroco, di un parere espresso a larga maggioranza dagli altri membri del consiglio potrà avvenire solo in casi eccezionali e su questioni di rilievo pastorale, che coinvolgono la coscienza del parroco e saranno spiegati al consiglio stesso. Nel caso di forti divergenze di pareri, quando la questione in gioco non è urgente, sarà bene rinviare la decisione ad un momento di più ampia convergenza, invitando tutti ad una più matura e pacata riflessione; invece nel caso di urgenza, sarà opportuno un appello all'autorità superiore, che aiuti ad individuare la soluzione migliore.

§ 3. Un buon funzionamento del consiglio pastorale non può dipendere esclusivamente dai meccanismi istituzionali, ma esige una coscienza ecclesiale da parte dei suoi membri, uno stile di comunicazione fraterna e la comune convergenza sul progetto pastorale. Una buona presidenza richiede al parroco qualità come la disponibilità all'ascolto, la finezza nel discernimento, la pazienza nella relazione. La cura per il bene comune della Chiesa domanda a tutti l'attitudine al dialogo, l'argomentazione delle proposte, la familiarità con il Vangelo e con la dottrina e la disciplina ecclesiastica in genere. E' inoltre richiesta la necessità di una formazione assidua per coltivare la sensibilità al lavoro pastorale comune e va garantita la continuità, ma anche il ricambio, dei membri del consiglio.

§ 4. Il consiglio pastorale è obbligatorio per tutte le parrocchie della diocesi. Criteri obiettivi di composizione, di rappresentanza e di funzionamento pastorale sono precisati nell'apposito direttorio diocesano, tenendo conto delle diverse tipologie di parrocchia presenti in diocesi. La durata del consiglio pastorale è di cinque anni e la comunità parrocchiale favorisca in ogni nuova composizione una intelligente e opportuna alternanza dei suoi membri.

§ 5. Il consiglio, consapevole di non esaurire le possibilità di partecipazione corresponsabile di tutti i battezzati alla vita della parrocchia, riconosca, stimi e incoraggi le altre forme di collaborazione, in piena comunione con il parroco, per la costruzione della comunità.

§ 6. Il consiglio pastorale si preoccupi di coinvolgere, ascoltare e informare tutta la comunità cristiana a proposito delle principali questioni pastorali inerenti la vita della parrocchia, ricercando gli strumenti più opportuni ed efficaci, compresa l'assemblea generale parrocchiale che può essere particolarmente utile in sede sia di progettazione sia di verifica.

 


 
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IN ATTESA DEL GIUDIZIO (ESCATOLOGICO) SU BERLUSCONI

Post n°1747 pubblicato il 06 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

Aspetto con curiosità il Giorno del Giudizio per conoscere la "vera verità" su Silvio Berlusconi. Quanto male ha fatto alle giovani generazioni e a tutti noi?  Quanto ci ha impoverito culturalmente? Quanto pesano le sue parole, le sue televisioni, la sua politica e in generale il suo esempio sulla dissoluzione del senso civico e morale degli italiani (peraltro già debole prima della sua discesa in campo)?

Il vangelo suggerisce un metro di giudizio che mi pare valido:

Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete (Mt 7,15-20).

 


 
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RHO-MONZA, IERI TAVOLO TECNICO. SERVE VOLONTA' POLITICA

Post n°1746 pubblicato il 06 Aprile 2011 da Giuranna
 

Ieri pomeriggio a Paderno Dugnano si è svolto un incontro importante per il futuro della Rho-Monza, che smentisce la superficialità di giudizio dimostrata dal Presidente della Provincia Guido Podestà secondo il quale "esistono forze che si oppongono aprioristicamente e strumentalmente alla modernizzazione del nostro territorio proiettato verso Expo 2015" (vedi comunicato stampa diffuso dalla Provincia all'indomani delle contestazioni di Affori).

 

 

Di seguito l'ultimo comunicato del CCIRM (Comitato Cittadini per l'Interramento della Rho-Monza):


COMUNICATO STAMPA del 5 Aprile 2011

Nuova proposta progettuale presentata ai Comuni

Si è tenuta oggi pomeriggio, presso la Sala Giunta del comune di Paderno Dugnano la sessione di tavolo tecnico intercomunale prevista nella riunione dei Sindaci dello scorso 11 marzo. Rappresentate tutte le amministrazioni dei territori interessati dalla riqualifica della Rho-Monza, i comitati per l’interramento di Paderno Dugnano, Novate Milanese e le associazioni ambientaliste “Amici del Parco Grugnotorto”, Legambiente Paderno e Baranzate, la Provincia di Milano.

Tutti gli interventi delle amministrazioni presenti hanno ribadito la necessità di elaborare una soluzione tecnica condivisa.

Nonostante l’avvio in data odierna, sul tavolo è già stata presentata una nuova elaborazione progettuale, frutto delle attività tecniche precedentemente avviate da Siter (ing. Calcinati) e dall’architetto Allegro.

Il progetto di variante prevede la realizzazione dei due lotti di competenza Serravalle con l’adozione di tratte in trincea ed in galleria, risolvendo i nodi critici, in primis “l’impossibile” passaggio sotto l’alveo del Torrente Seveso.

In sintesi per Paderno, l’attuale carreggiata della Milano-Meda verrebbe asservita alla confluenza dei due flussi di traffico in direzione Monza/Meda, mentre in senso opposto, cioè verso Rho/Milano, sarebbe realizzata la carreggiata interrata con galleria artificiale, di lunghezza pari circa a 2 chilometri.

La previsione del progetto salvaguarda tutta la tratta padernese dalla Comasina sino a Calderara, garantendo anche la continuità paesistica tra i parchi, con naturali benefici sulla vivibilità delle aree attigue e senza la necessità di azioni di esproprio.

In tal modo verrà garantito l’interscambio in tutte le direzioni, lungo una tratta di circa 800 metri, semplificando anche il sitema di interconnessione con la viabilità locale.

Una prima stima dei costi delle tratte, siano esse in trincea, in galleria o parzialmente fuori terra, presenta un importo di 182 milioni di euro (listino ANAS), anche meno dell’importo oggi previsto dal progetto Serravalle.

I progettisti trasmetteranno a breve le tavole di progetto in modo da consentire ai Comuni di esprimere ulteriori osservazioni ed affinamenti.
Sulla soluzione definitiva verranno svolte anche il SIA (studio di impatto ambientale) relativamente agli impatti acustico, paesistico ed ambientale ed uno studio delle fasi di cantierizzazione.

I tecnici si incontreanno nuovamente già nel corso di questa settimana, mentre il tavolo è riconvocato per la mattina del prossimo giovedì 21 aprile, alle ore 9,30.

La proposta illustrata oggi, nei suoi aspetti tecnici e nella dimensione politica di coordinamento tra i cinque comuni interessati, è anche il risultato di anni di discussione, mobilitazione e partecipazione attiva dei cittadini e dei Comitati. Anch’essi quindi saranno chiamati a valutare attentamente adesso quanto è stato fin qui elaborato e, nella fase successiva, il progetto conclusivo. 

Il lavoro di oggi dimostra che, in ogni caso, le soluzioni tecniche praticabili sono molteplici, anche volte a restare all’interno dei budget imposti, senza dilazioni temporali apprezzabili. Manca solo un pò di buona volontà sul fronte della buona politica, per la quale si attendono ansiosamente novità in merito.

Ulteriori dettagli sono scaricabili dal nostro nuovo sito interramento.padernesi.com

Fabrizio Allegro e Ferruccio Porati
CCIRM – Comitato Cittadini per l’Interramento della Rho-Monza

 

 

Rassegna Stampa CCIRM

Rho-Monza: spunta la quarta opzione (Il Giorno ed. Cinisello-Sesto 6-4-2011)

 

 

 
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QUARESIMA 2011, GIORNO 25

Post n°1745 pubblicato il 06 Aprile 2011 da Giuranna
 

Pensieri, parole, opere e omissioni.

Sono i quattro "modi" del peccato.

In genere siamo portati a mettere al primo posto le azioni cattive, senza considerare che queste scaturiscono da pensieri malvagi e sono la conseguenza di parole inquinate.

Sulla peccaminosità delle omissioni raramente ci fermiamo a riflettere. Non ci viene neanche in mente che il bene non fatto possa essere un male di cui considerarsi responsabili...

La seconda lettura di oggi, tratta dal libro dei Proverbi, ci pone di fronte a questa situazione:

Figlio mio, libera quelli che sono condotti alla morte e salva quelli che sono trascinati al supplizio. Se tu dicessi: «Io non lo sapevo», credi che non l’intenda colui che pesa i cuori? Colui che veglia sulla tua vita lo sa; egli renderà a ciascuno secondo le sue opere (Pr 24,11-12).

Con che coraggio diremo "Io non lo sapevo" dei migranti morti e sepolti nel Mar Mediterraneo?

Con che coraggio diremo "Io non lo sapevo" dei milioni di affamati che si arrangiano in tante parti del mondo e spesso muoiono prima del tempo?

Con che coraggio diremo "Io non lo sapevo" dell'ingiustizia su cui si basa gran parte della nostra economia?

Con che coraggio diremo "Io non lo sapevo" dei profitti realizzati attraverso il mercato delle armi, lo sfruttamento del lavoro di poveri, donne e bambini, la distruzione dell'ecosistema...?

Con che coraggio diremo "non è colpa mia"?

Prendi nota: il bene che puoi fare e non fai è peccato.


- Letture del giorno: mercoledì 6 aprile

 


 
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