Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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CALDERINA (LUGLIO)

 

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Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi del 02/05/2011

PREMIATO PIERO GRASSO: "CONTRO LE MAFIE SERVONO DUE RUOTE"

Post n°1864 pubblicato il 02 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Pubblico volentieri questo servizio trasmesso oggi da Tele Cosenza perché offre uno spunto di riflessione importante:

Il Procuratore Nazionale Antimafia è in Calabria per partecipare alle manifestazioni conclusive della “Gerbera Gialla”, che puntano a sensibilizzare sulle cruenti, e purtroppo diffuse, attività della mafia e della criminalità organizzata. Piero Grasso è stato accolto nella Scuola di Polizia di Vibo Valentia per ritirare il premio “L’Operatore d’Oro”. Grasso ha anche pronunciato parole di speranza per una regione che sta provando a liberarsi dal giogo della ‘ndrangheta: "Ci sono le premesse per poter avviare questo percorso. Io ho sempre l'imagine di un volano che inizia a muoversi e che poi fa girare tutto. Ho l'immagine di un carro a due ruote, in cui è necessario che la repressione giri (la parte di magistratura e forze di polizia), ma deve girare anche l'altra ruota (quella delle istituzioni e dei cittadini), perché altrimenti il carro si muove ma resta sempre allo stesso posto".

Anche a Paderno Dugnano abbiamo bisogno di far girare queste due ruote del carro! La lotta contro l'infezione mafiosa del territorio richiede una sinergia tra le forze dell'ordine e le forze vive della società.

 

 
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MARTEDI' 3 MAGGIO: LA FAMIGLIA RESISTE (FINO A QUANDO?)

Martedì 3 maggio si svolgerà l'incontro con Francesco Belletti (direttore CISF) sul tema: “La capacità della famiglia di resistere in questo momento di crisi: eroismo o opportunità?”.

L'iniziativa, promossa dal Centro  di  Ascolto Caritas  “Il Veliero”, dà il via al ciclo FAMILIAMO realizzato dalle associazioni del territorio in collaborazione con l'Amministrazione Comunale.

Appuntamento a Paderno alle ore 21 presso il Salone Mons. Carlo Buzzi (ex Splendor).


*   *   *

 

La famiglia è un tema caro alla sensibilità cattolica, per questo il centrodestra fa di tutto per appropriarsene. In realtà però Berlusconi & C. sulla famiglia non hanno fatto proprio niente (se non dare cattivo esempio).

Nel marzo scorso il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla famiglia, Carlo Giovanardi, ha addirittura minacciato di dare le dimissioni a causa della «decurtazione del fondo per la famiglia di più del 90% in tre anni».

Il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, ha commentato: «Le parole di Giovanardi certificano la situazione insostenibile delle famiglie italiane e l’assenza di un vero impegno del governo in questo campo, malgrado le promesse e gli annunci».

Il problema è serio e richiede attenzione. Secondo l'OCSE il nostro Paese ha le politiche di sostegno peggiori d'Europa: Famiglia. Per l'Italia vale solo l'1,4% (Vita, 28 aprile 2011).

 

 


 
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ANTIMAFIA, L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE COMUNALE ZILIOLI (PD)

Post n°1862 pubblicato il 02 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Venerdì sera, durante il dibattito in Consiglio Comunale, solo il consigliere PD, Umberto Zilioli (membro della Commissione speciale di controllo), ha letto un intervento scritto. Gli altri hanno parlato a braccio, dicendo cose più o meno chiare e condivisibili. Personalmente preferisco le persone che riflettono prima di parlare ed osservano una certa disciplina sulle parole che pronunciano. In tempi caratterizzati da chiacchiere, gossip e superficialità mi pare un segno apprezzabile. Ho chiesto perciò a Zilioli il testo del suo intervento, che pubblico di seguito.

La commissione speciale ha terminato i lavori riguardanti la 2^ parte della indagine il 28/3/2011 con ulteriori 10 riunioni rispetto alle 10 della prima parte.
Il PD ha fortemente voluto questa commissione speciale, ma ha anche votato contro un’ inutile proroga che ha allungato i tempi di un mese.
Le conclusioni della commissione hanno sostanzialmente verificato la correttezza della attività deliberativa della amministrazione comunale, sia attuale sia trascorsa.
Il richiamo, nelle conclusioni della relazione, affinché la amministrazione si doti di ulteriori strumenti di controllo e ponga maggiore attenzione alle procedure di controllo, non è un rimprovero al lavoro svolto, ma un monito a non abbassare mai la guardia di fronte alla presenza delle mafie.
Crediamo che per combattere la presenza delle mafie, oltre al buon governare con credibilità e competenza, serva una forte capacità operativa di “intelligence”.
Sappiamo che le mafie da alcuni anni hanno adottato una strategia di basso profilo, abbandonando le stragi e dedicandosi ad attività meno appariscenti, servendosi , ahimè, anche di coperture apparentemente legali che permettono di nascondere i loro traffici illeciti.
Dalla ordinanza “Infinito” è riportato:

Le indagini hanno consentito di accertare che in Lombardia risultano operare (ma il dato è per difetto) le seguenti locali: Milano, Cormano, Bollate, Bresso, Corsico, Legnano, Limbiate, Solaro, Pioltello, Rho, Pavia, Canzo, Mariano Comense, Erba, Desio e Seregno.
Certamente sono presenti altre locali, come attesta un’intercettazione ambientale del 13.06.08, dalla quale emerge che ci sono venti locali con cinquecento uomini.
La locale è un livello della organizzazione mafiosa che comprende più 'ndrine o famiglie di una stessa zona geografica.
Tutto questo è scritto, nella ordinanza, dai magistrati.
Sabato 9 aprile si è svolto un importante incontro, presso la nostra biblioteca, sul tema “la mafia in Brianza” organizzato dal Lions Club di Paderno Dugnano e patrocinata dal comune. I magistrati che sono intervenuti hanno sottolineato l'estremo disagio che vive il nostro territorio ed hanno ribadito il concetto che lottare contro la mafia vuol dire soprattutto sostenere la legalità in ogni settore del vivere quotidiano.
E’ per questo motivo che crediamo nel lavoro della magistratura e solidarizziamo con essa contro gli ignobili attacchi che le arrivano.
Ringraziamo il presidente Napolitano che ha ricordato uno per uno i dieci magistrati uccisi dai terroristi negli anni di piombo:
Emilio Alessandrini (29-1-79)
Mario Amato (23-6-80)
Fedele Calvosa (8-11-78)
Francesco Coco (8-6-76)
Guido Galli (19-3-80)
Nicola Giacumbi (16-3-80)
Girolamo Minervini (18-3-80)
Vittorio Occorsio (10-7-76)
Riccardo Palma (14-2-78)
Girolamo Tartaglione (10-10-78)
Crediamo inoltre nell’istituzione delle intercettazioni legali, perché riteniamo che il cittadino onesto non abbia nulla da temere da esse.
Riteniamo che siano uno strumento utile, come riportato ed evidenziato nella ordinanza “Infinito” che ha condotto all’arresto di circa 180 persone accusate di associazione mafiosa.
Riteniamo ancora che gli uomini politici, in virtù del mestiere che fanno ed al quale non sono stati costretti da nessuno, senza reticenze, debbano permettere che ogni loro atto sia di pubblico dominio.
Crediamo che questo debba essere fatto in nome dei tanti magistrati e giudici uccisi dalla mafia, tra cui ricordo:
Cesare Terranova (25-9-1979)
Gaetano Costa (6-8-1980)
Giangiacomo Ciaccio Montalto (26-1-1983)
Bruno Caccia (26-6-1983)
Rocco Chinnici (29-7-1983)
Antonino Saetta 25-9-1988)
Rosario Livatino (21-9-1990)
Antonino Scopelliti (9-8-1991)
Giovanni Falcone (23-5-1992)
Francesca Morvillo (23-5-1992)
Paolo Borsellino (19-7-1992)
Termino il mio intervento con una frase di uno di questi magistrati che credeva nel sincero impegno delle forze migliori delle istituzioni:
“Si muore, in genere, perché si è soli”
Il magistrato è Giovanni Falcone.

Umberto Zilioli
consigliere comunale PD

 

 

 
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LA MALA INFORMACIÓN DEL “GIORNO”

Post n°1861 pubblicato il 02 Maggio 2011 da Giuranna
 

Venerdì sera si è svolto il Consiglio Comunale durante il quale è stata presentata la seconda parte della Relazione della Commissione speciale di controllo, istituita dopo la famosa cena al Centro Falcone e Borsellino.

Ecco come Il Giorno riferisce le conclusioni cui è giunta la Commissione.


Per ingrandire clicca sull'immagine.


Spiace dirlo, ma mi pare un caso di mala informaciòn che induce il lettore a credere una cosa diversa rispetto alle conclusioni offerte dalla Relazione della Commissione.

Invece di fare chiarezza Il Giorno alimenta i sospetti: cui prodest?

Che Mandalari abbia lavorato a Paderno Dugnano non è un elemento che emerge dalla Relazione come invece fa pensare il titolo dell'articolo ("Il dossier antimafia conferma: le mani del boss su tre appalti"). Era un fatto noto a tutti da prima che si istituisse la Commissione consiliare. Anzi, proprio per questo è stata creata la Commissione di controllo!

Queste sarebbero le "rivelazioni inquietanti" di cui si legge nell'articolo?!  Queste sarebbero le "rivelazioni della commissione" da "ritenere gravi" secondo quanto attribuito nel virgolettato al Sindaco?! Sinceramente non ricordo se Alparone ha usato o no questa espressione (lo dirà la videoregistrazione della seduta). In ogni caso sia chiaro: la Relazione della Commissione non contiene "rivelazioni".

 

*   *   *


Ho già pubblicato i documenti ufficiali della Commissione consiliare ritenendo così di fare un servizio utile a chi desidera capire come stiano le cose.

Per chiarezza riassumo i "punti fermi" che si ricavano dalla Relazione:

  • "Sono stati individuati n.3 appalti specifici sui quali si è concentrata l'attività di indagine e analisi".
  • In tutti e tre i casi non sono stati riscontrati atti amministrativi emessi dalla Giunta da cui emergano collusioni con le mafie. Tutti gli atti amministrativi risultano regolari.
  • Per quanto riguarda l'appalto relativo al servizio rimozione neve "si riscontra una certa rotazione alle assegnazioni, ma 2 Aziende sono sempre assegnatarie dell’appalto e soprattutto una è di Paderno Dugnano e una è di Bollate". La ditta di Bollate appare collegata a Vincenzo Mandalari (arrestato, dopo alcuni mesi di latitanza, per associazione mafiosa). Non va dimenticato però che sul piano formale l'appalto non presenta irregolarità.
  • Per quanto riguarda l'appalto della pista ciclabile di via Serra-via Mazzini a Palazzolo l'appalto è stato regolarmente assegnato alla ditta IMES srl di Bollate, il cui procuratore è ancora Vincenzo Mandalari. In questo caso l'opera è stata realizzata male e non è finita per cui la Commissione ha quantificato il danno per il Comune in € 6.799,81. In ogni caso, anche qui non si riscontrano responsabilità da parte della Giunta.
  • Circa il terzo appalto, relativo ad opere di urbanizzazione a scomputo in via Puecher, "non si sono evidenziate irregolarità tra aziende e Pubblica Amministrazione" in quanto l'assegnazione dei lavori alla ditta IMES di Mandalari è stata decisa dal committente privato e non dal Comune di Paderno Dugnano.
  • La relazione si conclude con tre indicazioni per il futuro: 1) l'Amministrazione padernese dovrà dotarsi di nuovi strumenti di controllo per una maggiore trasparenza sugli appalti e sull'esecuzione dei lavori; 2) dovrà fare più attenzione al momento della stipula dei contratti e poi in fase di verifica a lavori ultimati; 3) è invitata a verificare se negli elementi emersi sussistano sospetti di reato che la Commissione non ha preso in esame in quanto non rientrano nel mandato assegnatole.

Questi sono i punti fermi che emergono dalla Relazione.

Il fatto che Mandalari abbia lavorato con regolarità a Paderno Dugnano non risulta collegabile a irregolarità nell'assegnazione degli appalti. Se poi vi sono eventuali altre responsabilità, spetta alla magistratura chiarire.

Ecco che cosa dice la Relazione: né più, né meno.

 

*   *   *


Per il resto proviamo a riflettere in modo serio: il presunto boss di Bollate era persona conosciuta al Villaggio Ambrosiano e, in genere, a Paderno Dugnano. Nella nostra città Vincenzo Mandalari aveva amici, colleghi, parenti... Se qualcuno del centrodestra o del centrosinistra avesse avuto dei sospetti, avrebbe certamente segnalato il pericolo. Invece, a quanto pare, nessuno ha sollevato obiezioni al fatto che gli appalti venissero assegnati a Vincenzo Mandalari.

Che dire?

Formulo due ipotesi: 1) tutti sapevano che Vincenzo Mandalari era legato alla 'ndrangheta e hanno taciuto per complicità o per paura; 2) nessuno immaginava che dietro di lui ci fosse la criminalità organizzata, altrimenti avrebbero fatto qualcosa. La seconda possibilità mi sembra più credibile.

Questi ragionamenti però sono altra cosa rispetto alla Relazione della Commissione speciale di controllo: dal documento - lo ripeto ancora - non emerge nulla di significativo sul piano della legittimità degli atti amministrativi. Il resto è di competenza della magistratura.

Insomma: l'articolo del Giorno (e il titolo scelto) non aiutano a capire.

 

 


 
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