Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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CALDERINA (LUGLIO)

 

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Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi del 29/07/2013

RHO-MONZA, ALPARONE: CONTINUEREMO A OPPORCI. (DAVVERO?)

Post n°4416 pubblicato il 29 Luglio 2013 da Giuranna
 

 

Il Sindaco Alparone (PDL) ha diffuso oggi il seguente comunicato stampa: Rho-Monza, il Sindaco Marco Alparone: “Il Ministero accelera? Continueremo ad opporci”

Dopo il "via libera" della Giunta Regionale (Lega-PDL) sarebbe stata opportuna un'espressione di disappunto nei confronti degli Amministratori Regionali... Nulla di tutto ciò.

Sono curioso di vedere se stasera il Sindaco Alparone parteciperà al primo appuntamento di protesta organizzato dal CCIRM. Ritrovo ore 21 nel parcheggio davanti al supermercato UNES (via Cesare Battisti).

 

[AGGIORNAMENTO]

Sindaco Alparone assente.

 
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P. MARCO PRADA RIENTRATO IN COSTA D'AVORIO

Post n°4415 pubblicato il 29 Luglio 2013 da Giuranna
 

 

Ho ricevuto ieri la seguente lettera di Padre Marco Prada (vedi "post" del 29 dicembre 2011), missionario SMA di Palazzolo, che è stato recentemente in Italia per un periodo di ferie e per il Capitolo della sua congregazione. Ci scrive da una zona isolata della Costa d'Avorio, a maggioranza musulmana:

Carissimi,
vi giungano i miei più fraterni saluti.

Da un paio di settimane ho ripreso il mio servizio nella mia parrocchia di San Luca di Madinani. L'aereo mi ha portato fino ad Abidjan, la capitale, ma di lì in poi c'è un solo mezzo per raggiungere il nord: affrontare un lungo e faticoso viaggio in auto, lungo strade disastrate, che più si allontanano dalla capitale e più diventano piste fangose e scivolose. La stagione delle piogge è oramai inoltrata, e per tre mesi ancora gli uomini che vivono in questa regione sperduta dovranno fare i conti con una natura che non si lascia facilmente addomesticare.

Dal 9 luglio i nostri fratelli mussulmani hanno cominciato il nono mese del loro calendario, il mese più importante, il mese di Ramadan. È il mese del digiuno, che inizia all'alba per finire al tramonto. Questo digiuno rituale ritma un po' tutta la vita sociale. Alle 4 del mattino le donne sono già attorno ai focolari, per preparare un veloce pasto che deve essere consumato prima della preghiera del mattino, che comincia alle 5 e mezza. Chi può. rimanda certi lavori pesanti al prossimo mese. Chi non può, riduce il ritmo del lavoro, e a partire dal pomeriggio risparmia le energie e si siede all'ombra, senza neppure avere il sollievo di un bicchiere d'acqua.

Dopo il tramonto la vita riesplode: i negozi si riempiono di clienti che comprano cibarie abbondanti, che non ci si permette in altri periodi dell'anno. Fino a notte fonda nelle case si mangia allegramente, e si benedice Dio che permette di allentare il rigore del digiuno.

Il Ramadan finirà l'8 agosto, con una festa che è la più importante per il mondo mussulmano. Ma quest'anno si è dovuto ricorrere a un compromesso: secondo il calcolo dei giorni del mese lunare, sarebbe dovuto finire il 7 agosto. Ma in questo giorno si celebra la festa nazionale dell'Indipendenza, la ricorrenza civile che deve mobilitare tutti i cittadini ivoriani, senza distinzione di religione. Allora il Consiglio Nazionale degli Imam ha adattato il ciclo della luna alle esigenze politiche... e tutti sono felici e contenti.

Oggi, durante la messa domenicale, i miei cristiani hanno riservato una preghiera dei fedeli per i nostri fratelli mussulmani, affinché il loro digiuno porti frutti di perdono e riconciliazione a tutto il paese. La situazione politica infatti è ancora tesa. I tentativi di instaurare un dialogo tra i due partiti in confitto da più di 10 anni sono naufragati. I falchi fanno la voce grossa, e mettono a tacere le colombe. Il tono del dibattito politico non lascia presagire niente di positivo per il futuro. I due campi si stanno preparando per vincere a tutti i costi le prossime elezioni presidenziali, che saranno fra meno di due anni. Non resta che affidarsi alla misericordia di Dio. E a ciò si aggiunge il fenomeno sempre più ricorrente delle bande di briganti che attaccano le vetture che circolano su strade isolate. Anche le strade di accesso a Madinani sono state teatro di ripetuti attacchi. La gente allora prende le sue precauzioni: ad esempio prendendo a bordo delle guardie armate, che servono da deterrente e all'occorrenza da difesa contro i briganti. Briganti che perlopiù sono ex-combattenti dei due campi, che manifestano il loro malcontento per essere stati liquidati con quattro soldi, dopo le promesse di trovare un posto stabile nelle file dell'esercito.

Il momento economico che vive la nostra gente è molto difficile. Ne sono una prova i numerosi casi che si presentano alla nostra Caritas parrocchiale. La responsabile, Kambiré Noëlle, è partita in vacanza, e mi trovo allora solo ad accogliere le persone che vengono a sollecitare un aiuto. C'è qualche malato che chiede un aiuto per pagare il ticket per la visita e per le medicine dell'ospedale. Qui non c'è medico di base, e per qualsiasi malanno si passa dal pronto-soccorso, che esige però il pagamento di un ticket. Oppure ci sono delle mamme che hanno a carico i loro figli, e che chiedono un aiuto per cominciare un piccolo commercio ambulante, dato che la siccità si è portata via il loro raccolto di arachidi e di mais, e in casa non c'è più niente da mangiare. Ci sono ragazzi e ragazze che hanno superatol'esame di ammissione alle prima media, e ora devono preparare i documenti per l'iscrizione.

Ma i loro genitori sono poveri, e allora vengono piangendo a chiedere un aiuto, per continuare a sognare che la scuola è un mezzo per uscire dalla povertà atavica.

Oggi è l'ultima domenica del mese e le offerte raccolte in chiesa sono per la Caritas. In più c'è il cesto dei viveri e degli abiti usati, che la corale ha portato danzando in processione all'offertorio. Alla fine della messa l'incaricato conta le offerte e comunica il totale ai presenti: 5.450 franchi, cioè 8 euro e 30 centesimi. E devono bastare per tutto il mese. Ma da quando abbiamo creato la Caritas parrocchiale non sono mai mancati gesti di solidarietà, e nessuno se ne è andato deluso e a mani vuote. E questa solidarietà è per tutti la mano di Dio, che consola e conforta, che accompagna e dà coraggio.

Che possiate anche voi sentire la mano di Dio che ci sostiene e ci dà sicurezza.

Un caro saluto, e la promessa di un ricordo nella preghiera.

p. Marco Prada

Missione di Madinani, Costa d'Avorio, 28 luglio 2013

 
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