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AREA METROPOLIS 2.0
Area personale
Scommettiamo?
Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.
VITTORIA!!!
La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).
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Ultimi commenti
Testi e immagini
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica né può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001. I testi sono liberamente riproducibili citando la fonte. Le foto presenti su questo blog sono prese in larga parte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarmelo. Provvederò prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.
Messaggi del 06/12/2011
Ho segnalato più volte le proteste dei bollatesi nei confronti della ex Cava Bossi, non lontana dal Villaggio Ambrosiano (vedi, tra i tanti, i "post" del 28 giugno o del 5 luglio).
Il sito da settembre ha ripreso le attività, dopo lo stop imposto dalle autorità nei mesi estivi a seguito della massiccia campagna mediatica realizzata.
Da ieri sul sito QuiBollateLibera si può leggere un aggiornamento: Cava Bossi: finiamola con la storia infinita!
Il Comitato Risanamento ex Cava Bossi invita all'assemblea pubblica che si terrà giovedì 15 dicembre alle ore 21,00 a Cascina del Sole presso l’ex Consiglio di Circoscrizione di Piazza Terracini.
TG3 Lombardia 3 dicembre 2011
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Ieri presso l'I.C. Fisogni di Palazzolo i genitori hanno incontrato l'Assessore al Bilancio Lidia Katia Ruzzon per discutere dell'aumento delle tariffe della mensa scolastica.
Data l'esigua partecipazione, Silvana Carcano ha ritenuto doveroso stilare un proprio resoconto della riunione con alcune riflessioni personali.
Dal verbale evidenzio una dichiarazione che non mancherà di far discutere: "è stato spiegato dal Dirigente De Venezia, che non è consentito portare a casa i bambini durante la pausa mensa, per poi riportarli a scuola alle 14.30". All'elementare del Villaggio Ambrosiano invece, già dallo scorso anno, ci sono diversi bambini che vanno a mangiare a casa per via del costo della refezione scolastica. Ma al Comune forse la cosa non interessa.
Sul blog Genitori Informano (Voce Non Ufficiale di ALCUNI Genitori del Consiglio d'Istituto di Palazzolo Milanese) è riportata un'altra sintesi dell'incontro di ieri con una proposta di revisione elaborata da un gruppo di genitori palazzolesi. L'Assessore Ruzzon ha promesso di sottoporre i suggerimenti ai Tecnici del Comune.
Scarica il progetto mensa proposto da Palazzolo.
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Da Ferruccio Porati (CCIRM) ricevo il seguente aggiornamento sulla campagna per l'interramento della Rho-Monza:
Buongiorno a tutti.
Diffondiamo le notizie (positive) avute da Novate circa lo stato di salute della cittadina che si sentì male durante i lavori dello scorso consiglio provinciale:
“Dopo i 2 interventi subiti, i miglioramenti sono stati notevoli. Oltre al movimento di gambe e braccia, è tornata la parola e la memoria; le cure sono più leggere, per cui Mirella è stata trasferita in una cameretta normale. Il marito mi ha chiesto di trasmettere i suoi saluti e ringraziamenti a tutti coloro che si sono interessati (e preoccupati) per la salute di Mirella. Nei prossimi giorni seguiranno altre informazioni”.
Continuiamo ad essere vicini alla signora e seguiremo costantemente l’evolversi della vicenda.
Sul tema specifico della Rho-Monza, alcuni approfondimenti sul sito dei Verdi di Paderno.
Un nuovo studio universitario della Bicocca, sottolinea la nocività del particolato PM10 nell’aria che respiriamo
Una drammatica quantificazione dei decessi, fatta dal “Corriere”
Al seguente link, potrete verificare in tempo reale la qualità dell’aria prevista nelle zone di residenza.
Approfittiamo del presente aggiornamento per puntualizzare che, ai lavori del consiglio provinciale dello scorso giovedì ha assistito anche una rappresentanza di cittadini Bollatesi. Ne abbiamo avuto puntualizzazione solo ieri, per cui era giusto rettificare l’informazione precedente che evidenziava la presenza dei nuclei di Paderno Dugnano e Novate Milanese. Questo dà sempre più forza all’iniziativa dei cittadini perchè l’attenzione va sempre più nell’ottica della collegialità e dell’interesse generale.
Continua senza sosta la campagna di sensibilizzazione “Scriviamo a Podestà”. E’ sempre scaricabile la lettera da stampare, firmare e far avere al Presidente della Provincia di Milano
Le modalità di recapito al Presidente sono quelle già annunciate. Chi fosse impossibilitato ad agire personalmente, può sempre contattare il comitato CCIRM agli indirizzi che trovate a questo link e concordare la consegna dei moduli firmati.
Grazie a tutti e a presto!
Ing. Ferruccio Porati
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Nel tardo pomeriggio di oggi 6 dicembre ore 19,30 i Giovani Democratici di Milano promuovono l'iniziativa “Illegal Network: quando le mafie avvelenano la quotidianità" presso l'Acquario civico , Viale Gerolamo Gadio 2.
E SE LA MAFIA NON CI PIACE?
La mafia a Milano non è più un'infiltrazione ma una presenza!!
Riteniamo una necessità, se non un’urgenza, mantenere alta la sensibilizzazione dei nostri coetanei sul tema, ribadire sempre più forte il nostro NO all’infiltrazione mafiosa, che sempre più capillarmente affligge la nostra città! La mafia, come scrive Saviano, è un’ipoteca sul nostro futuro, sul futuro delle giovani generazioni, e sentiamo sia nostro dovere oggi mantenere alta l’attenzione sul tema, perché la mafia si sa, vive e si nutre della paura e dell’omertà. È dunque il momento di raccontare!
Scarica la locandina (pdf)
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Intendo dare ampia visibilità al commento postato ieri sera sul mio blog da Oscar Figus, coordinatore cittadino del Partito Democratico. Lo ripropongo qui di seguito, aggiungendo un'appendice interessante. Si tratta di un breve video pubblicato ieri su YouTube nel quale Gabriele Ghezzi (poliziotto e consigliere comunale PD di Milano) e un anonimo funzionario della Direzione Investigativa Antimafia descrivono le difficoltà in cui versano le forze dell'ordine in Lombardia.
LA PROPOSTA DI OSCAR FIGUS
Caro Giovanni
Provo a rispondere al tuo post perché il problema della legalità è oggi un problema centrale che riguarda tutti non solo – e forse neanche in primis - l’amministrazione comunale, e le sole dichiarazioni di intenti non bastano a combattere le infiltrazioni criminali. Perché la questione non è solo il “core business” delle criminalità organizzate - corruzione, riciclaggio, traffico di rifiuti, droga, prostituzione, usura - ma anche tutti quei comportamenti che oggi sono considerati da molti socialmente accettabili – concussione, evasione fiscale, mancanza di sicurezza sul lavoro, precariato e generale non rispetto delle regole, su cui la criminalità organizzata ha aggio per infiltrarsi.
L’idea che il profitto possa essere messo davanti a tutto ha permesso alle varie organizzazioni criminali di diventare le più grandi multinazionali del paese, in un paese in cui l’evasione fiscale è un male endemico.
Uno degli errori comuni è cercare di portare tutta il problema della lotta alle mafie ad una questione di indagine e repressione, non che non siano funzioni necessarie, ma possono essere – e giustamente - svolte solo dalle Forze dell’ordine e dalla Magistratura alle quali vanno quindi dati, oltre al sostegno a parole, gli strumenti necessari, strumenti legislativi certo ma anche benzina, computer, persone.
La questione semmai è che, indagine e repressione, possono agire solo dopo che il reato è stato commesso. La società civile e le istituzioni, se vogliono combattere l’illegalità, devono concentrarsi su altre funzioni ugualmente importanti, se vogliamo avere la speranza non dico di eliminare totalmente ma almeno di riuscire a ridurre l’influenza che l’illegalità ha nella nostra economia e nel nostro paese.
Le parole d’ordine sono attenzione, trasparenza, informazione e cultura.
Attenzione a ciò che avviene intorno a noi ma senza accettazione dei tanti comportamenti irregolari, oggi invece comuni in nome del “non sono io a dovermene occupare”, “fanno tutti così”, “se non faccio così non lavoro”, “le leggi sono troppo oppressive e le tasse troppo alte” (solo per fare qualche esempio). Mi ha fatto impressione, al proposito, sentire recentemente ad un telegiornale un imprenditore indagato per tangenti dichiarare “sarei stato disposto a pagare il doppio pur di permettere alla mia azienda di lavorare”.
Trasparenza è la seconda parola d’ordine, la totale trasparenza negli appalti delle amministrazioni pubbliche, nei bilanci dei partiti e delle aziende e nelle operazioni bancarie sono centrali nella lotta alle infiltrazioni criminali e al riciclaggio.
Informazione, la terza parola d’ordine, intende sia fare informazione che condividere informazione. Fare informazione significa che ogni componente della società civile, all’interno del proprio ruolo, svolgendo una attività di contrasto alla criminalità organizzata deve dare risalto a quanto sta facendo e tutte le altre componenti devono impegnarsi a condividere queste informazioni fra loro e al loro interno.
L’ultima parola d’ordine, non certo la meno importante è fare cultura, produrre cultura della legalità ma anche chiedere cultura in genere, in ogni sua forma, la paura ed il crimine nascono nell’ignoranza, nel credere che esista solo la legge del più forte, nel non capire che esiste un’altra via, una via di regole condivise dove tutti ne traggono vantaggio. Non per niente oggi le infiltrazioni sono più forti anche in territori che per lungo tempo abbiamo creduto immuni e che invece si sono dimostrati permeabilissimi e non da oggi ma da tanti anni a questa parte. Si dice spesso che la criminalità va dove c’è ricchezza; non è vero, la criminalità prospera dove c’è ignoranza e dove c’è silenzio.
Io propongo la costituzione ufficiale di una associazione cittadina “per la legalità” cui chiedere di aderire a tutte le forze politiche di qualsiasi colore, le associazioni, i comitati, i consigli di quartiere, le parrocchie, le organizzazioni economiche, l’amministrazione ed il consiglio comunale, maggioranza e opposizione.
Lo scopo di tale associazione dovrebbe essere (chiedendo aiuto e magari anche aderendo a Libera):
• Fare ricerca e informazione sulla legalità
• Fare formazione sulla legalità e progetti sulle scuole
• Proporre "Buone prassi" alle aziende e alle amministrazioni
• Farsi promotore dell’osservatorio permanente sulla legalità
Essere il centro di questa virtuosa “Rete della legalità” che gli aderenti si impegnano ad alimentare segnalando le loro scelte, le storture nonché gli eventuali problemi legati al rispetto della legalità, ognuno nel proprio ambito operativo.
Alle aziende, alle imprese, a tutti gli operatori economici questa associazione (se aderiscono tutti) potrebbe chiedere il rispetto delle regole ma anche la segnalazione alle forze dell’ordine degli abusi offrendo in cambio informazione e strumenti contro le infiltrazioni mafiose e contro l’usura.
Alle banche potrebbe chiedere l’apertura sul nostro territorio di uno o più sportelli di microcredito, per aiutare chi è in difficoltà o ha perso il lavoro sulla falsariga di quanto fatto a Milano dal Welfare ambrosiano (18 sportelli).
All’amministrazione potrebbe chiedere di implementare la trasparenza amministrativa realizzando funzionalità di “compliance” (trasparenza verso gli utenti al fine di evitare violazioni di norme legislative o regolamentari - analogamente alle banche) e di “internal auditing” (controllo interno volto al fine di raggiungere gli obiettivi di efficienza ed efficacia nel rispetto delle regole).
Mi rendo conto che non è una cosa facile eppure insieme ci si potrebbe aiutare, scambiandoci formazione, informazione, condivisione, noi contro di loro, perché insieme siamo più forti, perché le mafie vincono solo dove si rimane in silenzio e dove si rimane soli.
Oscar Figus
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