IN NOME DEI DIRITTI

Il segno del padre


Con piacere segnalo un libro proposto da segreto.desiderio. Lunedì farà parte della mia piccola biblioteca. Paolo Ferliga Il segno del padre Nel destino dei figli e della comunità Prefazione di Claudio Risé Moretti&Vitali Editori Uno studio sull’archetipo del padre, a partire da Jung e incontrando Freud. Nel riscoprire il valore della paternità ciascun uomo scopre la gioia e la bellezza di iniziare i figli alla vita. Nell’epoca moderna, da Amleto ai nostri giorni, l’immagine del padre, sia di quello terreno che di quello divino, si è sempre più sbiadita, tendendo a scomparire dalla vita della comunità e generando nei figli un vuoto spesso incolmabile. In un confronto serrato con il pensiero di Jung, l’autore mostra come tale immagine sia stata, per nostra fortuna, sapientemente conservata dall’inconscio collettivo. Nei miti e nei sogni, ma anche nei testi sacri e nella poesia, è infatti possibile rintracciare l’archetipo del Padre, vera e propria immagine guida, in grado di aiutare uomini e donne a dare un senso al proprio destino. Paolo Ferliga evidenzia a questo proposito come il contributo di Freud sul complesso di Edipo possa essere accolto in una prospettiva archetipica. Simbolicamente il padre si presenta infatti come portatore di un segno caratteristico: la ferita, dolorosa ma indispensabile, perché i figli possano separarsi dal protetto mondo materno e affrontare con coraggio ed entusiasmo la vita. La presenza del padre, indispensabile fin dalla nascita accanto a quella della madre per lo sviluppo psichico e affettivo dei figli, diviene fondamentale nel corso dell’adolescenza, per iniziarli alla vita della comunità, al mondo dei valori e dello spirito. Ma anche i figli sono importanti, come mostra la vicenda di Abramo e Isacco, per la piena realizzazione di un uomo e si svelano spesso come il suo destino più autentico. Nel riconoscere il desiderio di essere padre ciascun uomo può infatti scoprire la gioia e la bellezza della vita. Paolo Ferliga, psicologo analista di formazione junghiana, è psicoterapeuta e insegna Filosofia e Storia al Liceo classico Arnaldo di Brescia. Laureato e perfezionato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano e di Padova, si è poi diplomato alla Libera Scuola di Terapia analitica di Milano.