IN NOME DEI DIRITTI

Fuoco sul Colle


    Trent'anni fa, nel 1978, Ivan Graziani, grande artista dimenticato dai revival, dava alle stampe uno dei suoi capolavori: Agnese dolce Agnese."Fuoco sulla collina" fu la traccia che subito preferii dell'album. Ivan la definì la sua più bella canzone.Gli scontri di questi giorni, tali agli illusi, negli incontri al Colle più alto, mi ha ricordato il testo. Probabilmente i trattori che arano sono i Partiti che seminano le piantine dei "rimborsi elettorali": in Giugno, al massimo, la mietitura."Ieri ho sognato un giardino, nel sogno con me c’era un uomo lui mi girava le spalle solo perché non vedessi il suo viso. Ti prego lasciami andare, ti prego chiunque tu sia com’è che sei così cieco non vedi, c’è il fuoco sulla collina. E il fuoco proietta le ombre, arrivano fino ai cancelli l’eco rimanda i rumori non senti, lassù si sa combattendo. Farò la strada del fiume in un’ora sarò su al passo gli altri hanno già raggiunto la cima vedremo il fuoco sulla collina E forse dopo canteremo a squarciagola canteremo a sedici anni correre senza fiato è dolce. Illuso, romantico e fesso - lui mi rispose - i fuochi di cui stai parlando sono fari puntati sul campo dei trattori che stanno trebbiando. Ieri ho sognato un giardino, nel sogno con me c’era un uomo lui mi girava le spalle solo perché non vedessi il suo viso..."Tributo, sempre del 1978 "Pigro"