IN NOME DEI DIRITTI

La Bianca Fenice


Ogni popolo deve fare i conti con la propria storia, con la propria cultura.Può non piacere ma noi italiani di anglosassone abbiamo solamente il detto “nessuna nuova, buone nuove”.Il bipartitismo non fa parte del nostro DNA: il nostro è il paese dei Comuni, dei Campanili, delle Repubbliche marinare.Appare impossibile che si voglia ridurre a due il numero dei partiti in Italia. In fondo credo che nessuno lo speri.Le partite dalle nostre parti, fin dal dopoguerra si vincono al centro ed è al centro che puntano i partiti di maggioranza relativa, da destra e da sinistra.Il PD lascia a presidiare i confini alla “Sinistra Arcobaleno” senza falce & martello. Il PDL, dove Fini erede designato dello scettro da Berlusconi a “babbo morto”, dispone i centurioni di “La Destra” al Centro-Sud e la “Lega” al Nord.Il centro però è duro a morire, così la Bianca Fenice, data come spesso accaduto per moribonda, si appresta a rinascere dalle sue ceneri e volare al Palazzo di Heliopolis.La “Rosa Bianca” prima, l’UDEUR poi ed infine l’UDC di Casini: il popolo dei moderati alza gli scudi a protezione dei propri voti.Chissà dove porterà questa italica “ammuina”.Di certo della musica non so dire ma i musicanti…