IN NOME DEI DIRITTI

Il banco vince sempre


“Arciere” indagato per estorsione. Riccardo Ravera, braccio destro di “Ultimo” – il milite a cui di deve l’arresto di Totò Riina – dopo una carriera in discesa a dispetto dei meriti e dei successi nella battaglia alla mafia, nonostante l’impegno nel servire lo Stato anche nel nuovo ruolo affidatogli, si ritrova ad affrontare la giustizia solo ed abbandonato dalle Istituzioni.La storia è ben sintetizzata nell’articolo di Zancan su Repubblica.it.Il mio pensiero è andato, leggendo l’articolo, a Contrada ed a tutti quei servitori dello Stato che, da eroi, hanno dovuto conoscere l’infamia delle accuse, spesso rivolte dagli stessi imputati arrestati grazie alle loro indagini, fino all’aberrante esperienza della galera e dell’oblio. Il mio pensiero è andato a Falcone, al Corvo del Palazzo di Giustizia, al vuoto creato intorno a lui, alla solitudine nella sua azione mitigata solo dagli uomini della sua scorta, vittime sacrificali, effetti collaterali.Così la mafia, la criminalità organizzata vince.Oltre i sequestri, i padrini in galera, le manifestazioni di piazza, le belle parole, la mafia resiste e persiste, sopravvive e perpetra.Tanti sono i motivi di questo successo.La mafia, nel tempo si è “secolarizzata” creando una struttura alternativa allo Stato ove il ricambio generazionale non è un manifesto elettorale ma una prassi consolidata, dove la struttura è più importante dei singoli avvicendamenti, dove la disciplina e l’ordine è tenuto non grazie alla forza, come apparentemente può sembrare, quanto piuttosto dalla “certezza della pena”.Probabilmente anche “quella giustizia” è lenta ed aggiorna ai tempi le sue pene, probabilmente aderirà alla moratoria sulla pena di morte. Certamente, chiunque si intromette nei suoi affari, osteggia la struttura o peggio entra in conflitto, presto o tardi, nel suo cammino, trova un conto da saldare.Lo Stato come le stelle…Al Casinò, durante la serata, qualche fortunato avventore riesce ad abbandonare il tavolo verde sorridente e con le tasche piene: cosa importa!Al morire della notte, alle prime luci dell’alba, a conti fatti, il banco vince sempre.