IN NOME DEI DIRITTI

Le Cronache di Barackopoli


 Ci sono al mondo due città di “Obama”.La prima è in Giappone. Città portuale, oggi più che mai simile ad una Nippo-Graceland.L'altra ha un territorio indefinito e, come una moderna Chiesa, ha i suoi possedimenti in tutte le Barackopoli sorte nei cinque continenti. Gli abitanti delle Barackopoli, sorta di ideali quartieri di Obama City, sono quanto di più eterogeneo ci sia su questa terra.Oggi questi abitanti sono in festa. Tutti tranne uno.L'unico abitante di questa frastagliata megalopoli che non festeggia è il suo primo cittadino, il senatore Barack Obama, il 44esimo presidente degli Stati Uniti d'America.Il giovane Obama,
, sa che un sogno, un mito, vive della sua fragilità, della sua impossibilità.Oggi Obama, l'uomo, sa che dovrà dare corpo a tutti questi sogni; sa che questo compito, gravoso in passato per gli “Dei”, è tanto più gravoso per un “uomo”.Oggi Obama è l'uomo più solo della terra.Oggi, come dice giustamente Mandela, questo è un mondo migliore.Attenzione però, cari abitanti di Obama City, miei concittadini potrei dire, mitizzando l'uomo sarete – saremo – i suoi più grandi nemici.