IN NOME DEI DIRITTI

Mal d'Africa


 A due giorni dall'Election Day viene fuori, in base a quanto riportato nell'articolo di Repubblica.it che la Palin "non capiva che l'Africa fosse un continente, piuttosto che una serie di Paesi, un Paese in se'". Il fatto sarebbe grave in se agli esami di licenza elementare. Stiamo parlando della donna che, nel caso malaugurato di vittoria repubblicana, avrebbe potuto guidare gli Stati Uniti d'America.Mi sono venute in mente un paio di considerazioni.La prima è che la distanza che copre l'Alaska dal continente nero è enorme. Una distanza terrestre ed una distanza mentale.L'altra è quanto questo continente ed i suoi problemi, siano misconosciuti alla stragrande maggioranza degli americani, ammesso che la Palin possa esser presa ad esempio dell'americano medio.La seconda affermazione potrebbe apparire forte.In realtà mi domandavo quanti in Italia conoscono le traversie del continente africano. Quanti conoscono la maggior parte delle nazioni di questo continente. Quanti sanno che cosa accade oltre le dune di quel deserto che, più di qualcuno, attraversa su degli scassati 4x4, bivaccando in tenda e tornando a casa con la sabbia nel cuore e la nostalgia per un paese che, in verità, non ha minimamente conosciuto.Geografia a parte, credo che siamo molto ignoranti riguardo ai fatti che sconvolgono il nostro pianeta. Soprattutto oggi che, tristemente, siamo presi dai problemi di vita quotidiana quasi come in un dopoguerra – questa crisi non è stata una guerra di “carta”? -.Le ultime notizie sul Congo
mi hanno riportato alla mente un film piuttosto bistrattato dalla critica d'oltre oceano, “Blood Diamond”.L'avrà visto anche Obama?