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UN UMILE OPERAIO NELLA VIGNA DEL...


- Quindi Lei è un umile operaio nella vigna del...- No, guardi...mi definirei piuttosto un modesto funzionario del Capitale.- Come, scusi?- Ha capito bene. Sa, il dato di fondo da cui partire...-........................................................-...è che nella società ci sono, ci sono sempre state e ci saranno sempre forti disuguaglianze, in virtù delle quali alcuni, numericamente in netta minoranza, godono di privilegi che, ad un minimo esame, gli altri, i non privilegiati, non potrebbero che trovare inaccettabili...-..........................................................-...è una storia di sempre, sa; ecco, occorre, perché si conservi un ordinato vivere civile e la società non sia minata alle fondamenta, distrarre i non privilegiati e indirizzarne le energie verso obiettivi che non siano il ristabilimento di condizioni di accettabile eguaglianza...- ...comincio a capire...-...sotto questo profilo noi siamo indispensabili, poiché professionalmente ai non privilegiati rappresentiamo scenari oltremondani che ne fanno scemare la sensibilità alle differenze che tra l'uno e l'altro corrono su questa terra...-...il fumettone dell'aldilà tira sempre...-...più o meno...ecco, con quella storia di tenere sotto stretto controllo le tempeste ormonali che cominciano nell'adolescenza...-...quella roba lì, insomma....-...altrimenti puoi offender chissà chi, riusciamo a instillare complessi, dubbi, sensi di colpa, che frenano l'acquisizione di una coscienza politica: sono le cosiddette miserie dell'individuo che c'interessano, mica le magagne della società...-...ahhhhhhh......-...insomma non pochi li castriamo, metaforicamente parlando; nei casi di più riottosa indipendenza intellettuale, potremo costringerli al nicodemismo, se non altro...- Insomma...- Il Capitale avrà sempre bisogno di noi...- Con tutte le retribuzioni che ne conseguono...- Vedo che stiamo arrivando al punto (prosegue).