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IL "LIBERO" ARBITRIO NELL'URBANISTICA


La contestazione di violazioni urbanistiche va considerata frutto di un’obsoleta concezione dirigistica del settore, alla quale va sostituito il regno dell’arbitrio e della discrezionalità, esercitati a esclusivo vantaggio del potere e del profitto di alcuni. In particolare, sarà possibile che, nel medesimo comprensorio, un rustico sia trasformato in struttura ricettizia di tipo alberghiero con la preelettorale assicurazione che si potrà sanare tutto introducendo opportunamente nuova documentazione nel fascicolo della pratica di condono, mentre, a poche centinaia di metri, un altro abuso sarà colpito non per far rispettare la legge, della quale non potrebbe e non deve fregare di meno a tutti, ma unicamente per punire l’eventuale insubordinato che dia fastidio o faccia in qualunque modo il solletico all’Amministrazione.