Creato da moleschott il 29/05/2008
piccole storie di piccola orribile provincia

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E DI COLPO CAMBIO' COLORE...

Post n°127 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da moleschott
 

Durante le consuete gozzoviglie, teneva il solito atteggiamento sbruffoneggiante e ridanciano. Quando il commensale portò l'argomento di colloquio su lottizzazioni abusive et similia nel paesotto, con dovizia di dettagli, d'improvviso s'incupì e si fece silenzioso, per poi ammonire solenne, asseritamente ispirato da spirito paterno, che di quelle cose era meglio tacere, per non correre il rischio di essere ritenuti "ingrati".  

 
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UN UMILE OPERAIO NELLA VIGNA DEL...(PARTE SECONDA)

Post n°126 pubblicato il 16 Aprile 2011 da moleschott
 

- Ecco, ha colpito alcuni la storia di quel "traditore della fede", che ha abbandonato il tetto coniugale e ora, avendo apparentemente procurato il finanziamento di poco meno di trecento milioni del vecchio conio, è diventato un tipo da "santo subito"...

-...non chiudiamo mai la porta in faccia a nessuno, noi, specie a coloro dai quali possono derivare certi tipi di flussi...e poi, mi lasci dire, ma i trenta denari ormai vanno aggiornati...

-...indicizzati...

-sì, insomma, c'è l'inflazione...non sono più i tempi del profeta Zaccaria...

- Già; e, senta, per quel che concerne quelli che lei chiama i privilegiati...

- Guardi, la nostra saggezza plurisecolare c'insegna ad accontentarci di un ossequio formale, accompagnato da donativi cospicui anche se sporadici...

- Ora credo sia tutto chiaro. La ringrazio dell'intervista, umile op..., anzi, scusi, umile funzionario.

- Prego, non c'è di che. Si figuri.

 
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UN UMILE OPERAIO NELLA VIGNA DEL...

Post n°125 pubblicato il 15 Aprile 2011 da moleschott
 

- Quindi Lei è un umile operaio nella vigna del...

- No, guardi...mi definirei piuttosto un modesto funzionario del Capitale.

- Come, scusi?

- Ha capito bene. Sa, il dato di fondo da cui partire...

-........................................................

-...è che nella società ci sono, ci sono sempre state e ci saranno sempre forti disuguaglianze, in virtù delle quali alcuni, numericamente in netta minoranza, godono di privilegi che, ad un minimo esame, gli altri, i non privilegiati, non potrebbero che trovare inaccettabili...

-..........................................................

-...è una storia di sempre, sa; ecco, occorre, perché si conservi un ordinato vivere civile e la società non sia minata alle fondamenta, distrarre i non privilegiati e indirizzarne le energie verso obiettivi che non siano il ristabilimento di condizioni di accettabile eguaglianza...

- ...comincio a capire...

-...sotto questo profilo noi siamo indispensabili, poiché professionalmente ai non privilegiati rappresentiamo scenari oltremondani che ne fanno scemare la sensibilità alle differenze che tra l'uno e l'altro corrono su questa terra...

-...il fumettone dell'aldilà tira sempre...

-...più o meno...ecco, con quella storia di tenere sotto stretto controllo le tempeste ormonali che cominciano nell'adolescenza...

-...quella roba lì, insomma....

-...altrimenti puoi offender chissà chi, riusciamo a instillare complessi, dubbi, sensi di colpa, che frenano l'acquisizione di una coscienza politica: sono le cosiddette miserie dell'individuo che c'interessano, mica le magagne della società...

-...ahhhhhhh......

-...insomma non pochi li castriamo, metaforicamente parlando; nei casi di più riottosa indipendenza intellettuale, potremo costringerli al nicodemismo, se non altro...

- Insomma...

- Il Capitale avrà sempre bisogno di noi...

- Con tutte le retribuzioni che ne conseguono...

- Vedo che stiamo arrivando al punto (prosegue).   

 
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RIFLESSIONI NATALIZIE

Post n°124 pubblicato il 25 Dicembre 2010 da moleschott
 

Che cosa si sentirebbe di dire, nella giornata odierna, ai suoi concittadini?

Beh, vorrei anzitutto invitarli a coltivare comunque la virtù della riflessione realistica. D'accordo: una giornata di convenzionale ipocrisia ogni tanto non può che far bene, ma non dobbiamo mai distaccare la nostra mente dalla prospettiva dell'inevitabile giorno dopo. Rammentate: il punto è che tutti abbiamo qualcosa da farci perdonare, ma non tutti gli altri ne sono a conoscenza e ancor meno sono quelli che possono far valere la cognizione di scheletri o scheletrini altrui. Gratitudine, riconoscenza, devozione, sequela, non sono che eufemistici sinonimi di ricattabilità. Né bisogna trascurare quella specie del genus ricattabilità che è la ricattabilità tramite terzi, ad esempio tramite parenti che esercitano imprese di autotrasporti ed imprese edilizie...

Quindi...

Quindi Buon Natale, ma con il pensiero sempre fisso, se non proprio al 26, quantomeno al 27.

 
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IN OCCASIONE DEL PRIMO GENETLIACO DEL DISCENDENTE DIRETTO

Post n°123 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da moleschott
 

Cari parenti, cari amici, vi ringrazio per essere, nonostante la rigidità della serata, qui convenuti per il festeggiamento del primo anniversario della nascita del mio figliuolo. Vorrei profittare dell'occasione per ricordare un passaggio essenziale, anche se forse non a tutti voi noto, del costituirsi di quella fortuna, che trova espressione nella tavola cospicuamente imbandita di stasera: la costruzione di quel complesso edilizio nel quale, tra sforamento della cubatura consentita e surrettizia predisposizione di box/cantine e soffitte come locali abitabili, ho incrementato, in misura non trascurabile, quanto poteva ricavarsi dall'operazione edilizia in questione. Certo, attenersi rigidamente alle N.T.A. non giova a nessuno, ma c'era il rischio di qualche intervento indesiderato, da parte non certo della vigilanza locale, castrata da sempre, ma di forze esterne. All'epoca, colto da angoscia per quanto era avvenuto in un Comune confinante con l'intervento sequestratore di quelle forze esterne, chiesi informazioni a un collega bravo ragazzo di quel Comune, il quale mi rassicurò dicendo che l'intervento si era verificato per il prodursi di circostanze eccezionali e assai difficilmente replicabili. Rassicurato, andai avanti e ora il cerino è nelle mani degli acquirenti, mentre io ho potuto gettare solide basi per i successivi affari. E ora, fatta questa premessa, non mi resta che dirvi: orsù, chiacchiere e gozzoviglie comincino! 

 
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