PAGINE DI STORIA

Post N° 113


NON HO TRADITOTremar dovesse la terra, sottoIl tuo gagliardo passo d’ardito,Tu vai sicuro, con il tuo mottoNon ho tradito !Se l’ira cieca, se l’odio tetro,al tuo passare ti segna a dito,rispondi senza guardare indietro:Non ho tradito !Se l’ingiustizia, se la vendetta,per la tua fede t’avran colpito,la tua parola tu l’hai già detta:Non ho tradito !Se nel tuo sangue tu giacerai,spirito invitto, corpo ferito,più fieramente risponderai:Non ho tradito !E se la morte che t’è d’accantoTi vorrà in cielo, dall’infinitoS’udrà più forte, s’udrà più santo:Non ho tradito !(Capitano Bonola)Gino Bonola, nato nel 1891 fu giovane ufficiale volontario di guerra nel primo conflitto mondiale. Fu due volte ferito ed ebbe diverse decorazioni fra cui una Medaglia d’Argento al valor militare. Raggiunse il grado di Capitano di complemento. Nella vita privata era un apprezzato avvocato civilista ma anche un appassionato di poesia (ha pubblicato sette volumi dal 1914 al 1965, anno della sua morte). Durante la R.S.I. si arruolò volontario presso la scuola di paracadutismo di Tradate tacendo i suoi trascorsi militari e fece tutto il corso da semplice paracadutista. Soltanto più tardi fu noto il suo passato e fu reintegrato nel grado di Capitano. Fu comandante della Compagnia Comando Reggimentale nel Rgt “Folgore” comandato dal Maggiore Sala e rimase tale fino all’ultimo operando ad Aosta e Saint Vincent. Fatto prigioniero fu rinchiuso a Coltano nel famigerato POW Camp 337 e scrisse questi versi durante la prigionia nell’estate 1945.