Parole in cammino

 


Mio nonno era alpino, mio zio era alpino. Sono nata e cresciuta tra penne nere, ascoltando i racconti di guerra e sorridendo spesso di quell'orgoglio che solo gli alpini sanno mostrare. Io, antimilitarista e con un babbo relegato alla fanteria, facevo arrabbiare mio nonno rubandogli il cappello e nascondendolo nei luoghi più impensati. Ho un nipote il cui nonno terminò l'esperienza nell'artiglieria alpina passando da un campo di prigionia tedesco e uscendone miracolosamente vivo, così che un altro mito si aggiunge alla lista. Tutti questi fantasmi, protagonisti di quella che ottimisticamente chiamavano "l'ultima guerra" si staranno rivoltando nella tomba nel vedere ancora alpini morire, e non alpini qualsiasi, ma alpini della "Cuneense", quella che fu decimata in Russia e che si era convinti, mai più avrebbe pagato tributi in guerre insensate e lontane.Sul ponte di Peratibandiera neral'è il lutto degli alpini che fan la guerra