Parole in cammino

Post N° 280


Dovrei stirare. Ho una montagna di bucato da sistemare e avevo pure iniziato, ma dentro mi rode di tutto e ho dovuto smettere. Stirare concilia il pensiero e il mio pensiero di questi tempi è piuttosto mugugno.Voglio cambiare famiglia, casa, paese, magari anche stato.Vivo da sempre in una famiglia che non è normale. E' un clan dove pochi prendono decisioni per tutti e dove la generazione che mi precede, non si rassegna a cedere il potere. Noi qui ad avvicinarci ai 50 anni dovendo chiedere ancora il permesso per qualsiasi cosa si svolga all'interno del perimetro di questa casa che è spesso un insieme di mura opprimenti.La casa la costuì un mio avo come capanno per gli attrezzi, ora è una palazzina con otto appartamenti, abitati da genitori, suocere, zie, cugine, sorelle, nipoti.... E io non sopporto più di starci. Non sopporto più di essere "la figlia di..." "la nipote di..." Oggi ennesima discussione "condominiale" e ennesimo buco nell'acqua da parte mia. Ancora la sgradevole sensazione di non contare un cazzo e ancora una volta a chinare il capo pur di non creare problemi col resto della famiglia. So che passerò la notte a rigirarmi nel letto per il nervoso e che mi farò mille film su come sarebbe se... e so anche che a farne le spese alla fine saranno la mia salute (li sento i medici: "Non deve arrabbiarsi!!") e mio marito, che si deve sorbire i miei malumori e le mie insonnie e che avrebbe il diritto di sentirsi padrone in casa sua. Ho maledetto mille volte il giorno in cui acconsentii a stabilirmi qui, vicino a mamma e papà e da anni cerco di trovare il coraggio per andarmene, ma più il tempo passa e più le cose si complicano.... Se rinasco, rinasco orfana e figlia unica! (Foto: Giovanni Firmani - Oltre le catene)