Parole in cammino

 


Non se ne può più. Hanno perso il governo del paese e dicono di aver vinto. Hanno perso le amministrative e continuano a sbraitare che invece la vittoria è loro. Stanno inondando il paese di bugie dopo averlo portato al disastro e quel che è peggio, oltre ad aver insegnato che rubare, evadere, truffare sono cose che pagano, ora insegnano che, se perpetrata per mesi, se martellata su televisioni, giornali, piazze, la menzogna diventa verità di fede, quindi "loro" hanno stravinto, "loro" marceranno su Roma e si riprenderanno ciò che è stato loro rubato. L'Italia di Santi, Poeti e Navigatori pare essere in grave deficit di menti pensanti se davvero metà del paese è convinta che "loro" siano in buona fede. Mi limito a citare un pezzettino di Eugenio Scalfari, che così si rivolge alla borghesia italiana: [...] vi piace il Berlusconi di oggi (che poi non è diverso da quello di sempre, con la differenza per lui non piccola di non essere più a Palazzo Chigi)? Vi piace il Berlusconi eversivo che mima una sorta di marcia su Roma per riconquistare il Palazzo? Di questo avete voglia? Sembrerebbe impossibile che i rappresentanti della borghesia produttiva, moderata, pragmatica, siano disposti a seguire l'avventurismo d'un demagogo che vuole tornare in sella subito. Rifare subito le elezioni. Subito. Vuol dire sospendere per almeno altri sei mesi ogni possibilità di governare. Niente politica economica, Camere di nuovo latitanti, congelamento dell'Italia all'interno dell'Unione europea, rating sul debito ai minimi termini. Sapete bene che gli effetti di quell'avventura sarebbero questi. Ed è questo che volete? Post Scriptum. I voti della Val d'Aosta e gli italiani all'estero non entrano nel computo per l'attribuzione del premio di maggioranza, ma fanno parte dei voti di schieramento politico. Ne consegue che la maggioranza di centrosinistra non è di 24 mila voti come finora si è detto ma di 130 mila. (Repubblica 28 Maggio 2006)Che bello sarebbe svegliarsi un giorno in un paese normale.....