Parole in cammino

Post N° 392


Nel post precedente, lume ha lasciato un commento che contiene una poesia di Trilussa semplicemente deliziosa, tanto da sembrarmi uno spreco lasciarla lì nascosta. Mi piace l'idea di abbinarla al mio pranzo domenicale che è stato speciale e mi ha ricordato quanto spesso diamo per scontato il pane quotidiano, che così scontato non è. L'INCONTENTABILITA'Iddio pijò la fanga dar pantanofece un pupazzo e je soffiò sur visoer pupazzo se mosse all'improvvisoe venne fora subbito er cristianoch'aperse l'occhi e se trovò ner monnocom'uno che se sveglia da 'n gran sonno"quello che vedi è tuo- je disse Iddio -e lo potrai sfruttà come te pare:te dò tutta la terra e tutto er maremeno ch'er cielo perchè quello è mio""Peccato - disse Adamo - è tanto belloperchè nun m'arigali pure quello?"Dio disse di no - aggiungo io - così che l'uomo per consolarsi si ingegnò e dalla terra e dal mare venne fuori questo:
Grazie lume e grazie Dio....