Parole in cammino

Post N° 517


CONSERVIAMO LA BIODIVERSITÀ E LA LEGALITÀ A OSTIA (ROMA)
Era bella Ostia quel giorno. Per la prima volta mi rendevo conto che Roma è città di mare e guardavo incantata dalla terrazza (perchè le case al mare non hanno tetti, han terrazze) tutto quell'immenso blu. Ci eravamo arrivati con il treno e poi a piedi attraverso la duna, sentendo la sabbia infilarsi nei sandali e la vegetazione bassa solleticare le caviglie. Mi spiegò che quello era l'ultimo "pezzo" di macchia mediterranea, uno scorcio di quello che doveva essere stato quel tratto di costa prima che l'uomo ci mettesse piede e cemento. Alle spalle la pineta, davanti il mare, in mezzo quella striscia di sabbia e cespugli miracolosamente risparmiata, di cui gli esperti botanici dell'Università la Sapienza, scrivono: "I caratteri della vegetazione di quest’area rivestono un valore documentario di carattere assolutamente inalienabile. Questi lembi residui rappresentano di per se’ un valore museale di prim’ordine ai quali val la pena di dedicare interventi di valorizzazione in senso culturale".Mi piacerebbe davvero, quando un giorno tornerò a Roma, rifare quella gita fuori porta e sarebbe un peccato non ritrovare la duna intatta con i suoi ginepri e la sua piantaggine che (come la malva del Palatino mio Dio!!) ha foglie dieci volte più grandi di quella dei miei prati. Sarebbe un peccato mortale se davvero si facesse quello che il Comune di Roma ha deciso di fare, ossia costruire proprio lì il polo natatorio per i mondiali di nuoto del 2009. Se qualche romano che ama la sua città passasse di qui, se qualche italiano che ci tiene alle proprie coste volesse soffermersi un attimo o se qualcuno semplicemente avesse voglia di immaginarsi betulla felice su una terrazza a guardare il mare (lo so, è una ruffianata terribile, ma ampiamente giustificata dal fine), se voleste firmare e diffondere la petizione qui a destra, credo che sarebbe proprio una bella cosa.* * *Non c'entra niente, ma io oggi mi struggo così...io non ho niente da farequesto è quello che so fareio non posso che adorarenon posso che leccarequesto tuo profondo amorequesto tuo profondo...