Parole in cammino

Post N° 528


Ho dovuto reinstallare il sistema operativo e nel farlo mi sono persa mezza agenda. Io, così accurata nel voler ricordare tutto, come se sapere per filo e per segno cosa sia successo nei giorni che si sono susseguiti in questo inverno infinito fosse una sorta di certificato di esistenza in vita, con un backup sbagliato ho cancellato gli ultimi quattro mesi di annotazioni. Su Sunbird avevo registrato molte piccole cose insignificanti. I centimetri di neve scesi, i cambi di bombola del gas, i pranzi speciali con relative note sui menù.... Ci avevo scritto le mie uscite, poche. Ogni tanto inserivo nel campo "ricerca" la parola "mondanità" e spuntava la cena a casa di mia sorella e due o tre altre sparute tracce di sortita, tanto per ricordare di non essere un'ameba. Durante la precedente reinstallazione, mi ero persa le foto di Roma e mi viene da chiedermi cosa voglia dire questa improvvisa trascuratezza verso le cose a cui tengo. Avevo fotografato con tanta cura, avevo annotato con maniacale precisione e poi, pufff!!! Tutto gettato al vento. Trascurata. Sono trascurata e disinteressata... e del tutto priva di passione. Non ascolto quasi più la musica, evito come la peste tutto ciò che vagamente somiglia alla politica, l'informatica la pratico (come si può notare) in modo assai approssimativo, il blog mi mette ansia, la parte che va dall'ombelico all'inguine è entrata in letargo e non credo abbia intenzione di risvegliarsi a breve. Tutto piatto, tutto smorto. Compilavo diligentemente l'agenda perchè ogni casella riempita era un giorno passato avendo fatto qualcosa, foss'anche solo l'appunto "comprato tegame in coccio". Adesso che è tutto rasato a zero mi sento senza appigli. L'eterno inverno che non vuol passare, io, come cazzo l'ho passato? Immagine: Frank Lemire - Winter birch