Parole in cammino

Post N° 581


Questi mesi sono stati, mio malgrado, un lungo training antipanico. Non sono nello stato d'animo giusto per analizzare o indagare i motivi del miglioramento e non credo nemmeno che possa essere di qualche utilità farlo, così come ritengo assai pericoloso crogiolarmi nelle illusioni. Sto imparando a prendere la vita giorno per giorno, a godere di piccoli piaceri e a cogliere al volo le occasioni. Stamattina l'occasione è stata il mercato settimanale. Intendiamoci, mi sono limitata alle prime tre o quattro bancarelle (pescivendolo, fruttivendolo, salumiere), ma mi è piaciuto sfoggiare la mia camicetta preferita e gli orecchini col pendente che non metto quasi mai perchè "attirano gli sguardi". Mi è piaciuto sostenere stoicamente l'arrembaggio dell'orda di turisti che ormai popolano il mio paesello e, giocando al "ma si figuri signora, passi pure lei che io non ho fretta...", mi sono dilettata nello stare io, sola, a osservare gli altri, senza sentire la solita urgenza di fuggire via. Per la cronaca, il tutto è durato poco più di 15 minuti,il tempo di fare una paio di volte la coda, di stupirmi per l'aumento dei prezzi "signora mia!!" e di sentirmi dare del tu da una verduraia talmente fuori di melone da apostrofare una cliente francese, che la tirava un po' troppo per le lunghe, con un mirabile "epperò Madame! Che palle!!" strizzandomi pure l'occhio. Sì, devo impegnarmi e convincermi che per il benessere psicofisico, ciò che meglio mi si confà sia lo stile di vita "beccati la gallina oggi che per l'uovo c'è tempo"...Immagine: Ricette tipiche