Parole in cammino

Post N° 594


Natalia  vive in Italia da setto o otto anni. Arrivata dall'Ucraina, trovò lavoro in una pizzeria dove conquistò tutti con il suo sorriso timido e lo sguardo un po' sperduto di chi non capisce e non sa dire. Natalia diventò presto "Natalì" e si innamoro di un amico di  mio marito. Da qualche anno vivono assieme e finalmente l'anno scorso, dopo un'infinità di intoppi burocratici, è riuscita a portare in Italia i suoi due bambini. Camminavo lungo il torrente, l'altra mattina quando un "ciao" squillante ha raggiunto l'orecchio libero dalla musica. Il tempo di voltarmi e una bicicletta già mi superava per sparire oltre la curva. Capelli biondi al vento e pedalata fluida, Natalì se ne scendeva in paese a far la spesa. Nei tre secondi che sono passati tra il saluto e lo scomparire, mi sono ritrovata a trattenere il fiato, incantata. Improvvisamente, grazie a Natalì, il mondo era più bello e pulito.ClickImmagine: Annie Girard