Parole in cammino

 


Mi sono sposata il 21 Maggio 1988 in una bella Chiesa colma di fiori, secondo le norme concordatarie.Scopro ora, per voce del Ministro Buttiglione (presumo parli anche a nome del portatore nano di infelicità) che solo le coppie sposate che si siano impegnate ad avere figli e dove uno dei coniugi (indoviniamo quale) sacrifichi la propria carriera in nome della cura della famiglia, ebbene solo queste coppie hanno diritto ai sostegni sociali e giuridici. Di qui il no ai PACS.In base a questo ragionamento (?!), il mio matrimonio non vale una cippa, poichè nessuno si è sacrificato per la prole, mancando la prole stessa. Povera, povera, povera Italia!!!!Buonanotte!