Parole in cammino

Lo viatge


Quando ero ragazza, il massimo della libertà si concretizzava nella frase "Andiamo al mare?". Allora si arrembava la prima auto disponibile, si risaliva la valle fino al confine e ci si infilava nel tunnel, che con una magia mai stanca si apriva sulla valle francese di là del monte. La discesa verso il mare, tra le gole scavate dall'acqua, era preludio di sole e caldo, in queste nostre primavere che somigliano spesso a eterni inverni. Oggi nevica, e io canto la malinconia per il mio sud.A Niça arubaren, al fons d'aqueste viatgeI vilatges passen fito e la còsta nos atend,A Niça arubaren, al fons d'aquesta nuechQue es facha de uelhs e de silenciEntre rivas, rochas e freitVielhs viatjaires s'i dralhas estremàasVielhs viatjiaires per lo chaminSonadors e contrabandiersQuiet davalen ai derriers FestinsE da l'aute cant la valada corrSensa color al monde sec olivo e muralhetsBranchas de palmiers, s'i ondas pel e canaChanterem, frifre e timbala la morisca de la marBram sarvatge de marinierQue desplega velo e chançonJoventura lo tìu bonurEscapar d'escòlo e meisonSus i marchiapes la vila vai per so cònteStrambalhant ai primers rais s'aresta lo pantaiLo jorn es trop clarMielh anar stremar-se dins un barE beure ancar dui Pastis dran de tornarPaures de nos, sobem pus aguntarL'abriviada choca che vaiEstrangero dins l'aire d'eiciNiça, noste viatge es finit(Sergio Berardo)Il viaggio - A Nizza arriveremo, alla fine di questo viaggio/ I villaggi passano in fretta e la costa ci attende/Arriveremo a Nizza in fondo a questa notte/Che è fatta di occhi e di silenzio/Tra rupi, rocce e freddo/ Vecchi viaggiatori su viottoli nascosti/Vecchi viaggiatori sul cammino/Suonatori e contrabbandieri /Silenziosi scendono alle ultime Feste/E dall'altra parte la valle corre/ senza un colore al mondo, brullo ulivi e muretti/Rami di palma, sulle onde pelle e canna/ canteremo, flauti e tamburi la moresca del mare/Grido selvaggio del marinaio/ che dispiega vela e canzone/ gioventù la tua fortuna/ scappare da scuola e casa/Sui marciapiedi la città va per proprio conto/ barcollando ai primi raggi si ferma il sogno/ il giorno è troppo chiaro/ maglio nascondersi in un bar/ e bere ancora due Pastis prima di tornare/ Poveri noi, non sappiamo più agguantare/ la cavalcata ubriaca che va/stranieri nell'aria di qua/ Nizza il nostro viaggio è finito.