Une.Rèputation?

... Amici?


 Brian è un tex american, un autentico texano dal buffo accento straordinariamente simile a quello romagnolo, stessa esse "sibilante" e stessa parlata strascicata. Siamo amici da tanto tempo, da quando mio marito ed io, quasi per caso, finimmo a gironzolare per Key West alla ricerca della casa di Hemingway ed invece ci trovammo a passare tantissime ore a bordo di una barca a vela di un tedesco trapiantato in Florida. Devo a lui la gioia di verificare il perfetto apprendimento della lingua inglese, cioè ad una mia battuta, Brian scoppiò miracolosamente  aridere come un pazzo. Tant'è che ancora, quando ci si sente o ci si vede, la nostra parola d'ordine resta: "What about the sharks?" e, anche se ci si scrive, entrambi sappiamo che l'altro sta ridendo a crepapelle. Viaggia spesso, appena può arriva in Italia, letteralmente incantato dal binomio "good food & beautiful women" (buon cibo & belle donne), si sa che gli americani spesso hanno un'idea dell'Italia terribilmente limitata. Questa volta però, dopo avergli presentato l'ennesima "bella donna" ed averlo ingozzato di cibo e di vino come un'oca da foix gràs, ho pensato di condurlo all'interno di uno dei più bei monumenti di Ravenna: il mausoleo di Galla Placidia. Lì, di fronte a quella volta blu e oro, entrambi con il naso per aria, siamo giunti a discorsi e riflessioni inaspettatamente profonde. "Elena, credi in Dio?" "Forse, sono diventata ottimista, ottimista perchè so che non diventerò vecchia!" "Della serie, dopo di me il diluvio?" "Oh no, dopo di me nuove generazioni che, esattamente come la nostra, si arrangeranno. Arriva sempre una primavera dopo l'autunno, la vita è più semplice di quel che si pensi. Cerchiamo risposte, ma risposte non ce ne sono. Le cose succedono. Cose buone e cose cattive, ti viene un infarto oppure no; uno nasce nel deserto, l'altro nell'artico. L'universo non si interessa nè a te, nè a me." "Oh, my God, che nichilismo!" "Ma noi possiamo fare qualcosa nel piccolo spazio che ci è concesso e in effetti sì... Ho una fede solida, anche se non in tutto. Credo nella speranza, perchè non ci rimane altro, credo nell'immaginazione degli esseri umani. Credo nelle persone che si circondano di bellezza, nelle persone che creano cose, con le loro mani, con la loro testa e con passione.. Non credo nei progetti dall'alto perchè per me l'essere umano è il progetto di se stesso. Credo nell'uomo che esiste per sbaglio, e che cerca di ricavarne il meglio." Poi la pelle d'oca mi è salita su per le braccia, forse per il freddo, ma anche per questo mio lasciarmi andare in un discorso così intimo. "Cos'è che ti spinge a fare del bene allora se non credi in Dio?" "La mia coscienza." "Guarda che la tua coscienza va a "fare shopping da Dio", tutte le idee sul bene e sul male derivano da quella stessa sorgente divina su cui tu sputi!" "Sciocchezze! Perchè non possiamo riconoscere che Dio è dentro di noi, nella nostra esperienza comune, nella nostra intuizione? Cercare di conoscere Dio significa cercare di conoscere noi stessi." "Hai mai fatto del bene?" Mi ha domandato Brian con le sopracciglia aggrottate e lo sguardo severo dopo un lungo silenzio. "Mah... Poche cose. Mi sono presa cura di persone a cui ho voluto bene. Qualcuna mi è rimasta vicina così ho potuto constatare il valore delle mie azioni, altre, naturalmente, hanno preso altre strade (compresa quella del cimitero!). Ultimamente poi, nonostante fossi innamorata di un uomo, ho fatto sì che tornasse da dove era venuto, al suo equilibrio, anche se avrei voluto continuare ad amarlo." "Hai fatto torto a te stessa". "Senza far torto ad altri." Poi, sempre con lo sguardo perso nei mosaici blu ed oro, mi è uscito un: "Non è molto, ma è pur sempre qualcosa per essere ottimisti, ed è bello, non trovi?""Well... All this fucked blue looks like a deep ocean, but.... What about the sharks?!?" (Beh... Tutto questo blu sembra un oceano profondo, ma... Che ne è degli squali?!?) E di nuovo a ridere come due pazzi. A momenti ci cacciano fuori dal mausoleo!