Une.Rèputation?

... Se tu fossi musica...


Sabato pomeriggio mi hai scritto: "Si va giù di aperitivo in valle?!" ed io "Sìììì!!!". Poi, sghignazzando sotto i baffi alle mie risposte telefoniche nei confronti di quelli che io chiamo "spasimanti rompiscatole" mi hai detto: "Mi piacerebbe sentire i tuoi commenti su di me quando io non ci sono..." Beh, qui non ci sei, anche se ho in mente di farti leggere ciò che ho scritto, magari durante una delle nostre insolite notti, a luci spente altrimenti, come dici, saremmo "in vetrina". Tempo fa qualcuno scrisse che stare con me era come ballare il tango, ma "definirti" con un genere musicale mi sembra riduttivo. Per te ho pensato a Mozart, semplicemente divino anche se suona artificioso e virtuoso. Forse Gluck... troppo singolare; Bach? Mi fa l'effetto di una dogmatica in otto volumi. Beethoven, nemmeno... umorale. Chopin è malinconico e commovente, Vivaldi forse, ma non si addice ai tuoi atteggiamenti da no globalist. Tu sei un creativo però... Wagner, ho trovato! La musica di Wagner è per te. L'unica musica grazie alla quale il pubblico presente ad una sua rappresentazione può strillare a squarciagola senza che l'orchestra se ne accorga. Woody Allen sosteneva che dopo dieci minuti di Wagner ti insorge l'energico desiderio di invadere la Polonia. Ecco, stare con te è come ascoltare Wagner. Riesci a zittirmi anche se mi dici che è bello sentirmi parlare e che i miei baci si intonano con il rumore delle onde del mare o vanno a tempo con le grida dei gabbiani. Sì, fare l'amore con te mi emoziona, mi toglie il fiato, mi annienta così come quando ascolto Wagner. Crescendo, ho imparato che l'eternità non esiste; quindi colleziono attimi. Tu sei "fondamentalmente" il mio intenso, wagneriano attimo di "pazza gioia".