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Questo terzo libro, racconta la storia autentica in ogni circostanza, che narra di un uomo appartenente alla Legione Straniera il quale viene coinvolto da una giovane coppia in un viaggio turistico attraverso l'India.
Per potervi prendere parte, il militare di carriera dovrà infrangere una delle regole più importanti del suo status, ovvero l'allontanamento dal territorio assegnato durante un periodo di licenza.
L'avventura, la trasgressione e l'oscuro piacere di contravvenire alle leggi, lo indurranno ad affrontare la sfida.
Carismatiche figure spirituali incontrate in un monastero gli riveleranno un profondo sapere, graziandolo di un male che lo tormentava da anni; un simile dono lo persuaderà a credere nella straordinaria saggezza dei suoi ospiti illuminati per il resto della vita, portando a rivalutare l'ordine e il concetto dell'esistenza nel momento del suo rientro in seno alla struttura militare, dove ogni giornata è scandita da regole estremamente concrete e tangibili per evitare che qualsiasi distrazione possa costare la sopravvivenza.
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A volte la nostra coscienza ci obbliga a ricordare. Può non essere piacevole, soprattutto quando il passato è stato toccato da episodi crudi che non sempre hanno goduto dell'appoggio della nostra volontà. Ovviamente si cade in una autocritica che può essere severa o effimera, ma che non può cambiare ciò che è stato. Ci si può solo chiedere se era quella la "vita" che volevamo, oppure a quanti dei nostri più intimi "perchè" essa è riuscita a rispondere.
La ragione per cui ho scritto questo libro non è comunque la ricerca di una giuria popolare che possa condannare o assolvere mè e le mie esperienze poichè, qualunque sia il "verdetto", rimarrebbe sempre la "mia" vita. Desidero semplicemente condividere la kunderiana "insostenibile leggerezza dell'essere" che rende l'uomo estremamente poco coerente sia nei confronti di se stesso che nei confronti dei suoi simili.
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Ho scritto il primo libro in modo che tutti sappiano che ogni decisione presa per vivere l'avventura, il più delle volte porta a subire grandi sofferenze. Se ho aperto questo blog a nome mio, è perchè alcune persone avevano già divulgato e svelato su internet che lo scritto Labranche non era in effetti altro che il sottoscritto, dunque visto che il pseudonimo usato fino ad ora non ha più senso di esistere, vorrà dire che i prossimi libri li firmerò con il mio vero nome. Questo libro come gli altri due, sono stati pubblicati nella collana Aurora dalla Casa Editrice Seneca Edizioni di Torino e lo ho intitolato con il nome della mia vecchia scuola di sopravvivenza "Born to Live" la quale era ubicata nella Valle di Ledro in Trentino.
Un di la vita che conducevo, le esperienze, per svariate che avessi vissuto, mi delusero, probabilmente perchè non ero riuscito a fare quanto mi ero proposto. Chi avrei potuto incolpare? forse i desideri, oppure i propositi smisurati che molti giovani, come il sottoscritto si prefiggono: non raggiungendoli si considerano dei "NESSUNO".
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La mia scuola di sopravvivenza BORN TO LIVE (Nato per Vivere) si richiamava all'antica massima "Mens sana in corpore sano", cercando con ogni mezzo di preparare i partecipanti ai corsi, sia fisicamente che emotivamente a saper far fronte a situazioni di rischio ed emergenza che potevano nel corso della loro vita insidiare la loro esistenza.
Con la pubblicità, chiedevo ai possibili partecipanti di iscriversi e unirsi allo Staff della scuola, trovando nell'insegnamento e convivenza di pochi giorni una leale risposta alla domanda che molti si pongono:
"SE DOVESSI FAR FRONTE A MOMENTI DI PERICOLO O PRESTARE AIUTO AI MIEI SIMILI, POTREI FARCELA ? NE SAREI CAPACE ?"
BORN TO LIVE poteva aiutare i partecipanti ai corsi a rispondere a questa domanda.
I CORSI COMPRENDEVANO: - TOPOGRAFIA - ORIENTAMENTO - ROCCIA E SPELEOLOGIA - PERCORSI VITA - ALIMENTAZIONE D'EMERGENZA - INSEGNAMENTO SELF CONTROL - DIFESA PERSONALE - N.B.C. - PRONTO SOCCORSO - E ALTRE MATERIE.
Gli uffici della scuola erano a Molina di Ledro simpatica cittadina turistica a 10 chilometri da Riva del Garda, mentre la base operativa era ubicata (poco lontano) nella stupenda Valle di Concei (Trentino Alto Adige), poco lontano dal famoso rifugio "Al Faggio" sito a 1020 metri sul livello del mare.
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Inviato da: mattei4
il 01/03/2010 alle 14:07
Inviato da: precipitato0
il 27/02/2010 alle 17:35
Inviato da: precipitato0
il 27/02/2010 alle 17:26
Inviato da: precipitato0
il 27/02/2010 alle 17:11