Creato da pandoraetcleopatra il 07/02/2011

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la grande Cleopatra

Post n°55 pubblicato il 03 Settembre 2011 da pandoraetcleopatra

CLEOPATRA
Giulio Cesare, sbarcato in Egitto dopo aver sconfitto Pompeo, si innamora di Cleopatra e le organizza il trionfo per le vie di Roma. Quando Cesare muore ucciso dai congiurati, la regina d'Egitto si schiera con Marco Antonio, a sua volta caduto preda del suo fascino, contro Ottaviano. Quest'ultimo però prevale in battaglia: Antonio si suicida e Cleopatra, per sottrarsi al vincitore, sceglie anch'essa di morire.

 

 

 

 

 

NON POTEVO NON FARE QUESTO POST...sicuramente è il più grande film interpretato dalla Liz Taylor...


Ci sono stati ben quattordici film dedicati alla storica figura di Cleopatra, la regina egiziana che fece perdere la testa a Giulio Cesare prima e Marco Antonio poi. Il più celebre per svariati motivi è certo “Cleopatra” del 1963, diretto da Joseph L. Mankiewicz, regista di “Eva contro Eva” e, per rimanere in tema, di “Giulio Cesare”. Ma quali sono questi motivi? In primis questa pellicola rimane tutt’oggi una delle più costose della storia (un budget di 44 milioni di dollari, corrispondente a circa 300 milioni attuali), per via degli imponenti mezzi impiegati e per svariate traversie produttive (i set furono trasferiti in corso d’opera da Londra a Roma). È stata però anche uno dei flop più pesanti di sempre, tanto che mise in pericolo la vita di un colosso come la Fox segnando la fine del genere peplum. D’altra parte il film conquistò ben nove nomination all’Oscar portandosi a casa quattro statuette per fotografia, scenografia, costumi ed effetti speciali.

“Cleopatra” è certo un’opera di dimensioni colossali che colpisce per le ricche scenografie, per i costumi e per una serie di sequenze di grande impatto, soprattutto quelle di guerra, animate da centinaia di comparse (allora non c’era il computer a moltiplicarle). È però anche un carrozzone che, senza avere il senso della misura, scavalla le quattro ore di durata, risultando spesso pletorico. Mankiewicz difatti punta più sulla maestosità della messa in scena che sul carisma dei personaggi, colpendo così la vista ma non il cuore. Si avverte nello sviluppo delle vicissitudini qualcosa di artificioso, dovuto ad un piglio sovente enfatico che scade, nelle parentesi sentimentali, nel melodrammatico. Si apprezza comunque una certa fedeltà alla Storia con la S maiuscola, perlomeno nei passaggi più significativi.


Le interpretazioni non sono tutte a livello della grandezza della produzione, con in prima linea la stessa Elizabeth Taylor: la sua Cleopatra appare fredda e la bellezza dell’attrice non basta a darle lo spessore che ci si aspetta da un personaggio di tale portata. Insomma, come si suole dire il troppo stroppia e “Cleopatra” è un caso esemplare.

 

 
 
 

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