conoscere per amare

Rinunciare a quanto si ha di caro


(Luca 14, 25-26)Una folla numerosa andava con lui. Egli si voltò e disse loro: "se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre , la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo..."Questo il Vangelo di oggi. Durante la proclamazione del Vangelo mi son sentita molto colpita da queste parole, Gesù continua a stupirmi. Sono tornata da una missione in Albania con i Padri rogazionisti e le suore Figlie del divino zelo e niente è uguale a prima. Forse prima cercavo di amare solo me stessa, vivevo di un amore egoistico, con la bocca dicevo di amare l'altro, ma oggi mi rendo conto che quell'amore verso il prossimo non era sufficiente e forse troppo superficiale. Dalla missione ho raccolto tanto, e oggi durante le letture mi sentivo battere fortemente il cuore; sento il necessario bisogno di "donare".Sin da piccola questo è stato sempre ciò che sentivo  ma con il passare degli anni si è inabissato per le tante vicissitudini della vita. Oggi più che mai sento un forte sentimento verso il prossimo, verso la persona che mi sta accanto, e mi impegnerò ad essere discepolo di Gesù... "Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo." (Luca 14, 33) Bisogna pregare tanto e digiunare, essere capaci di dare a Dio, nostro Signore, la preferenza più alta su tutto, anche su noi stessi. Ho sperimentato sulla mia persona che quando si è innamorati di Cristo tutto il creato ti parla di Lui: il verso di alcuni uccelli, ascoltato dalla finestra alcune mattine pare che ti augurassero una santa giornata, oppure i raggi del sole che ti scaldano come un abbraccio.  Quando sei innamorato di Cristo una forte luce entra dentro il tuo cuore illumina il tuo spirito e irradia la tua persona, mi guardo allo specchio e mi trovo più bella, proprio come quando una donna si innamora di un uomo. Presto girerò la mia città e ponendo tutta la fiducia in Gesù, utilizzerò i miei piedi e le mie mani, il mio cuore e la mia mente per il bene del prossimo. Grazie alla missione mi son resa conto di quanto sia importante voltarsi e guardare dietro. Sentire addosso gli occhi di bambini che con lo sguardo ti chiedono amore, fratellanza, custodia e toccare con mano tutto ciò per cui preghi e magari lo fai distrattamente pensando ad altro e senza l'idea di ciò che esiste realmente, ti segna nel profondo del cuore e ti da' la possibilità di porti tante domande, una tento di trasmetterla: "ma io per chi e per che cosa ho vissuto fin ad ora?".