Gadjo Dilo

La strada..


A volte ti passa accanto a velocità indefinitaa volte ci stai fermo e vorresti parcheggiare lì e mollare via tuttola strada la macchina compagne -ahimè- quotidiane del nostro vivere BabiloniaIeri tre scene, quattro anzi: fotografie che non dimenticherò!1. Ore 9: scappo al lavoro, in ritardo come sempre. In uno spiazzale della strada che porta su Viale Marconi vedo una macchina posteggiata, un tipo appoggiato dietro al cofano (aperto) con un sax in mano. Si si un sax. E lì tranquillo e suona, come se suonare in mezzo ad una via di scorrimento veloce sia la cosa più naturale del mondo. Mi chiedo se è vero o se è il fumo di ieri sera.. Sorrido e vado avanti!2. Ore 15: distrutto, stanchissimo dal lavoro, mi avvio verso casa. Nell'incrocio prima della salita di casa mia c'è un tir, di quelli usati per trsportare le macchine, posteggiato. Lì, così, in mezzo ad un incrocio, un bestione di quella portata. Guardo su e c'è solo una macchina. Nella cabina del guidatore, le scarpe del guidatore dormiente, appoggiate al parabbrezza, sono l'unica forma di vita che percepisco. Continuo a pensare che sia il fumo.. 3. Ore 19. Esco di casa al volo, tanto per cambiare in ritardo, e mi fiondo al campo. Mi fermo ad un semaforo che incrocia la Cristoforo Colombo e vedo un pallone rotolare.. Si si un pallone da calcio, bianco e nero, si dirige verso San Giovanni a passo rallentato, nel bel mezzo di una strada a tre corsie dove le macchine corricchiano. Queste lo scansano, lo attraversano, lo spingono.. Mi chiedo ancora cosa cazzo ho fumato ieri, ma mi giro e alla mia destra, nella macchina accanto, vedo un bambino incredulo che osserva la scena. Penso che quel bambino non può avere fumato, mi tranquillizzo e vado avanti.4. Ore 24. Via di Castel Fusano, Centro Sportivo la Longarina, campi di Francesco Totti. Distrutto per la fine di un sogno chiamato "Mundialido", triste e stanco per la sconfitta causata dai bevitori di Guinness, mi avvio alla macchina. E' aperta. Penso che il fumo faccia male e che mi sono dimenticato di chiuderla. Poi, d'un tratto, noto un buco vicino alla toppa delle chiavi e capisco tutto. L'hanno forzata. Fossi uno che guarda il Tg, fossi uno che ascolta la radio, fossi un italiano come gli altri benvestito e benpensante, penserei che sono stati gli zingari, ma gli unici presenti al campo erano proprio in macchina con me, sia all'andata che al ritorno..Ora vi chiederete, se siete arrivati sino a qua, che cosa vuol dire tutto questo? Perchè sto cretino scrive ste cose? La risposta è semplice, non c'è. Non so come abbiate fatto ad arrivare fino a questa parte del post, so però che a volte la vita cittadina ti regala dei fotogrammi di assurdità che ti si incollano nella retina e nella memoria. Sono fotogrammi che spezzano e che, nella loro assurdità, mi divertono. E se qualcuno si chiederà se c'è una morale che lega il filo condutto re di questi 4 fotogrammi, dico solo che, per quel mi riguarda: 1-non posso pensare che sia sempre colpa del fumo! A volte la realtà shocka per quello che è, o per come ci appare che sia. O c'è forse un passaggio tra il mondo del fantastico e quello del reale? (cazzo vuol dire? boh non lo so!);2-non potete dare sempre la colpa agli zingari! Stavolta, non avevo fumato ve lo giuro, erano tutti con me!