panta203

La giostra gira ancora e la resa dei conti si avvicina.


Ecco come ha fatto l'Inter a condurre Calciopoli di Massimo Gramellini (da "La Stampa" del 26/9/2006)«Ipotesi di violazione dell'articolo 1 del codice di giustiziasportiva», con questa intestazione questa mattina un fascicolo saràaperto dall'Ufficio indagini della Federcalcio sulla vicenda Inter-DeSantis-Vieri. I fatti. Nel 2002 l'arbitro Nucini ha un colloquio conFacchetti e gli racconta di alcuni strani rapporti tra Moggi,l'arbitro De Santis e i dirigenti sportivi Fabiani e Pavarese.Facchetti chiede a Nucini di riferire i fatti alla Procura di Milano(visto che lo stesso aveva perplessità a rivolgersi alla giustiziasportiva), ma non fu fatto nulla. Allora l'Inter si rivolse allaPolis d'Istinto, l'agenzia investigativa di Emanuele Cipriani(legato al responsabile del Cnag della Telecom, Giuliano Tavaroli) perfar pedinare De Santis. Da quel momento fu aperto un dossier dalsignificativo nome in codice: operazione ladroni. Sarebbero, però,anche stati intercettati i telefoni di De Santis e della moglie. Glistessi furono anche seguiti, fotografati, furono fatte indaginipatrimoniali e sui conti correnti. Alla fine il dossier si chiudedicendo che «non furono trovate anomalie nel tenore di vita delsoggetto».Contemporaneamente furono intercettate le telefonate di Bobo Vieri el'attaccante fu anche pedinato, ma soltanto nell'ambito di un«controllo» della società sul calciatore. A seguito del decretolegge del Governo sulle intercettazioni illegali, è tornatad'attualità la vicenda. Perché fu commissionata una inchiesta daparte di un'agenzia investigativa e non fu fatto né un esposto allamagistratura, né una denuncia all'Ufficio indagini? Il voluminosomateriale raccolto sull'arbitro, oltre che valutare il suo tenore divita, a cosa mirava? E le foto? L'argomento interessa, intanto, anchela Procura di Napoli che nel 2004 proprio a Tavaroli si rivolse percomunicare le intercettazioni delle utenze di Moggi, Bergamo, Pairetto.Sì, proprio a Tavaroli che era a capo del Cnag, il centro nazionaleautorizzazioni giudiziarie della Telecom, che quindi venne a conoscenzadell'indagine che i magistrati Beatrice e Narducci stavano conducendoproprio sulle stesse persone. Una coincidenza, chiaramente, ma che allaluce degli ultimi sviluppi diventa inquietante: Tavaroli ha detto ai pmche lui riferiva tutto a Carlo Buora, amministratore delegato Telecom e vicepresidente dell'Inter. Tutti sanno che in realtà Buora non muovevaun passo senza il nulla-osta di Trochetti Provera. E' fin troppo facilechiudere il cerchio. L'Inter è nei guai. Guai seri. Tutti hannocapito che le intercettazioni sono state filtrate e fornite al bacio alla Procura diNapoli dalla lobby Telecom di Tronchetti & C. attraverso Tavaroli.Eccoci allo scoop dell'ultima ora: inizialmente, tutti avevanoravvisato, senza dar troppo peso alla cosa in quel momento, che leintercettazioni erano state manipolate e interpretate prima di giungerenelle mani dei magistrati partenopei. Ufficialmente si pensava chefossero stati i Carabinieri di Roma ad aver interpolato con spiegazioninon dovute le sbobinature (azione che peraltro non è loro consentita).In realtà il lavoro di indirizzo era avvenuto ben prima e più inalto. Si parla proprio in quest'ottica del coinvolgimento diretto diMoratti e Trochetti Provera. A questo riguardo Tavaroli adesso statentando di fare da parafulmine per salvare le posizioni dei due esoprattutto per tutelare il proprio tesoretto nascosto e,probabilmente, da loro garantito. Alla Procura di Milano, però, hannogià capito dove e cosa cercare e non è esclusa in futuro unacollaborazione di Tavaroli per alleggerire la propria difficilissimaposizione giudiziaria.Insomma tutte le intercettazioni al centro di Calciopoli sono stateconfezionate su misura per abbattere dei bersagli precisi: persone esocietà considerate nemiche. La giostra gira ancora...