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Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da panta203

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da panta203

 
 
 

Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da panta203

ENNESIMO SCANDOLO ARBITRI-INTER !!!!!!

MEDITATE GENTE !!!!

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da panta203

... la lettera <<< b >>> dedicata ai poveri di cervello

dal Balog di Blade223

che dire…una lettera, quasi insignificante, una...B come B-arboni, che elemosinano scudetti vinti da altri sul campo, in quanto da soli non sarebbero riusciti a vincerne uno nemmeno nel 2030...B come B-astardi, come Materazzi che gode nel far male all'avversario...B come B-anfoni (come diciamo tra Milàn e Paviae), banfoni che parlano...parlano...parlano...tanto che alla fine sembra quasi che abbiano detto qualcosa, ma di fatti non se ne vedono mai...B come B-ambini, come voi, cari Onesti, che a trent'anni suonati non sanno fare di meglio che entrare in un sito anti-Team Onestà a provocare e a crear polemiche...ma forse mi sbaglio, forse NON HANNO nient'altro da fare se non questo...B...B come B-ulletti di periferia, tutti rampanti ed aspiranti William Wallace, finchè sono protetti da un nickname ed una tastiera, senza un volto, senza una storia, come la vostra squadra del cuore...in questo le rassomigliate...B come B-rogli, senza i quali non avreste vinto lo scorso campionato...B come B-oh...l'unica parola che Vieri sapeva pronunciare quando indossava la vostra "gloriosa" casacca...B...B come B-arzellette, quelle sul Team Onestà che racconteremo ai nostri figli per tramandarne la tradizione centenaria...B come B-uffoni...che già non bastavate voi "tifosi" con i vostri proseliti, vi ci voleva anche un allenatore maledettamente arrogante e presuntuoso...che, tra l'altro, ha perso la prima partita con una pari-livello...B...che dite Onesti, meglio ricordarsi un anno trascorso in serie B o ricordarsi di una vita trascorsa con queste realtà? No...forse la vostra fortuna sarà non venire ricordati affatto.

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da panta203

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da panta203

Inter - Moratti e Saras: il grande bluff...

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 27 Settembre 2008 da panta203

SCANDALO:
I MEZZI DI INFORMAZIONE NON PARLANO DELLA TRUFFA DELLA SARAS (SOCIETà MADRE DELLA FAMIGLIA MORATTI) .... PIù DI N. 100.000 PERSONE TRUFFATE PER AGGIOTAGGIO o meglio PER SPECULAZIONE IN BORSA.... HANNO PAGATO AZIONI AL PREZZO DI Euro  6,0  INVESTENDO DA Euro 10.000 A Euro 100.000  ritrovandosi IN POCHI GIORNI QUESTE AZIONI APPENA ACQUISTATE SVALUTATE SINO A Euro 3,0 !!!!!  con la complicità diffusa di diversi soggetti istituzionali !!!!!

PERCHè I TG NON NE PARLANO MENTRE IL WEB SI ?

Si ritiene CHE QUESTA SPECULAZIONE VADA A COPRIRE LE INGENTISSIME PERDITE / DEBITI DELLE SOCIETà DEL GRUPPO E TRA QUESTE L'INTER. C'è QUALCUNO CHE AVRà RITENUTO COLPIRE LA MIGLIORE SQUADRA ITALIANA PER PRENDERE IL SUO POSTO <<< COSTRUENDO CALCIOPOLI>>> = L'OBIETTIVO SAREBBE STATO MOLTO AMBIZIOSO PER L'INTER. MOLTE NOTIZIE SU CALCIOPOLI GIà CIRCOLAVANO E PROVENIVANO DAGLI AMBIENTI E DAI PERSONAGGI  INTERISTI BEN OTTO MESI PRIMA  E NONOSTANTE IL SEGRETO ISTRUTTORIO =QUESTO INDICA CHE CHI STAVA ORCHESTRANDO TUTTO ERA IN QUELLA BANDA DI STRUFFATORI. CHIUNQUE PUò FARE DEI CALCOLI APPROSSIMATI DI QUELLO CHE è STATO SPESO O MEGLIO <> NEGLI ULTIMI 20 ANNI DA QUESTA SOCIETà = SOLDI DI INVESTITORI TRUFFATI.
MA ALLORA ESISTE UNA VERA MAFIA CHE HA CERCATO DI DITRUGGERE LA JUVENTUS ?

QUESTI FATTI SEMBRANO CONFERMARE TUTTO QUESTO!!!!

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 26 Settembre 2008 da panta203

Saras: in Borsa con il trucco per salvare l'Inter?

pubblicato: giovedì 25 settembre 2008 da Mdf in  http://www.calcioblog.it

QUESTA FACCIA ANCOR PER POCO RIMARRà SU QUESTO BLOG.Saras, conti gonfiati per favorire l'Inter? La Saras S.p.a. è una società per azioni italiana, costituita nel 1962, operativa nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica. Fondata da Angelo Moratti, è a tutt’oggi controllata dalla famiglia Moratti che possiede oltre il 62% delle azioni. In questi giorni, il nome di questa Azienda è tornato alla ribalta delle cronache per dei presunti dati truccati. In parole povere avrebbero “gonfiato” dei dati a vantaggio della Borsa e…dell’Inter.

Premetto che non ne capisco un’acca di finanza, Borsa, giochi economici e quant’altro, pertanto mi limito a riportarvi quanto emerso dai quotidiani. L’accusa, parla di una pubblicazione, relativa al 2005, di un utile di circa 293 milioni di euro, che sarebbe stato “gonfiato” per tappare i debiti dell’Inter. Il tutto, ovviamente, a discapito dei risparmiatori, e della giustizia. E del Mercato, che avrebbe visto andare in fumo qualcosa come 770 mln euro.

Questa è l’accusa. Al momento, la difesa si limita al “Sono tutte calunnie” e al “Lasciatemi in pace” di Massimo Moratti, nonchè alla risposta ufficiale della Saras S.p.a sul proprio sito. Ovviamente ora, la giustizia farà il suo corso e scopriremo se, veramente, i lavoratori che hanno investito i loro risparmi nella Saras, si sono visti truffare a beneficio di Ibraimovich & Co. o se, come sostiene la difesa, è tutto falso ed uno squallido tentativo di gettare fango sull’unica Società calcistica dimostratasi, fino ad oggi, pulita. Di seguito, il testo integrale dell’articolo di Milano Finanza.

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 26 Settembre 2008 da panta203

da AFFARI ITALIANI.IT
IL PRIMO QUOTIDIANO ONLINE
Venerdi 26 Settembre 12:23

Beppe Grillo: il caso Saras? Nel 2007 Moratti
farfugliò querele contro di me, di cui non ho
avuto notizia
Giovedí 25.09.2008 16:27

Il caso Saras? Beppe Grillo lo sottolinea con la sua personalissima matita rossa. "Che Saras Saras",
è il titolo del suo blog. Poi parte all'attacco precisando un paio di cose...

Ecco la sua arringa

Scrivevo di emmemmme Massimo Moratti nel blog il 23 aprile 2007, diciassette mesi fa:
“Ogni tanto il fratello maggiore Gianmarco gli chiede di mettere una firma sui collocamenti.
La gente si fida di lui, del suo aspetto da Bugs Bunny buono. E così è stato anche per il debutto di
Saras in Borsa.

Emmeemme farfugliò di querele contro di me di cui non ho avuto notizia. Quelle che ho comunque
mi bastano. Diciassette mesi dopo il post “Senza rubare”, il 23 settembre 2008, il consulente tecnico
della Procura di Milano ha descritto l’operazione Saras in 400 pagine.
Il consulente,
come riportato da Repubblica: “ha ipotizzato che l’incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell’Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni di euro”. In sostanza le azioni sono state quotate a un prezzo molto superiore al loro valore. I Moratti e le banche hanno incassato. Chi ha comprato ha perso 770 milioni di euro. Le banche hanno offerto un aiuto prezioso per la collocazione dei titoli. Le email sequestrate dalla magistratura:


Beppe Grillo
- “E’ vitale che davanti al prezzo ci sia un 6”, Federico Imbert, Jp Morgan
- “Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cioè da entrambi i fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, così quella parte non la vedremo per lungo tempo” Emilio Saracco, Jp Morgan
- “Parlato a lungo con Miccichè di Intesa. E’ contento del lavoro fatto insieme su Saras e Intercos. E’ personalmente a disposizione per stimolare forza vendita specialmente su Saras. Chiede di informarlo se vediamo problemi o sgranature. Tiene ovviamente molto al successo data l’esposizione sua e di Passera con i Moratti. E’ stato da lui Galeazzo Pecori Girali di Morgan Stanley consigliando di non esagerare sul prezzo. Lui crede che lo faccia per invidia nei nostri confronti” Federico Imbert, Jp Morgan.

Che Saràs, Saràs …:
- Moratti, incasso 1,6 miliardi di euro
- Jp Morgan, incasso 26,7 milioni di euro
- Banca Caboto, incasso 18 milioni di euro
- Morgan Stanley, incasso 20,9 milioni di euro
- Azionisti, perdita 770 milioni di euro.

I Moratti hanno incassato 1,7 miliardi di euro, ne avevano bisogno per rinforzare la squadra. Il titolo fu quotato a 6 euro in un momento di crollo del settore energetico. Chi lo comprò perse il 12% in un solo giorno. Riassunto: qualcuno decide che il prezzo di 6 euro è giusto, i risparmiatori ci credono, comprano, perdono. I Moratti e le banche ci guadagnano e la procura indaga. La Consob dov’era? Cardia illuminaci.”
 
 
 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 24 Settembre 2008 da panta203

Inter: SCANDALO
(DA la stampa.it del 24/09/2008)
Il perito della procura milanese:
la quotazione di Saras gonfiata
per coprire i debiti del club
R.M.
Ufficialmente non ci sono indagati ma dopo due anni d’inchiesta sulla quotazione del titolo Saras - la raffineria petrolifera in Sardegna della famiglia Moratti - una relazione del consulente nominato dalla procura di Milano (e non ancora depositata agli atti) sostiene che il titolo della società sarebbe stato gonfiato per la quotazione in Borsa nel 2006. L’operazione, s’ipotizza in un memorandum, riportato dal consulente, sarebbe servita per creare una plusvalenza che un ramo della famiglia, quella di Massimo Moratti, avrebbe utilizzato per coprire i debiti dell’Inter. Oltre a un contestuale danno per il mercato pari a 770 milioni di euro. «Sono calunnie, niente di più», ha commentato il presidente dell’Inter e amministratore delegato della Saras, Massimo Moratti, liquidando così le indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal pm Luigi Orsi. Moratti non ha voluto aggiungere altro «perché c’è un’indagine in corso».

Più tardi però la sua società, ha diffuso un comunicato nel quale ha smentito «fermamente di aver tenuto comportamenti scorretti in danno al mercato, confermando di aver operato in modo trasparente e assolutamente rispettoso della normativa vigente». Alla base delle polemiche le deduzioni del perito Marco Honegger incaricato dalla procura di analizzare l’operazione del collocamento in Borsa del titolo Saras. Secondo il professionista ad essere gonfiato di 60 milioni sarebbe stato in particolare l’utile del gruppo nel 2005, che avrebbe tratto così in inganno il mercato nel prospetto informativo diffuso per la vendita delle azioni. Honegger poi riporta alcune e-mail sequestrate dalla Gdf ai banchieri advisor per la quotazione.

E su una in particolare trae la conclusione che una parte della plusvalenza sia servita per ripianare i debiti dell’Inter. Si tratta di un messaggio di Emilio R. Saracho di Jp Morgan, il quale scrive a un collega: «Devi esser al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cioè da entrambi i fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti e così quella parte non la vedremo per lungo tempo». Secondo il consulente si tratterebbe di debiti per la squadra di calcio.

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 23 Settembre 2008 da panta203

Moratti trema, 'valore Saras gonfiato per l'Inter'Guai giudiziari in vista per l'Inter e per Massimo Moratti? Così sembra, visto che la Procura di Milano e la Guardia di Finanza stanno indagando sulla quotazione in borsa della Saras.

Pubblicato il 23/09/08 - VIRGILIO SPORT|TAG: saras, inter

Guai giudiziari in vista per l'Inter e per Massimo Moratti? Così sembra, visto che la Procura di Milano e la Guardia di Finanza stanno indagando sulla quotazione in borsa della Saras, l'azienda di famiglia dei Moratti.
 
Lo rivela questa mattina il quotidiano La Repubblica. Secondo la Procura milanese, lo sbarco in borsa del gigante petrolifero meneghino sarebbe avvenuto con numeri gonfiati con l'obiettivo di far aumentare il prezzo delle azioni e rastrellare sul mercato fondi necessari ad appianare i debiti (circa 500 milioni di euro) contratti da un ramo della famiglia verso una serie di istituti di credito, tra cui Banca Intesa.
 
L'ipotesi di reato a cui stanno lavorando gli inquirenti è quella di falso in prospetto. Sulla base di alcune e-mail inviate dalla banca d'affari americana Jp Morgan al vaglio della Guardia di Finanza, pare proprio che 'il ramo della famiglia' in questione sia quello che fa capo a Massimo Moratti e alla gestione dell'Inter.

 
 
 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 21 Settembre 2008 da panta203

DIAMO FORZA ALLA NOSTRA JUVE

LA JUVENTUS

CHE VOGLIAMO NOI

14 milioni di persone. Questo è il numero di Juventini in Italia.
Due anni fa, queste persone hanno assistito a qualcosa che ha, direttamente o indirettamente, scosso il loro "essere tifoso".
Qualcosa che è stato denominato sin da subito, da parte di una stampa  zelante e bramosa di ghigliottina, Moggiopoli prima, Calciopoli poi. Qualcosa che ha scatenato gli appetiti di ogni incapace abituato a campare sul costante insulto all'avversario, sulla cultura di un sospetto che potesse cancellare l'imbarazzo dei suoi fallimenti, delle sue carenze caratteriali e delle sue mancanze manageriali sportive.
Un giorno i nostri figli ci chiederanno cos'è stata Calciopoli, cosa è successo veramente.
E ci chiederanno conto di ciò che avremo fatto di fronte ad esso.
Ed e’ per questo che noi siamo qui. Per fare domande e per ottenere risposte.
Sul presente, sul passato e sul futuro.

La squadra

Non si può amare la Juventus senza amare la sua squadra.
Anche nei tempi più bui, il popolo bianconero si è stretto intorno ai suoi guerrieri, e non sarà certo oggi che questo cambierà.
L'appoggio e il sostegno incondizionato per tutti i novanta minuti di gioco, durante gli allenamenti e le attività sportive non è mai mancato e mai mancherà.
Siamo con la squadra, dal primo all'ultimo uomo.
Siamo con la squadra dalla prima all'ultima partita.
Tuttavia non possiamo fare a meno di notare una certa improvvisazione nell’allestimento della rosa, che
ancora adesso si basa soprattutto sull’orgoglio ferito dei vecchi grandi campioni della vecchia dirigenza.
Le campagne acquisti degli ultimi due anni sono state fallimentari e quella di quest’ anno appare deficitaria
soprattutto per quanto riguarda difesa e centrocampo.
Perche’ questi due reparti, in particolare la difesa,non sono stati adeguatamente rinforzati?

Calciopoli

“Ladri”.
Questo è quello che ci hanno gridato in faccia due anni fa.
Dopo aver rivisto i processi, aver assistito a sentenze farsesche prive di fondamenti
giuridici, dopo non aver ancora riscontrato una singola prova di corruzione, abbiamo
scoperto che le cose non stavano proprio così.
Proprio in questi giorni il Presidente Cobolli Gigli ha dichiarato che “abbiamo espiato ma non si sa bene per quali colpe”.
Dopo essere giunti a questa amara conclusione, cosa intendete fare per il recupero dei due scudetti scippati?
Per aver spiato illegalmente migliaia di cittadini italiani, con il sospetto di aver influenzato e ricattato esponenti del mondo economico e politico, alcune persone sono in carcere e in attesa di giudizio.
Stiamo parlando di persone che spiavano anche i dirigenti della Juventus, redigendo
dossier sul loro conto e disponendo di informazioni riservate che hanno paradossalmente portato a una sola risposta: nulla di rilevante.
Avete intenzione di costituirvi parte civile contro queste persone a tutela dell’immagine e del nome della  Juventus FC?
Chiediamo non solo che venga riconosciuto il diritto dei tifosi ad essere considerati parte integrante di una società sportiva, con diritti precisi, ma che soprattutto in base ai nuovi elementi emersi e alla assoluta mancanza di rinnovamento vengano  riesaminati i processi sportivi e venga iniziato un forte e reale cambiamento dei quadri dirigenziali della Federcalcio.
Al tempo stesso, riteniamo si renda necessaria l'apertura di un'inchiesta parlamentare indipendente per fare luce sulle troppe ombre dei processi sportivi: giudici licenziati
prima dei processi e riassunti dopo le sentenze, legami sin troppo sospetti tra giudici e parti interessate, mancanza del rispetto delle principali norme giuridiche e vizi di forma palesi e sostanziali.
In sede europea il diritto di intentare una causa da parte di più individui aventi un interesse in comune è garantita (class action) in Italia il procedimento è ancora insabbiato. Vogliamo che si cominci a parlare seriamente di rispetto nei confronti dei  tifosi.
Tifosi che ancora aspettano risposte convincenti e vogliono capire perché, da quello che doveva essere un vento riformatore, si è riusciti ad ottenere solo vantaggi per i soliti noti e la distruzione dei rivali che da sempre li avevano annullati sul campo.

Il mondo arbitrale

Secondo l'osservatorio arbitrale, quasi il cinquanta per cento delle partite della scorsa stagione è stato falsato da errori arbitrali.
A beneficiarne, i soliti noti, che senza questi aiuti non avrebbero potuto festeggiare
l'ennesimo trionfo fasullo.
Non sono dati forniti da noi. Sono dati allarmanti.
Al contempo riteniamo che le relazioni passate intrattenute da Pierluigi Collina e da Cesare Gussoni con esponenti di alcune società di calcio siano fonte di sospetti e maldicenze che sarebbe bene dissipare alla fonte, con dimissioni dignitose, per il bene ultimo del mondo arbitrale e del calcio.
Cosa avete intenzione di fare di fronte a questo ennesimo, vergognoso e palese, conflitto di interessi?
Aspettiamo i soliti “errori in buonafede” per poi scrivere una lettera al Palazzo?
Non sarebbe meglio prevenire che curare?
Gussoni e Collina devono andare via.

Federcalcio

Il tanto sbandierato processo di rinnovamento non c'è stato. Vogliamo facce nuove.
Vogliamo persone in grado di garantire un ambiente sereno e privo di dubbi e sospetti. Persone indipendenti o quantomeno in grado di garantire che il bene ultimo del calcio prevalga su interessi partigiani.
Cosa intendete fare affinchè alle prossime elezioni federali possa finalmente essere messa al bando questo gruppo di potere che da anni gestisce la Federcalcio come una riunione di condominio?

Media

I media hanno avuto un ruolo fondamentale nella distruzione della Juventus.
Antipatia, convenienza, connivenza, scarsa professionalità, dolo: non importa quali siano le cause. Importa il risultato.
Disinformazione è la parola che caratterizza tutto questo. Disonestà intellettuale o incompetenza gli aggettivi che qualificano la sua origine.
Decine di informazioni scagionanti sono state ignorate, nascoste, omesse: non si può
parlare di casualità.
Così come non si può parlare di casualità o semplice ignoranza di fronte ai commenti sprezzanti nei confronti della Vecchia Signora.
Fa comodo infangare il nome della Juventus, fa comodo stare dalla parte dei suoi carnefici.
Quali sono i comportamenti che intendete mettere in campo per ristabilire la verità?
Cosa intendete fare per avviare una decisa azione di monitoraggio dei media a tutelae protezione del nostro marchio, della nostra storia e della nostra azienda?

Tifosi

Il problema più grande del popolo juventino è la dispersione sul territorio.
In seno al popolo bianconero sono presenti troppe divisioni in questo momento, è necessario lavorare per unire di nuovo i tifosi e tornare a lottare insieme per il bene comune.
Per farlo, è necessario l'impegno e la disponibilità al dialogo da parte di tutti.
Associazioni, Juventus club, ultras e semplici tifosi.
Alcuni punti credano debbano essere affrontati e discussi:
- Richiesta di maggior rispetto da parte dei tifosi del meridione, con la istituzione di più incontri amichevoli da giocare sul territorio.
- Maggior impegno e organizzazione nel sistema di assegnazione dei biglietti.
- Ristrutturazione del programma Juventus Member, ad oggi ridotto a una semplice operazione economica priva di contenuti sostanziali.
- Aumento dei contenuti del canale televisivo Juventus Channel.
- Aumento delle iniziative storiche, attraverso un uso attento del materiale storico a disposizione (immagini d'epoca, filmati, ecc...): la storia della Juventus non si può dimenticare.
- Riabilitazione e sostegno dei 12 anni della Triade, da troppi bollati come anni di ruberie. La storia della Juventus non è questa.
- Istituzione del trofeo Gianni e Umberto Agnelli. Inutile spiegarlo.
- Ammissione di un esponente eletto dai tifosi che possa essere referente presso la societa’.
Una figura competente che possa rappresentare i tifosi e che in questo modo funga da garante.
Chiediamo che in merito ai punti sopra elencati la Societa’ prenda impegni concreti nei confronti dei tifosi.

La Proprietà

Il gruppo Ifil è una delle realtà più ricche del panorama economico italiano.
La cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann vanta patrimoni degni di quelli dei più importanti gruppi industriali italiani e la Fiat sta vivendo un momento di grande rilancio.
I soldi ci sono.
La proprietà è scossa ed è stata scossa da lotte intestine di potere che hanno sicuramente influito anche sull'esito della farsa Calciopoli. Alcuni importanti consiglieri hanno ritenuto, per motivi personali, invidie e palesi conflitti di interessi di assumere posizioni e atteggiamenti che di fatto, nell’estate 2006, hanno condannato sin da subito la Juventus al suo destino.
Alcuni dei massimi dirigenti del gruppo Fiat non fanno mistero di nutrire profonda antipatia nei confronti della squadra bianconera. Altri, non fanno nemmeno mistero di ammirare e di fare il tifo per le sue concorrenti, arrivando persino a difendere le persone che sono state coinvolte nello scandalo dello spionaggio industriale.
Salvo prova contraria, la buona fede non può essere messa in dubbio.
Tuttavia chiediamo nell'interesse della Juventus che vengano attuati una serie di provvedimenti atti a garantire e a indicare un coinvolgimento e un'unione d'intenti volti a riportare la Juventus a quella che era un tempo.
Non solo il tifo bianconero deve riunirsi e marciare compatto.
La Juventus non è della Ifil. Non è di John Elkann, Lapo Elkann o Andrea Agnelli.
E' dei tifosi, che in queste persone ripongono la fiducia e la speranza di vedere la Juventus di nuovo grande.

La società

Gestione economica:
I danni della retrocessione sono stati contenuti e alle situazioni critiche si è posto rimedio con sostanziale efficacia ma solamente nel breve periodo ed esclusivamente a livello di bilancio. La campagna cessioni ha contribuito in maniera sostanziale a garantire un rientro economico e al tempo stesso il processo di ricapitalizzazione ha contribuito a rendere stabile e florida la società.
Al tempo stesso i risultati insoddisfacenti in merito al reperimento di nuove forme di sponsorizzazione, anche una volta riottenuto il passaporto per la A e per la Champions League sono preoccupanti.
Senza l'intervento del gruppo Ifil, con la sponsorizzazione New Holland, non si sarebbe riuscito ad ottenere risorse fondamentali e questo è un punto negativo sostanziale.
Le uscite infelici di alcuni alti dirigenti Fiat in merito all'utilità di una Juventus perdente per il rilancio del marchio automobilistico non hanno certo aumentato l'appeal del marchio Juventus.
Il marchio Juventus deve essere valorizzato maggiormente e sono necessari forti interventi in questo senso.
Il mancato arrivo dei campioni promessi preclude l'impiego di strategie di marketing che permetterebbero di aumentare le entrate da sponsorizzazioni e i ricavi del merchandising (magliette e quant'altro).
Le scarse risorse disponibili in fase di mercato non sono sfruttate al meglio.
La preoccupazione per una situazione di sostanziale equilibrio, ma con notevoli dubbi in merito alla futuribilità del progetto, è alta.
E' necessaria una maggiore attenzione all'impiego delle risorse e un maggior impegno nel reperimento di nuove fonte di guadagno che non possono dipendere esclusivamente dall'apporto e dal sostegno economico di tifosi e proprietà.

Gestione sportiva:

Centoundici anni di storia. 111. Un numero ripetuto tre volte, nella stagione del ritorno in serie A. Un numero che è simbolo della Juventus.
Dopo le cessioni della prima stagione, il progetto sportivo bianconero si incentrava su
un rilancio a base quinquennale i cui capisaldi sarebbero dovuti essere l'innesto di fuoriclasse e la valorizzazione dei giovani.
Dopo investimenti lordi per oltre cento milioni di euro negli ultimi due anni, la Juventus della prossima stagione sarà pressoché identica nell'undici titolare a quella della scorsa stagione, che già palesemente si fondava sugli acquisti della gestione precedente.
Lo sfortunato caso Andrade deve mettere in guardia in merito alla necessità di operare con sempre maggior attenzione in sede di acquisti.
La Juventus non può iniziare la stagione con la speranza di disputare un campionato dignitoso. Deve iniziare con la certezza di lottare fino all'ultimo per la vittoria.
E' necessario che nuove figure più legate al mondo sportivo siano inserite in società e che sia potenziato il settore degli osservatori.
Pur avendo la massima fiducia della squadra, è necessario una decisa inversione di tendenza in merito alla gestione del parco giocatori, volto a garantire l'inserimento di giovani ma soprattutto di quei giocatori in grado di fare la differenza.
Per tutti i tifosi che vogliono aderire  manifestare la condivisione degli argomenti trattati nel documento, possono collegarsi al link sottoindicato.

http://firmiamo.it/lajuventuschevogliamonoi


Il documento qua sopra è stato consegnato nella mattinata del 30/8/2008 ad un ppresentante della Juventus F.C. Questo è il resoconto della giornata:
Non c'era alcuna marcia e/o manifestazione di protesta, quelle sono state rinviate di n paio di mesi, per motivi gravi di famiglia dell'organizzatore: c'era in programma, e si è effettivamente svolto, un incontro con un incaricato dell'Ufficio Stampa della Juve, al quale è stato consegnato il comunicato unitamente alla lista dei firmatari aggiornata al 30/8/2008.
Il Dott. Patania, collaboratore di Gattino è arrivato puntualissimo e il dialogo è continuato con un gruppetto più ristretto di persone, davanti ad un caffé, al bar della Galleria d'Arte Moderna.
I presenti erano comunque una trentina, quasi tutti utenti del forum J1897 (alcuni rovenienti dal Lazio, dall'Abruzzo, dalla Liguria, dal Veneto, etc.), e il tutto si è svolto all'insegna della massima civiltà ed educazione. E' stato esposto lo striscione di un utente, e lo stesso è stato appeso in Corso Galfer.
Il confronto con Patania è stato costruttivo ed improntato al rispetto delle reciproche posizioni.
Lui ha letto con grande attenzione le rivendicazioni contenute nel documento,  ichiarando di averle ben comprese, ed ha anche fornito la sua versione su quanto  ccade nel pianeta Juve: è comunque parso essere sorpreso dal fatto che ci sia una fetta di tifosi che non si accontenta dell'aspetto sportivo, ma che chiede a gran voce che vengano tolte le macchie che un paio di anni fa qualcuno ha deciso di accettare che venissero poste sulla nostra bandiera.
In sostanza, un incontro più che soddisfacente: è stato aperto un canale di omunicazione, che potrà rivelarsi importante per le iniziative future, è stato creato un precedente, è stato reso manifesto alla società, in maniera civile ed ordinata, un alcontento diffuso, che la società non dovrà più far finta di ignorare.

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 21 Settembre 2008 da panta203

 
 
 
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