PanucciAventicinque

UN UOMO RIDICOLO


Aizza la protesta del popolo dell’Inter, innervosisce i suoi uomini che rischiano altre sanzioni, scatena il putiferio nel tunnel: Zac, Ranieri e Mazzarri hanno provato a ridurre la portata delle polemiche innescate e portate poi in campo, ma così non si può andare avanti in un campionato riapertoGuardatelo bene quel signore brizzolato, col rigonfiamento sul petto dovuto ad un portafoglio smisurato e carta di credito da urlo. Sì, quello che fa il gesto delle manette: quello è un allenatore di calcio antisportivo. Perché quello che teorizza con la sua strategia della tensione, Josè Mourinho, è un calcio senza sport, puramente virtuale e totalmente a senso unico. Lui non lo sa ancora che le decisioni topiche di Tagliavento, l’arbitro da ammanettare (ma se invece le manette le mettessero a lui), erano tutte giuste e solo per pudore anche i giornali sono andati a cercare il pelo nell’uovo di un arbitraggio imperfetto solo per il rosso mancato a Milito per lo sbrego al ginocchio di Palombo. Ha tutti i torti, stavolta, e non ha attenuanti un tecnico dell’Inter che inscena una simile provocazione antisportiva. E i complimenti più sinceri li merita il presidente Moratti: anche lui avrà avuto rabbia dentro per una partita davvero storta a poche ore dall’Armageddon interista contro il Chelsea, ma che ha ordinato un silenzio, da considerare mai come stavolta d’oro, argento e bronzo, come la faccia del Mou. Anche gli interisti della panolada, tornati a casa avranno rivisto il braccio sulla faccia di Samuel, la follia di Cordoba, anche la caduta di Eto’o, ma pure i gesti antisportivi di Stankovic e i tacchetti di Milito su Palombo e osservato che Lucio scalcia Pazzini, prima della reazione sanzionata col giallo. Non si lascino abbindolare dal Nervosinho, hanno tutti altro a cui pensare all’Inter in questo momento: il Chelsea, la Roma, persino il Milan che cade a pezzi da sé facendo crollare certezze come apparati dello Statofonte: TuttoSport______________________________________________________L'arbitro, Paolo Tagliavento, 37 anni, di Terni, ha mostrato una direzione coraggiosa, più europea che italiana, e indo­vina quasi tutte le decisioni, dopo un avvio che sembra­va far supporre il contrario. Al 2’ Muntari meritereb­be un’ammonizione per un’entrata pericolosa su Pazzini, l’arbitro lo grazia. Duro l’intervento anche di Stankovic su Pozzi. I neraz­zurri cercano di instradare subito la partita, picchiando duro. Il primo ammonito è della Samp, Pozzi, per un fallo alle spalle di Stankovic (giallo giusto). Tagliavento entra in partita: al secondo intervento duro, Samuel viene ammonito per un fal­lo da dietro su Pozzi e poi, al 31’, espulso con rosso diret­to (fallo per chiara occasio­ne da gol) dopo una manata ancora su Pozzi lanciato in rete (senza che l’attaccante tocchi il pallone con un braccio, come chiedono i nerazzurri). Mourinho indica le ma­nette e l’Inter si infiamma, i giocatori assediano l’arbitro a ogni decisione. Cordoba (già ammonito) applaude platealmente Tagliavento e viene graziato (Sneijder venne espulso, come da re­golamento, nel derby col Milan), poi il colombiano prende il secondo giallo e viene espulso ( 38’) per un intervento scomposto su Pozzi. Situazione limite: al rallenty il secondo giallo ap­pare severo, a velocità nor­male quello di Cordoba sembra un intervento da caccia all’uomo. Il ginoc­chio è alto su Pozzi. ETO'O, CHE SIMULAZIONE! - Nella ri­presa Eto’o viene ammonito per simulazione: giusta - an­che stavolta - la decisione di Tagliavento, perché l’interi­sta cerca il rigore senza es­sere sbilanciato da Zauri. Il pubblico sventola fazzoletti bianchi alla moda spagnola, per indicare lo sdegno ma la sensazione è che una severi­tà così, senza sudditanza verso le big, in Italia è raro da vedere. Al 14’ della ripresa Milito interviene a piede alto sulla tibia di Palombo, l’arbitro lascia correre. E’ indicativo che l’argentino rimanga a terra, preoccupato dalle de­cisioni del direttore di gara. Al 19’ viene giustamente ammonito Lucchini per un fallo su Milito ai venticin­que metri. Giusta l’espulsio­ne di Pazzini (secondo gial­lo), che atterra in modo in­genuo Stankovic nella stes­sa area interista.fonte: Corriere dello Sport------------------------------------------------------------------------------------MegaPaolo