Paola Farah Giorgi

GIUSEPPE PELLEGRINO SCRITTORE RECENSISCE "GUIMAUVE"


Se dovessi connotare questo libro in modo cromatico lo definirei un libro policromatico: c'è il giallo (di cui si tinge oltre la metà del testo), il grigio (nelle continue e altalenanti vicende), il nero (che affonda negli abissi dell'animo) e il verde, che incarna la speranza.    Una clinica dermatologica è un luogo dove s'indagano malattie che sembrano essere manifeste ed esteriori; ma quel sintomo non è altro che la punta dell'iceberg, attraverso cui si arriva più sotto, poi ancor più in basso, fino a scandagliare un'interiorità magmatica e tormentata, il cui intenso calore igneo divampa fino a bruciare il derma, la superficie.    Il protagonista è un dermatologo, che in quella clinica lavora forse più come psicologo che come dottore; un uomo che ha imparato che le macchie rosse sulla pelle non sono un improvviso capriccio della natura ma un segnale di ben altro; sa che deve ascoltare i pazienti, deve indurli a tirar fuori ciò che, celato negli abissi della mente e dell'animo, mostra improvviso il suo volto lasciando una sorta di stimmate sul corpo. Socrate potrebbe esserne il maestro, perché il protagonista ha, con i propri pazienti, quell'approccio socratico-maieutico che penetra nell'interiorità, apre cancelli di ferro sbarrati e libera il peso che opprime i pazienti stessi.    La clinica è dunque il luogo attorno al quale gravitano le storie, tanti piccoli spaccati sociali che mostrano al lettore come i demoni o i turbamenti che pervadono siano molteplici, frutto di pregiudizi, insani concetti e insani atteggiamenti, gerarchie sociali opprimenti, scherzi dissacranti e blasfemi, o amenità quotidiane che s'ingigantiscono oltremisura… ma è l'approfondimento psicologico, lo scavo interiore che cattura fino a sentire addosso il personaggio e i suoi tarli.    Il protagonista ama profondamente questo lavoro, ma ama anche profondamente una donna, conosciuta casualmente in un locale poco distante la clinica. L'uomo è solo, in cerca di compagnia, di svago e instaura subito con la giovane donna un feeling profondo fatto di ammiccamenti e di sguardi, un tacito e perdurante accordo che improvvisamente si rompe: e qui comincia il giallo.    Dunque introspezione, psicologia e giallo sono gli ingredienti che connotano questo libro, insieme alla policromia che citavo all'inizio. Ma è anche un libro pieno di metafore, di iperboli dialogiche, di sentenze o aforismi che ne impreziosiscono ulteriormente la lettura… “ora so che il Bene e il Male hanno un unico volto, il volto di Dio, che è il Tutto, e tutti noi, intelligenti e stupidi, sani e pazzi, siamo il suo volto”. Solo un “assaggio” di quanto la lettura di questo libro offre.    Un testo, quindi, che indaga l'animo umano, lo disseziona e lo mette a nudo, per liberarlo da aloni e impurità che sono dentro di noi, quasi a far passare il messaggio che, solo comprendendo a fondo gli altri, conosciamo noi stessi: sfiorando così l'Uno evocato dal libro, in un soffio di ebbrezza quasi trascendente.  GUIMAUVE romanzo di Paola Farah Giorgi - Edizioni DrawUpISBN 978-88-9369-004-1Giuseppe Pellegrino scrittore è autore di "Al di là del baratro" e "Oltre ogni apparenza"