Provvisorio

Chi non mi ama non mi merita


“Chi non mi ama non mi merita”. E’ un proverbio? Non lo so, non ne sono certo. I proverbi lasciano trasparire saggezza popolare, quantomeno se riportati a contesti passati. Qui di saggezza non ne vedo traccia, ma neanche a volercela trovare a tutti i costi. Voglio dire, chi diavolo sono io per cui tutti debbano amarmi altrimenti non mi meriterebbero? Il più figo del mondo? L’immagine dall’altra parte dello specchio scuote la testa suggerendomi che no, non è certo così. Sono una persona dotata di intelligenza fuori dal comune? Scorrendo con la vista le pareti di casa mia non vedo lauree incorniciate, premi nobel né altri riconoscimenti se non una coppa di un misero torneo di calcetto dilettantistico. Intelligenza poi… Ma dove? Ogni volta che devo scrivere la parola intelligenza mi chiedo se si scriva con la i. Questa è ignoranza altroché. Con le attenuanti potrei cavarmela con la sola accusa di tentata ignoranza. Con un bravo avvocato a difendermi e visto che alla fine lo scrivo giusto. E allora per quale dannata ragione tutti dovrebbero amare me? Stravolgiamo una volta per tutte questo egocentrico, patetico, infantile modo di dire, che sa più che altro di rosicamento, di puerile ripicca. Dovrebbe essere consolante convincersi che la persona oggetto del nostro desiderio sia stupida? Ho provato a pensarci qualche volta per vedere che effetto facesse. Ma nulla. Ecco la mia personalissima nuova versione: chi non mi ama avrà le sue dannate ragioni per non farlo. E non è neanche detto che abbia tutti i torti.