Tutti sanno che il cromo prende il nome dal variegato colore dei suoi composti nei diversi stati di ossidazione.I più comuni sono normalmente due: -Cr3+ di colore verde e -Cr6+ di colore giallo o arancio; nel primo caso il cromo si comporta da classico metallo e nel secondo da metalloide, dando origine ai cromati, CrO4--, isomorfi con i solfati.Il triossido di cromo CrO3 (di colore rosso scuro) è chiamato infatti anidride cromica (analogamente all'anidride solforica SO3), anche se l'acido cromico H2CrO4 non è conosciuto allo stato libero.Anche il numero di ossidazione -Cr2+ è abbastanza comune e variamente colorato, dando origne ai sali cromosi, fortemente riducenti e tendenti facilmente ad ossidarsi a cromici -Cr3+, di colore questa volta sul verde.Stati di ossidazione assolutamente straordinari sono invece per questo versatile metallo i numeri 4 e 5.Si comporta da tetravalente (4+) nell'esafluorocromato di potassio (K2CrF6), e da pentavalente (5+), con colore blù o marrone, nel bel composto iperossigenato K3Cr(O2)4 o K3CrO8 che andremo a preparare fra un attimo.
Sintesi del Tetraperoxicromato di potassio
Tutti sanno che il cromo prende il nome dal variegato colore dei suoi composti nei diversi stati di ossidazione.I più comuni sono normalmente due: -Cr3+ di colore verde e -Cr6+ di colore giallo o arancio; nel primo caso il cromo si comporta da classico metallo e nel secondo da metalloide, dando origine ai cromati, CrO4--, isomorfi con i solfati.Il triossido di cromo CrO3 (di colore rosso scuro) è chiamato infatti anidride cromica (analogamente all'anidride solforica SO3), anche se l'acido cromico H2CrO4 non è conosciuto allo stato libero.Anche il numero di ossidazione -Cr2+ è abbastanza comune e variamente colorato, dando origne ai sali cromosi, fortemente riducenti e tendenti facilmente ad ossidarsi a cromici -Cr3+, di colore questa volta sul verde.Stati di ossidazione assolutamente straordinari sono invece per questo versatile metallo i numeri 4 e 5.Si comporta da tetravalente (4+) nell'esafluorocromato di potassio (K2CrF6), e da pentavalente (5+), con colore blù o marrone, nel bel composto iperossigenato K3Cr(O2)4 o K3CrO8 che andremo a preparare fra un attimo.