-"Chissà con chi mi verrà in mente di "sposare" questo benzoino? E che "figli" genererà?"-Così avevo terminato la discussione sulla condensazione benzoinica il 20 aprile scorso.Ora è maturato il previsto piccolo seguito: come l'aldeide benzoica aveva generato il benzoino, ora il benzoino ha generato un successore... e non è finita: c'è anche un motivo di aggancio che prendo come innocente pretesto per il lavoretto odierno.Durante la navigazione mi sono imbattuto in un interessante lavoro svolto nel paese degli Ayatollah, presso l'Istituto Pasteur di Teheran.I bravi Ashnagar, Gharib e Amimi sono partiti niente meno che dalle mandorle... per produrre la 5,5-difenilidantoina (fenitoina)!Dicono i tre chimici che siccome la fenitoina (un importante farmaco antiepilettico, anticonvulsivante, antiaritmico e ansiolitico) viene importata in Iran sull'ordine delle 5 ton annue, hanno provato a produrla partendo da un materiale economico e facilmente accessibile nel loro paese, appunto le mandorle!Qualsiasi modo ingegnoso di arrangiarsi mi riesce sempre stimolante e mi ha fornito lo spunto per provare a fare la fenitoina.Però ho saltato il primo autarchico e altissimo scalino (la cui resa sarebbe inferiore allo 0,5%...) e anzichè dalle mandorle sono partito dalla buona benzaldeide, già usata per fare il benzoino citato all'inizio.[Apro una parentesi: vicino al mio lab è sempre vissuta, fin da quand'ero bambino e anche prima, una bella e grande pianta di mandorle AMARE, ricche di amigdalina... Ora si dà il caso che l'anno scorso anche quell'albero sia morto stecchito, come purtroppo vedo spesso accadere nella natura che mi circonda. Tanti antichi castagni di quattro-cinque secoli secchi e morti nell'arco di un decennio... e così via per altre grandi piante. Niente è eterno, ma sembra che negli ultimi tempi gli accadimenti naturali che fanno passare dal verticale all'orizzontale abbiano subito una preoccupante amplificazione e accelerazione].Poichè il prodotto finale che mi sono proposto sarà argomento di un post successivo, vediamo ora la sintesi dell'intermedio di oggi, ovvero il benzile.
Dal Benzoino... al Benzile
-"Chissà con chi mi verrà in mente di "sposare" questo benzoino? E che "figli" genererà?"-Così avevo terminato la discussione sulla condensazione benzoinica il 20 aprile scorso.Ora è maturato il previsto piccolo seguito: come l'aldeide benzoica aveva generato il benzoino, ora il benzoino ha generato un successore... e non è finita: c'è anche un motivo di aggancio che prendo come innocente pretesto per il lavoretto odierno.Durante la navigazione mi sono imbattuto in un interessante lavoro svolto nel paese degli Ayatollah, presso l'Istituto Pasteur di Teheran.I bravi Ashnagar, Gharib e Amimi sono partiti niente meno che dalle mandorle... per produrre la 5,5-difenilidantoina (fenitoina)!Dicono i tre chimici che siccome la fenitoina (un importante farmaco antiepilettico, anticonvulsivante, antiaritmico e ansiolitico) viene importata in Iran sull'ordine delle 5 ton annue, hanno provato a produrla partendo da un materiale economico e facilmente accessibile nel loro paese, appunto le mandorle!Qualsiasi modo ingegnoso di arrangiarsi mi riesce sempre stimolante e mi ha fornito lo spunto per provare a fare la fenitoina.Però ho saltato il primo autarchico e altissimo scalino (la cui resa sarebbe inferiore allo 0,5%...) e anzichè dalle mandorle sono partito dalla buona benzaldeide, già usata per fare il benzoino citato all'inizio.[Apro una parentesi: vicino al mio lab è sempre vissuta, fin da quand'ero bambino e anche prima, una bella e grande pianta di mandorle AMARE, ricche di amigdalina... Ora si dà il caso che l'anno scorso anche quell'albero sia morto stecchito, come purtroppo vedo spesso accadere nella natura che mi circonda. Tanti antichi castagni di quattro-cinque secoli secchi e morti nell'arco di un decennio... e così via per altre grandi piante. Niente è eterno, ma sembra che negli ultimi tempi gli accadimenti naturali che fanno passare dal verticale all'orizzontale abbiano subito una preoccupante amplificazione e accelerazione].Poichè il prodotto finale che mi sono proposto sarà argomento di un post successivo, vediamo ora la sintesi dell'intermedio di oggi, ovvero il benzile.