Ancora un quadro? Ma non siamo in Chimica sperimentale?Sì, ma la "chimica sperimentale" langue di questi tempi, non solo su questo blog... e poi i quadri mi piacciono particolarmente.Se guardo i fuochi artificiali, ci vedo il bravo pirotecnico che mescola sali di bario, di stronzio, nitrati e perclorati; allo stesso modo se osservo le pennellate di un quadro (antico) con un po' di fantasia immagino le conversazioni del pittore col vecchio artigiano, mezzo chimico e mezzo alchimista, armato di forno, mortaio e tanta esperienza:-"...solo tu mi sai fare quel Giallo di Napoli come io lo voglio..."- mi sembra di sentir dire, mentre il vecchio colorista pensa a quel bel lotto di ossido di stagno che ha appena ricevuto dalla Cornovaglia e che sposerà in onore del pittore coll'ossido di piombo...Naturalmente parlo di quegli artisti che hanno superato il fondamentalissimo test del tempo e le cui opere stanno ora appese alle pareti dei musei.(Ci sono oggetti nei musei che pur avendo superato il test fanno "oggettivamente" schifo, ma sono per fortuna poco numerosi).Se si ha la grande fortuna di vedere i quadri di persona fin da giovani, è probabile che attecchisca il germe della sensibilità verso quest'arte, del piacere verso un capolavoro che durerà poi per sempre.Provate ad immaginare una bella fotografia de "Il Giardino delle delizie" di Bosch ed essere invece a due metri di distanza dall'originale... Nel primo caso dopo un attimo si gira pagina, nel secondo vien voglia di fermare il tempo e star lì a contemplare ogni particolare.Naturalmente è solo un esempio fra gli infiniti possibili, in funzione delle diversissime predilezioni personali.Se per caso sei un giovane che legge qui e pensi che ti possano piacere i quadri famosi, credimi sulla parola e appena puoi vai a vederli di persona.Ma comincia con i capolavori! Le crostacce senza valore lasciale perdere, altrimenti il germe anzichè svilupparsi verrà disattivato sul nascere. ...°°°OOO°°°...Nel mio saltuario giocherellare con i pigmenti storici, l'ultima volta avevo provato a fare il violetto di cobalto (fosfato di cobalto), mentre oggi vado a pasticciare con quel bel giallo che Gauguin si sa usò per il vestito di questa ragazza:
Un Giallo limone
Ancora un quadro? Ma non siamo in Chimica sperimentale?Sì, ma la "chimica sperimentale" langue di questi tempi, non solo su questo blog... e poi i quadri mi piacciono particolarmente.Se guardo i fuochi artificiali, ci vedo il bravo pirotecnico che mescola sali di bario, di stronzio, nitrati e perclorati; allo stesso modo se osservo le pennellate di un quadro (antico) con un po' di fantasia immagino le conversazioni del pittore col vecchio artigiano, mezzo chimico e mezzo alchimista, armato di forno, mortaio e tanta esperienza:-"...solo tu mi sai fare quel Giallo di Napoli come io lo voglio..."- mi sembra di sentir dire, mentre il vecchio colorista pensa a quel bel lotto di ossido di stagno che ha appena ricevuto dalla Cornovaglia e che sposerà in onore del pittore coll'ossido di piombo...Naturalmente parlo di quegli artisti che hanno superato il fondamentalissimo test del tempo e le cui opere stanno ora appese alle pareti dei musei.(Ci sono oggetti nei musei che pur avendo superato il test fanno "oggettivamente" schifo, ma sono per fortuna poco numerosi).Se si ha la grande fortuna di vedere i quadri di persona fin da giovani, è probabile che attecchisca il germe della sensibilità verso quest'arte, del piacere verso un capolavoro che durerà poi per sempre.Provate ad immaginare una bella fotografia de "Il Giardino delle delizie" di Bosch ed essere invece a due metri di distanza dall'originale... Nel primo caso dopo un attimo si gira pagina, nel secondo vien voglia di fermare il tempo e star lì a contemplare ogni particolare.Naturalmente è solo un esempio fra gli infiniti possibili, in funzione delle diversissime predilezioni personali.Se per caso sei un giovane che legge qui e pensi che ti possano piacere i quadri famosi, credimi sulla parola e appena puoi vai a vederli di persona.Ma comincia con i capolavori! Le crostacce senza valore lasciale perdere, altrimenti il germe anzichè svilupparsi verrà disattivato sul nascere. ...°°°OOO°°°...Nel mio saltuario giocherellare con i pigmenti storici, l'ultima volta avevo provato a fare il violetto di cobalto (fosfato di cobalto), mentre oggi vado a pasticciare con quel bel giallo che Gauguin si sa usò per il vestito di questa ragazza: