Passando dalla zona delle Colline Metallifere toscane, dopo San Galgano ed il suo ferro trovato per caso (post n. 361), ho voluto vedere l'originale acido borico di Larderello. Si entra gratuitamente (!) nel bel museo della geotermia, sito nel palazzo che fu di Jacques de Larderel, l'industriale francese dal quale la singolarissima località prende il nome. Singolarissima è dir poco, perchè non capita tutti i giorni di attraversare una zona nella quale, dalle colline circostanti e da tutte le direzioni, arrivano serpentoni metallici che hanno succhiato preziosissima energia dalla terra. Come un nugolo di zanzare giganti che piantano nelle vene delle colline i loro pungiglioni e convogliano tutte insieme i fluidi estratti verso la pancia di un enorme insaziabile insetto, la centrale geotermica, che li elabora, li digerisce e li espelle. Uno dei prodotti di questa "espulsione" è l'acido borico. Provate a sorvolare da vicino la zona di Larderello con Google Maps, è una meraviglia!
L'Acido borico, H3BO3
Passando dalla zona delle Colline Metallifere toscane, dopo San Galgano ed il suo ferro trovato per caso (post n. 361), ho voluto vedere l'originale acido borico di Larderello. Si entra gratuitamente (!) nel bel museo della geotermia, sito nel palazzo che fu di Jacques de Larderel, l'industriale francese dal quale la singolarissima località prende il nome. Singolarissima è dir poco, perchè non capita tutti i giorni di attraversare una zona nella quale, dalle colline circostanti e da tutte le direzioni, arrivano serpentoni metallici che hanno succhiato preziosissima energia dalla terra. Come un nugolo di zanzare giganti che piantano nelle vene delle colline i loro pungiglioni e convogliano tutte insieme i fluidi estratti verso la pancia di un enorme insaziabile insetto, la centrale geotermica, che li elabora, li digerisce e li espelle. Uno dei prodotti di questa "espulsione" è l'acido borico. Provate a sorvolare da vicino la zona di Larderello con Google Maps, è una meraviglia!