Non aspettatevi un granchè da questo post, nè tantomeno una cosa inedita; semplicemente è un esperimento talmente banale che l'ho sempre rimandato.Come quel vecchio che abitava a Roma e non aveva mai visto il colosseo: è facile, ci andrò domani, diceva.Oggi finalmente mi sono deciso a fare l'inchiostro ferro gallico.Faccio la solita doverosa rogazioncina a San Google e cosa mi sputa fuori costui?Mannaggia, mi sforna centomila inchiostri ferro gallici, in tutte le salse!Ma è di gran moda allora! Galle da tutte le parti, sembra che non ci sia in Italia una quercia senza queste palle marroncine attaccate ad ogni foglia.A un selvatico montanaro che frequenta i boschi come il sottoscritto, mai che capiti di vederla questa profusione gallesca... ma tant'è.Vorrà dire che parlerò dell'inchiostro di mia nonna il minimo possibile, tanto tutto quello che qui manca lo si trova a camionate con pochi click, e poi io non amo le cose di moda.Nella mia iniziale ingenuità avevo consultato pure il Turco (Nuovissimo Ricettario Chimico), quel ponderosissimo librone Hoepli che descrive un'infinità di formulazioni di ogni tipo, comprese quelle dei più disparati ed estinti inchiostri.Ma quando è troppo è troppo ed allora ho fatto di testa mia.Per fare l'inchiostro della nonna (si fa per dire, questo è l'inchiostro di sempre, fino alla nascita di László Bíró) servono tre cose chimiche:- l'acido gallico (3,4,5-triidrossibenzoico)- il solfato ferroso FeSO4.7H2O- la gomma arabica (mix di polisaccaridi)L'acido gallico l'avevo già fatto partendo dal tannino (link), e garantisco che è molto più divertente che mettere qualche galla in infusione nell'acqua.(Però convengo che il mio procedimento odora "di chimica", e la chimica, come si sa, è brutta, cattiva, fa venire cose indicibili, eccetera, quindi i naturisti vadano in cerca di galle e non come ho fatto io)Per fare di testa mia ho deciso di usare i tre componenti di cui sopra in rapporto 4:2:1 diluiti in 30 parti d'acqua.Io ne ho fatto meno, ma in pratica, se si volessero fare per esempio 100 ml di inchiostro bello scuro servirebbero circa 12 grammi di acido gallico, circa 6 grammi di vetriolo verde e circa 3 grammi di gomma arabica.
L'inchiostro della nonna
Non aspettatevi un granchè da questo post, nè tantomeno una cosa inedita; semplicemente è un esperimento talmente banale che l'ho sempre rimandato.Come quel vecchio che abitava a Roma e non aveva mai visto il colosseo: è facile, ci andrò domani, diceva.Oggi finalmente mi sono deciso a fare l'inchiostro ferro gallico.Faccio la solita doverosa rogazioncina a San Google e cosa mi sputa fuori costui?Mannaggia, mi sforna centomila inchiostri ferro gallici, in tutte le salse!Ma è di gran moda allora! Galle da tutte le parti, sembra che non ci sia in Italia una quercia senza queste palle marroncine attaccate ad ogni foglia.A un selvatico montanaro che frequenta i boschi come il sottoscritto, mai che capiti di vederla questa profusione gallesca... ma tant'è.Vorrà dire che parlerò dell'inchiostro di mia nonna il minimo possibile, tanto tutto quello che qui manca lo si trova a camionate con pochi click, e poi io non amo le cose di moda.Nella mia iniziale ingenuità avevo consultato pure il Turco (Nuovissimo Ricettario Chimico), quel ponderosissimo librone Hoepli che descrive un'infinità di formulazioni di ogni tipo, comprese quelle dei più disparati ed estinti inchiostri.Ma quando è troppo è troppo ed allora ho fatto di testa mia.Per fare l'inchiostro della nonna (si fa per dire, questo è l'inchiostro di sempre, fino alla nascita di László Bíró) servono tre cose chimiche:- l'acido gallico (3,4,5-triidrossibenzoico)- il solfato ferroso FeSO4.7H2O- la gomma arabica (mix di polisaccaridi)L'acido gallico l'avevo già fatto partendo dal tannino (link), e garantisco che è molto più divertente che mettere qualche galla in infusione nell'acqua.(Però convengo che il mio procedimento odora "di chimica", e la chimica, come si sa, è brutta, cattiva, fa venire cose indicibili, eccetera, quindi i naturisti vadano in cerca di galle e non come ho fatto io)Per fare di testa mia ho deciso di usare i tre componenti di cui sopra in rapporto 4:2:1 diluiti in 30 parti d'acqua.Io ne ho fatto meno, ma in pratica, se si volessero fare per esempio 100 ml di inchiostro bello scuro servirebbero circa 12 grammi di acido gallico, circa 6 grammi di vetriolo verde e circa 3 grammi di gomma arabica.