Ho seguito qualche tempo fa una piacevolissima conferenza storica avente per tema "Le nitriere artificiali secondo il Conte Gazzola".Mi è rimasta, alla fine, la voglia di approfondire un po' una amena e curiosa questione, collaterale alle nitriere settecentesche e che con quelle del Gazzola non ha nulla a che fare, ma che è significativa per il periodo: la disputa fra l'Abate Fortis e il Conte Carburi e l'ultima pietra posta sulla questione da parte di Pietro Pulli.E' evidente che a questo punto devo dare un volto agli attori della commedia di oggi, altrimenti rimarrebbero solo emeriti sconosciuti sepolti dall'oblio di un paio di secoli e oltre.Siamo ai tre quarti del diciottesimo secolo, la Rivoluzione francese incalza.Il Conte Gazzola rappresenta solo il pretesto per iniziare il mio discorso, poi non avrà più parte.Giovanni Battista Gazzola (Verona 1757-1834) era un colto naturalista di quel periodo illuminato, oltre che grande collezionista dei già famosi fossili di Bolca con i quali aveva allestito un ricco museo; la sua importante collezione gli fu confiscata seduta stante nel 1797 appena mise piede nella città scaligera quel geniale condottiero (e ancor più gran ladrone) che fa rima con Napoleone e la raccolta si trova da allora al Museo di Storia Naturale di Parigi.Ma questo non c'entra; ecco invece gli ATTORI DELLA COMMEDIOLA DI OGGI:L'Abate Alberto Fortis (Padova 1741–Bologna 1803).Letterato, geologo e naturalista, ebbe il merito fra gli altri di scoprire ed esplorare, durante un suo soggiorno in Puglia un fenomeno naturale e "geologicamente" interessante che poi vedremo; si comprenderà anche perchè ho messo le virgolette.Il Conte Marco Carburi (Cefalonia 1731-Padova 1808).Medico dedicatosi prevalentemente alla chimica, per la quale aveva gran passione e competenza, e docente della materia presso la prestigiosa università patavina. Una piccola curiosità: fu il primo a isolare l'anidride solforica (SO3) cristallizzata, ritengo sicuramente prodotta da una efficace quanto tosta distillazione dell'H2SO4 fumante. Tanto di cappello.Il Cavaliere Pietro Pulli (Terlizzi 1771-Parigi 1842).Fra una chilometrica lista di titoli professionali e accademici si trova anche ad essere Ispettore Generale delle Nitriere e Polveriere del Regno di Napoli.La borbonica lista di titoli fornisce fiducia nell'attendibilità delle sue considerazioni in merito alla questione di cui si parlerà.LUOGHI DELLA COMMEDIA: - il Caffè Pedrocchi di Padova ed il Pulo di Molfetta.Il Pulo di Molfetta è una grande cavità di crollo di origine carsica, come tante ve ne sono in quel territorio.Ha un diametro di oltre 150 metri ed una profondità di una trentina. Sicuramente un bel buco da visitare anche oggi (link).
Scommetto 50 zecchini d'oro che... - Prima parte
Ho seguito qualche tempo fa una piacevolissima conferenza storica avente per tema "Le nitriere artificiali secondo il Conte Gazzola".Mi è rimasta, alla fine, la voglia di approfondire un po' una amena e curiosa questione, collaterale alle nitriere settecentesche e che con quelle del Gazzola non ha nulla a che fare, ma che è significativa per il periodo: la disputa fra l'Abate Fortis e il Conte Carburi e l'ultima pietra posta sulla questione da parte di Pietro Pulli.E' evidente che a questo punto devo dare un volto agli attori della commedia di oggi, altrimenti rimarrebbero solo emeriti sconosciuti sepolti dall'oblio di un paio di secoli e oltre.Siamo ai tre quarti del diciottesimo secolo, la Rivoluzione francese incalza.Il Conte Gazzola rappresenta solo il pretesto per iniziare il mio discorso, poi non avrà più parte.Giovanni Battista Gazzola (Verona 1757-1834) era un colto naturalista di quel periodo illuminato, oltre che grande collezionista dei già famosi fossili di Bolca con i quali aveva allestito un ricco museo; la sua importante collezione gli fu confiscata seduta stante nel 1797 appena mise piede nella città scaligera quel geniale condottiero (e ancor più gran ladrone) che fa rima con Napoleone e la raccolta si trova da allora al Museo di Storia Naturale di Parigi.Ma questo non c'entra; ecco invece gli ATTORI DELLA COMMEDIOLA DI OGGI:L'Abate Alberto Fortis (Padova 1741–Bologna 1803).Letterato, geologo e naturalista, ebbe il merito fra gli altri di scoprire ed esplorare, durante un suo soggiorno in Puglia un fenomeno naturale e "geologicamente" interessante che poi vedremo; si comprenderà anche perchè ho messo le virgolette.Il Conte Marco Carburi (Cefalonia 1731-Padova 1808).Medico dedicatosi prevalentemente alla chimica, per la quale aveva gran passione e competenza, e docente della materia presso la prestigiosa università patavina. Una piccola curiosità: fu il primo a isolare l'anidride solforica (SO3) cristallizzata, ritengo sicuramente prodotta da una efficace quanto tosta distillazione dell'H2SO4 fumante. Tanto di cappello.Il Cavaliere Pietro Pulli (Terlizzi 1771-Parigi 1842).Fra una chilometrica lista di titoli professionali e accademici si trova anche ad essere Ispettore Generale delle Nitriere e Polveriere del Regno di Napoli.La borbonica lista di titoli fornisce fiducia nell'attendibilità delle sue considerazioni in merito alla questione di cui si parlerà.LUOGHI DELLA COMMEDIA: - il Caffè Pedrocchi di Padova ed il Pulo di Molfetta.Il Pulo di Molfetta è una grande cavità di crollo di origine carsica, come tante ve ne sono in quel territorio.Ha un diametro di oltre 150 metri ed una profondità di una trentina. Sicuramente un bel buco da visitare anche oggi (link).