Sicuramente uno dei libri più preziosi che ho nella mia piccola biblioteca è un manuale indue volumi di non grande formato ma di circa 300 pagine l'uno: l'autore è il sig. Felice Ambrosioni, il titolo è "Manuale per i Droghieri" ed è edito in Pavia nel 1823.La consistenza e l'odore della cellulosa, le macchie marroni proprio sul titolo, il delizioso color giallino della carta, tutto esprime il lungo tempo passato e l'uso intenso che una volta si faceva dei libri, oggetti troppo preziosi per non essere sfogliati e risfogliati più volte, consultati, letti insomma come ogni libro serio impone!Altrettanto interessante è il contenuto, che spazia fra quella miriade di sostanze, o meglio "droghe" come si diceva allora (e si pronunciava questo nome senza tema di citare un vocabolo ora scomodo e troppo significativo in altro ambito); droghe vegetali e minerali, artificiali e naturali, tutte accomunate da un'utilità spiccia e immediata nei bisogni di una società non ancora avvezza ai prodotti dell'industria e di una medicina scientifica ancora agli inizi.Ecco per esempio il paragrafo dedicato all'Elemento n. 33:
Un libro prezioso
Sicuramente uno dei libri più preziosi che ho nella mia piccola biblioteca è un manuale indue volumi di non grande formato ma di circa 300 pagine l'uno: l'autore è il sig. Felice Ambrosioni, il titolo è "Manuale per i Droghieri" ed è edito in Pavia nel 1823.La consistenza e l'odore della cellulosa, le macchie marroni proprio sul titolo, il delizioso color giallino della carta, tutto esprime il lungo tempo passato e l'uso intenso che una volta si faceva dei libri, oggetti troppo preziosi per non essere sfogliati e risfogliati più volte, consultati, letti insomma come ogni libro serio impone!Altrettanto interessante è il contenuto, che spazia fra quella miriade di sostanze, o meglio "droghe" come si diceva allora (e si pronunciava questo nome senza tema di citare un vocabolo ora scomodo e troppo significativo in altro ambito); droghe vegetali e minerali, artificiali e naturali, tutte accomunate da un'utilità spiccia e immediata nei bisogni di una società non ancora avvezza ai prodotti dell'industria e di una medicina scientifica ancora agli inizi.Ecco per esempio il paragrafo dedicato all'Elemento n. 33: